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lunedì 2 ottobre 2023

La realtà. Piattaforma social senza più follower.

 


IL FRASTUONO DEL MONDO COS'È,

CANTAVA PAOLO CONTE.

GIOVANNI TOMMASINI SU AMAZON

Stiamo vivendo un momento storico in cui non si sente più "il frastuono del mondo". Il silenzio è sempre più assordante, sui treni, in pizzeria, persone perse nello schermo di un device.

 

Mio figlio nella primavera del 2013 mi chiese "papà mi connetti?" e non mi resi conto che tutto stava cambiando, l'altro iniziava a sparire, uno tsunami digitale stava per travolgere tutto e tutti.




Il Libro su Amazon Prime

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Per la prima volta nella storia, una rivoluzione tecnologica in meno di dieci anni ha ribaltato la quotidianità di ognuno di noi, eliminando l'unica piattaforma social con la quale noi, ultima generazione nata e cresciuta, per la maggior parte della nostra vita, off line, senza rete, abbiamo avuto a che fare : la realtà.

 LA COLLANA PAGINE D'AMORE PER MIO FIGLIO SU AMAZON

La desertificazione culturale, lessicale, emotiva, che la perenne connessione produce, è un vero e proprio progetto strumentale alla riduzione dell'utente ad una mera protesi del device, in funzione di una vita fatta di una serie di "touch" indotti, finalizzati all'ordinazione di merci (il magazzino ha ormai sostituito il palmo della nostra mano) , pagamento di ricariche, per giochi, servizi, svuotando ogni "azione umana" di ogni contenuto relazionale, affettivo, reale.

 

GIOVANNI TOMMASINI SU AMAZON

Libri e EBooks da una realtà dimenticata. Quella del "NOI", degli abbracci, delle passeggiate mano nella mano, gli occhi negli occhi dell'Altro. 


Questo il futuro delle nuove generazioni.

Cosa possiamo fare noi ultima generazione nata, cresciuta, vissuta off line, nella realtà, con l'immagine di noi stessi riflessa nel volto dell'Altro?

Parliamone.....

Like addiction, challenge, nomofobia e vamping: sono le nuove patologie da iperconessione, rilevate da uno studio curato dall'Osservatorio nazionale adolescenza e condotto su 8.000 ragazzi a partire dagli 11 anni d'età. Dall'indagine, messa a punto anche in occasione del Safer Internet Day, emerge che il 98% tra i 14 e i 19 anni possiede uno smartphone personale già a 10 anni. Più i ragazzi sono piccoli, più hanno avuto precocemente tra le mani i vari strumenti tecnologici, sottolinea l'Osservatorio: il dato rilevante è che oltre 3 adolescenti su 10 hanno avuto modo di utilizzare uno smartphone direttamente nella primissima infanzia, con la possibilità anche di accedere liberamente a internet e alle applicazioni presenti nel telefono.

Tra i più giovani, l'età media dell’uso del primo cellulare, l’accesso a internet e l’apertura del primo profilo social si aggira intorno ai 9 anni. Circa 5 adolescenti su 10 dichiarano di trascorrere da 3 a 6 ore extrascolastiche con lo smartphone in mano, il 16% da 7 a 10 ore, mentre il 10% supera abbondantemente la soglia delle 10 ore. Il 95% degli adolescenti ha almeno un profilo sui social network, contro il 77% dei preadolescenti. Il primo è stato aperto intorno ai 12 anni e la maggior parte di loro arriva a gestire in parallelo 5-6 profili, insieme a 2-3 app di messaggistica istantanea.

 

Il fatto di avere una serie di applicazioni social sconosciute ai genitori - sottolinea l'Osservatorio - permette loro di essere meno controllati e più sicuri di poter anche osare, favorendo comportamenti come il sexting, cyberbullismo e diffusione di materiale privato in rete. Uno dei dati più allarmanti - evidenzia il report - è che il 14% degli adolescenti ha anche un profilo finto, che nessuno conosce o solo pochi, risultando quindi non controllabile dai genitori e nel contempo facile preda della rete del grooming (adescamento di minori online).

 

Sei adolescenti su dieci dichiarano di non poter più fare a meno di WhatsApp: il 99% lo utilizza ogni giorno, il 93% si scambia i compiti attraverso il gruppo-classe e il 70% chatta in maniera compulsiva. Per quanto riguarda i preadolescenti, invece, il 96% utilizza WhatsApp.

 

Quali sono gli effetti di questo essere sempre connessi? Il 'vamping', ossia la moda degli adolescenti di trascorrere numerose ore notturne sui social media, sembra diventata una vera e propria abitudine - denuncia l'Osservatorio - tanto che 6 su 10 dichiarano di rimanere spesso svegli fino all’alba a chattare, parlare e giocare, rispetto ai 4 su 10 nella fascia dei preadolescenti. La tendenza, invece che accomuna tutti i ragazzi è di tenere a portata di mano il telefono quasi tutto il giorno, notte compresa, fino al 15% che si sveglia quasi tutte le notti per leggere le notifiche e i messaggi, in modo da non essere tagliati fuori, altra patologia emergente legata all’abuso dello smartphone (Fomo - fear of missing out).

 

Gli adolescenti - allerta l'Osservatorio - sono alla continua ricerca di approvazione, che si raggiunge attraverso like e follower: per circa 5 su 10 è normale condividere tutto quello che si fa, comprese foto personali e private, mettendo tutto in vetrina, sottoponendolo alla severa valutazione della macchina dei 'mi piace'. Per oltre 3 adolescenti su 10 è importante il numero dei like ricevuti, che accrescono l’autostima, la popolarità e quindi la sicurezza personale. Ovviamente, vale anche il contrario,tanto che il 34% ci rimane molto male e si arrabbia quando non si sente apprezzato.

 

TUTTI I LIBRI E GLI EBOOKS DI GIOVANNI TOMMASINI


sabato 23 settembre 2023

UNE VIE SANS. La résilience quotidienne. Témoignages de vie. Livres, format kindle.

 



BROCHE AMAZON

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A la recherche du bonheur, quelle est la voie juste que l'on doit suivre ? Une famille heureuse, calins et dialogue. C'est ce qu'on lit dans tous les livres de contes, dans tous les manuels de pédagogie et de psychologie que l'on étudie à l’Université, dans les brochures distribuées dans les rues. Mais en est-il toujours ainsi ?L’oeuvre “Une vie sans”, de Giovanni Tommasini, peut être introduite par une phrase emblématique d'Oscar Wilde: «Les enfants commencent par aimer leurs parents, ensuite ils les jugent. Rarement, voire jamais, ils leur pardonnent».Je crois que le début est justement cela, l’amour d'un enfant envers ses parents qui n'est pas payé de retour, et qui, au contraire, est utilisé comme bélier pour lui infliger des doutes, de l'insécurité, de la peur et de l'angoisse. Une angoisse frénétique et continue, qui ne laisse pas de place aux dialogues, aux éclaircissements, à une trève psychologique, mais qui use tant l'esprit que le corps obligeant le sujet à se réfugier dans l'écriture ou dans des dialogues imaginaires avec des êtres évanescents espérant qu'ils l'emportent loin de la prison de verre, pathologique, dans laquelle il est né.

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LE LIVRE SUR AMAZON

FORMAT KINDLE EBOOK

Souffrir ensemble 

Préface de Roberto Soriani


Cher Giovanni, quel plaisir d’avoir de tes nouvelles après tout ce temps ! Et plus encore, sachant que tu vas bien et que tu t’es lancé dans une nouvelle entreprise ! Je dois te dire que cela ne me surprend pas tellement, étant donné qu’avec le temps, je me suis habitué au fait que tu sois “un homme aux mille ressources”. Certes, je ne m’attendais pas à te voir devenir écrivain, même si selon toi, cela s’est fait “par hasard”. J’ai accepté avec plaisir de lire ton projet de livre concernant l’histoire entre Cesare et toi et… Que c’est beau ! Mes compliments et bravo pour ce travail réussi, comme d’habitude, dois-je dire... Ce fut un plaisir de faire la relecture de l’histoire de Cesare, et de  comprendre, mieux encore, ce qui s’est passé durant ce laps de temps et, grâce à ton récit, de comprendre aussi pourquoi cela a été possible... Je dois avouer, avant tout, que j’ai été frappé par la lucidité, la simplicité et, en même temps, par la profondeur de ce que tu as décrit ; en peu de mots, simples, tu as réussi à peindre le monde, aujourd’hui encore  étrange et mystérieux, de l’autisme. Je me suis demandé aussitôt ce qui a si bien fonctionné dans votre relation et ce qui vous a permis d’en arriver là. La première réponse a été : l’EMPATHIE ! C'est un mot étrange, trop galvaudé, et souvent mal compris. En lisant l’histoire que tu as écrite, on en comprend bien le sens étymologique : “Souffrir ensemble”. Cesare t’a permis d’entrer dans son monde car il a senti que toi aussi tu avais souffert, et que grâce à cela tu pouvais comprendre ce qu’il éprouvait. Puis, il t’a “fait souffrir”, te mettant à l’épreuve, testant ta capacité à supporter aussi ses propres souffrances. Ce n’est qu’ensuite qu’il a pu se fier à toi et, donc, se confier. La seconde réponse fut ton “absence de peur” ou  ta “NON PEUR”. Attention : ne pas confondre avec le courage. C’est le fait de ne pas t'être laissé effrayer par les monstres qui peuplaient le monde de Cesare, d’avoir su les affronter à ses côtés, lui prouvant qu’ils pouvaient être, sinon anéantis pour toujours, du moins neutralisés. Pourquoi as-tu réussi ? Un peu par l’inconscience due à ton inexpérience professionnelle, mais surtout parce que tu as su, par ton introspection, découvrir que toi aussi tu avais des monstres et que tu les avais neutralisés... En définitive, ce fut, donc, ta grande honnêteté émotionnelle et intellectuelle qui t’a permis d'avoir, avec Cesare, les résultats que vous avez obtenus ensemble. Je suis content d'avoir travaillé avec toi, d'avoir pu relire cette histoire et d'écrire cette préface. Surtout, reste toi-même, garde la même honnêteté et continue à combattre les monstres qui peuplent notre monde. Ton cher Roberto     

                                                                                    Docteur Roberto Soriani         

Psychiatre Santé Mentale




LA DERNIERE LETTRE A MA PREMIERE FIANCEE

LE LIVRE SUR AMAZON

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Un livre, ce livre, à lire avec tout son cœur, grand ouvert. L'auteur dès les premières phrases, nous fait accéder, avec une habileté pleine de charme, à une sensibilité extrême et délicate ; à lire comme une   longue cantilène dans  laquelle  on  se laisse  envelopper par les sensations ; on  en  vient  à  s'oublier soi-même  pendant cette lecture. Les pages de ce livre font alterner la conscience de la maturité  issue de la connaissance d'un  temps révolu avec la douce ingénuité  des rêves,  dérivant de l'inconscience d'un temps qu'on  voudrait encore présent, celui  de notre jeunesse,  dans un  solo de voix masculine après celui d'une voix  féminine, au  souvenir de  Michela. Ces pages nous parlent de façon véridique et directe de l'amour, un amour sous toutes ses formes et dans toute son ampleur, dans la multitude d'impressions qu'il nous offre et qui influence notre propre existence, au cours du temps ; il juge nos choix et nos critères de distanciation envers les événements dont nous avons été les protagonistes tout au long de notre histoire. Ce livre présente deux concepts : celui du temps en  tant que  souvenir et celui  de  la mémoire comme tribut, évoqués par le simple visage de quelqu'un que nous avons aimé et par  tout ce qu' il nous a fait éprouver. Un temps, dit l'auteur, dans lequel l'autre existait pour être rencontré, ce pouvoir extraordinaire de  la  rencontre  de  quelqu'un  lors  de  notre  cheminement  solitaire.


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ouriait tout le temps, à tout le monde, à la vie, à son image reflétée dans le miroir et, passée la porte de l'immeuble,  il rencontrait le mécanicien du garage de la Guzzi à qui il souriait, puis à quelques pas de là,  Isolata.       Isolata avait un magasin d'alimentation où, dès l'entrée, cela sentait bon les fruits si mûrs qu'ils semblaient demander à être mangés, et le pain dont l'odeur semblait croquante, un parfum de farine chaude te prenait à bras le corps. Faire la queue, en la regardant prendre tout son temps pour faire les comptes des achats de ses clients, était un vrai plaisir. ........


LE VIRUS C'EST NOUS
REFLEXIONS PENDANT LA QUARANTAINE

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C'est le huit mars qu'on commença à envisager les premières limitations aux libertés individuelles, dans le but de faire barrage à une épidémie imminente causée par le coronavirus. Quelques jours auparavant le “premier cas” à Codogno fit que tout le monde prit conscience que l'on ne pouvait plus regarder les contagions et les morts en Chine en “spectateur”, comme au cinéma.Le virus était parmis nous, et nous seulement pouvions affronter “directement” l’urgence sanitaire. Un important tam tam médiatique se fit entendre pour tenter de faire comprendre que l'unique traitement thérapeutique à l'horizon, l’unique vaccin disponible, n'étaient rien d'autre que NOUS.La réponse fut désordonnée, révélant une impréparation, pour ainsi dire, à la demande de “prise de responsabilité”.


LE LIVRE SUL AMAZON


FORMAT KINDLE


La descente, et en bas le sentier, chemin de terre qui me conduit jusqu'au coeur de la forêt.
J'ai l'impression d'être arrivé dans une oasis enchantée, enfin.
Personne autour de moi, juste après avoir quitté l’asphalte, c'est comme si j'étais revenu par magie un an en arrière, décembre 2019, plus de masque, plus de statistiques quotidiennes, le virus n'était alors qu'une inquiétude d'ordre numérique, il suffisait d'être vigilent, de ne pas ouvrir de mail suspect, ni de pièce jointe, ni de lien, envoyés par des inconnus.
La forêt devenait plus dense, et moi toujours plus seul, les feuilles de  l'automne craquaient sous  mes pieds, à chacun de mes pas.
J'avais couru une heure environ et maintenant il me fallait remonter, et retrouver le masque, les statistiques quotidiennes, les différentes zones, rouge, orange, jaune, et les blanches réclamées par les gouverneurs pressés d'encaisser et qui font de l'esbroufe.
Une halte avant de retourner  vers l'interdiction d'être heureux.
Soudain, la voix d'une petite fille et la réponse d'un loup à la voix rauque me firent sursauter et, pris de panique, je dus me cacher derrière un buisson.
Je rêve ou bien c'est moi,  Giovanni Tommasini, qui cours ce matin du premier décembre 2020 pour respirer un peu d'air frais,  sans masque ?
“Eh ! Toi, où vas-tu jolie demoiselle avec ton capuchon rouge?”
..........

martedì 29 novembre 2022

Storie di vita vissuta in un mondo dimenticato, Libri e Ebook di Giovanni Tommasini

 


GIOVANNI TOMMASINI SU AMAZON

Ama definirsi come uno “scrittore per caso” Giovanni Tommasini. “Scrittore per caso” dal 2013, per l’esattezza. Sicuramente non è uno scrittore qualunque a giudicare dalla risonanza che hanno ottenuto tutti suoi libri le cui narrazioni seguono indistintamente le orme di tematiche sociali e civili, soprattutto in merito alla “costruzione di una relazione d’aiuto”. Per Giovanni Tommasini l’impegno sociale è una mission non casuale. Sanremese, classe 1966, dopo la laurea in scienze politiche conseguita all’università di Genova, ha dedicato la sua vita portando aiuto nei contesti più bisognosi della società. Educatore e seminarista iscritto all’albo professionale e inizialmente impegnato come collaboratore nei consultori familiari di quartiere in qualità di assistente domiciliare, dal 1994 è educatore nei centri diurni e nelle case famiglia della Cooperativa Genova Integrazione, a marchio Anffas. Le sue esperienze professionali maturate sul campo ne fanno una voce autorevole per comprendere il panorama dei mali che affliggono le tante realtà sociali del nostro tempo.


Nei suoi seminari, propone dibattiti e laboratori su autismo, scrittura emotiva, dipendenza da internet, cultura sportiva e nuove generazioni. È autore di diversi libri, tra i quali notevoli sono i saggi "Papà mi connetti?", "Il virus siamo noi", "Emozioni e parole. La scrittura emotiva", "L’ultima lettera alla mia prima fidanzata". Sono felice di accogliere i contributi di Giovanni Tommasini: settimanalmente saranno un prezioso arricchimento per la Pagina della Cultura. Nelle parole scritte dall’editor Alessio Callegari per la collana "Pagine d’amore per mio figlio" una sintesi l’unicità dell’opera dello scrittore che ne motiva il suo essere un caso oggetto di grande interesse nel panorama letterario.


GIOVANNI TOMMASINI SU AMAZON







Perché vivevo il tennis.
Cioè la vita vissuta, prima di esserne definitivamente rapito.
Otto campi da tennis, un salice piangente che ti accoglieva all’uscita del bar di fronte ai due campi centrali, sempre pronto ad accogliere chi avesse bisogno di una pausa dal sole e dalle fatiche che quella terra rossa pretendeva... il paradiso terrestre ai miei piedi.

Il mio nuovo libro è realtà.

TERRA BATTUTA
Essere vivi e scendere a rete. Questa la felicità.

Il libro su Amazon:

Un omaggio e ringraziamento al tennis e i suoi protagonisti e cantori.

Una breve presentazione:

In TERRA BATTUTA il tennis viene ad assumere il tono di una allegoria e un inno alla vita.

Lo sfondo e il pre testo sul quale narrare una storia di vita apparentemente ingiocabile, all'interno della quale cercare, trovare e aprire, quello scrigno in cui sono custoditi i momenti migliori vissuti, alle volte dimenticati, ma sempre in noi.

Sogni, miti, passioni, nel ricordo delle imprese degli eroi di questo meraviglioso sport e dei suoi due più mirabili cantori.

Impronte preziose da portare alla consapevolezza,

Per far risplendere, in tutti noi, quella luce che ha permesso di credere che la vita si può giocare, scendendo a rete, con la voglia di affrontare la realtà che l'Altro ci riproporrà nella risposta al nostro servizio di rimessa in gioco.

GIOVANNI TOMMASINI SU AMAZON





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L'Ebook su Amazon 


Un muro bianco, di fronte a me un bambino bellissimo con un bacchetta da direttore d'orchestra in mano, perso nel silenzio, in una melodia che solo lui percepiva.
Ai piedi del suo letto, di fronte a me le sue gesta per incoraggiare chi non seguiva la sua direzione, e sgridare chi stonava e non lo capiva, l'aria era offesa dalle sue sferzate per rendere la sinfonia sempre più coinvolgente.
Un'esperienza rara come una ferita, stavo iniziando a percepire la musicalità di quel silenzio, fecondato dalla sua disperata voglia di essere un unica cosa con quello spazio e quel tempo.
Questo bambino bellissimo...
Impegnarsi, perdersi nella musicalità del silenzio falciato dalle sue stilettate, i suoi movimenti nell’aria dolci e, improvvisamente, violenti. La sua “bacchetta magica”.
Non stavo male.
Non subivo il dramma dell’incapacità di vivere “normalmente”. Accettavo con amore l’'essere' di Cesare. Mi sentivo naturalmente vicino a lui.
Quelle ore le vivevo totalmente.
Mi sentivo fortunato: guardavo lui, vedevo me. Anche a me non era mai importato altro.

Ognuno il suo mondo.

Ma il problema era proprio come stare al mondo, visto che ci era stato insegnato un unico modo: la sopravvivenza con tutto ciò che ci sta intorno.

E il resto?
Eravamo noi.


L'ULTIMA LETTERA ALLA MIA PRIMA FIDANZATA


GIOVANNI TOMMASINI SU AMAZON

Il libro su Amazon Prime

Ebook su Amazon Kindle Unlimited

La felicità non si vive, si ricorda.
Un libro, questo, che va letto con il cuore completamente aperto.
L’autore fin dalle prime frasi ci spalanca con incantevole maestria ad una sensibilità estrema e delicata, che va letta come una lunga cantilena in cui farsi avvolgere dalla sensazioni e riporre noi stessi mentre la leggiamo.



Le pagine alternano la consapevolezza matura- derivante dalla conoscenza del tempo che è stato- alla dolce ingenuità dei sogni- strascico dell’incoscienza di un tempo che si spera mai passato, quello della nostra gioventù- in un assolo di voce maschile che rincorrere quella femminile, ricordando Michela.


giovedì 14 ottobre 2021

TRUE LIFE STORIES. Editorial projects by Giovanni Tommasini on Amazon.com






TRUE LIFE STORIES ON AMAZON



Giovanni Tommasini

Author page


Giovanni Tommasini on Amazon.com

TRUE LIFE STORIES

EMOTIONS IN WORDS



My story, a “writer by chance.” A deep reflection on the readers’ comments. “Its pages touched me”… My writing, your reading, routes covered together. A journey inside ourselves from our daily experiences always in search of a meaning, passing through the memories, to emotions. This is the story of a “writer by chance,” me, and my discovery of a method of expression. The text’s creation, which is present inside of us, that needs to be rendered in order to make our life experience a way to propose and follow.The emotive writing and reading. Giovanni Tommasini"An uncommon and curious setting that makes the tale, or the poem, intriguing; the whole book is a poetry treatise. I can’t put it down; it’s never slow or too descriptive.”"A ‘writer by chance’... yet not so fortuitous in the end: Giovanni Tommasini writes for all, using an experiential language full of his own past experience and rich in reflections, thoughts, translations of feelings. I recommend this book to those who want to ‘get in touch’ or meet again ‘with’ and ‘in’ a beautiful person.” 

THE AMERICAN DREAM OF TOMATO BASEBALL CLUB 



Those who play baseball are, in my opinion, i
 some ways special persons. Baseball isn't just any sport, it doesn't just form real athletes. Baseball forms particular men. Like Giovanni Tommasini. A baseball player and today a writer. The first great baseball writer in Italy.Those who played baseball are special persons.When you will get to the end of this book, you will understand why.

IT'S CESARE, IT'S ALL GOOD



The true story of a help relationship, mutually and intensely lived, between a young educator and an autistic savant child. Cesare and Giovanni first met in the ambulatory of a family counseling centre, in Genova. The proposal to try for three months home care becomes an occasion to put in contact two personalities in fully development and change who, entering in harmony, will live 15 unforgettable years... Preface letter “To suffer together” by Dott. Roberto Soriani, psychiatrist in Genova, ASL 3, mental health service. Introductive articles: .”The autism in my point of view” “What we mean when we talk about Help Relationship”. Afterword articles “The fragile X syndrome” “Intellectual and relational disabled vs intellectual and relational-abled”.
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martedì 29 giugno 2021

L'ULTIMA LETTERA ALLA MIA PRIMA FIDANZATA

 





Il libro su Amazon Prime

Ebook su Amazon Kindle Unlimited

PREFAZIONE

Un libro, questo, che va letto con il cuore completamente aperto.

L’autore fin dalle prime frasi ci spalanca con incantevole maestria ad una sensibilità estrema e delicata, che va letta come una lunga cantilena in cui farsi avvolgere dalla sensazioni e riporre noi stessi mentre la leggiamo.

Le pagine alternano la consapevolezza matura- derivante dalla conoscenza del tempo che è stato- alla dolce ingenuità dei sogni- strascico dell’incoscienza di un tempo che si spera mai passato, quello della nostra gioventù- in un assolo di voce maschile che rincorrere quella femminile, ricordando Michela.

Pagine che ci parlano in modo veritiero e diretto dell’amore, un amore in ogni sua forma e dimensione, dentro la moltitudine di impressioni che esso ci dona e con il quale ci suggestiona dentro la nostra esistenza, nel mezzo il tempo, giudice delle nostre scelte e metro di distanza sulle vicende che ci hanno visti protagonisti della nostra storia, il libro si snoda su questo concetto di tempo come ricordo e di memoria come tributo, al semplice volto di qualcuno che abbiamo amato e di tutto quello che con esso abbiamo provato.

Un tempo, citando l’autore, in cui l’altro esisteva per essere incontrato, quella straordinaria potenza che è l’incontro di qualcuno all’interno del nostro percorso solitario.



TUTTI I LIBRI E GLI EBOOKS DI GIOVANNI TOMMASINI

Un tempo in cui, citando nuovamente Tommasini, la felicità era ancora un momento di intimità, questo diventa, nella storia, il senso vero del ricordo, la possibilità di tornare felici sapendo che lo si poteva essere o che già lo si è stati, la forza motrice inarrestabile della malinconia che ci proietta sempre, inevitabilmente, nella cognizione che le cose migliori sembrino appartenere sempre e solo al passato. Il tuffo negli anni’80 torna potente nella mente, mentre tra il sapore del mare e un giro in motorino, tra ricordi di inizi e di addii, l’autore ci fa assaporare la nostalgica età in cui l’amore può sembrare qualcosa di eterno e infinito.

Le lettere, date e ricevute, diventano un nodo di connessione profondo, in bilico tra il passato e il presente, la vita e la morte, scrivere per ritrovarsi amanti, giovani, scrivere per fermare il tempo, bloccarlo come un fermo immagine speciale fra il proprio immaginario e il proprio vissuto, un ultima lettera alla prima fidanzata che diventa testimonianza sublime di come l’amore possa continuare a vivere e ad alimentarsi tra grandi memorie e piccole frasi.

Per cosa si vive se non per rimanere nell’altro, Tommasini non pone una domanda ma ne fa un’affermazione delicatissima di affetto, un affetto che si discioglie nella famiglia, nelle difficoltà del non capirsi, delle violenze subite e irrisolte in cui l’amore rimane l’unica risposta di salvezza, anche quando finisce.

L’autore ci incanta nella riflessione dei sentimenti e di come ne sappia scrivere così abilmente, un fluido energico di parole che crea una memoria personale in grado di toccare l’intimo di ognuno di noi, citando ancora Tommasini questo libro è per recuperare una dimenticata riserva di ricordi, in cui quelli dell’autore diventano, leggendo questa storia, anche i nostri.         

 

MARTA BORRONI

Incipit

“LA MAMMA DELLA TUA PRIMA FIDANZATA”

Parole scritte a mano.

Rimaste in bilico tra la terra e il cielo, aggrappate alla fessura della buca per le lettere.

Nella quale era rimasta incastrata la busta che, pareva a fatica, si preoccupava di contenerle.

Uno scrigno di cartone, gonfio, al limite dell’esplosione.

Una luce nella mia mente squarciò il buio di anni persi, nella tua mancanza, senza amore.

L’immagine di quella donna che trent’anni fa ci disse: “Non rimane altro che sposarvi”.

Ora come allora sembra attendere una risposta.

Un gesto antico.

Vedo questa donna che scrive il mio indirizzo, mette le lettere, scritte a te, tutte assieme, al sicuro.

Quelle che scrissi a te, Michela, dopo esserci persi.

Il suo pensiero che considera come un fatto naturale il tempo necessario perché ciò che desidera farmi arrivare possa tornare nelle mie mani.

In un luogo distante dal suo.

Un pensiero ormai dimenticato da tutti.

L’attesa di un contatto.

Una spedizione che evoca qualcosa di ormai dimenticato.

Il rispetto del tempo e dello spazio.

Un messaggio in bottiglia arrivato sino a me da una terra dimenticata, un mondo, ormai, ai più sconosciuto.

Al culmine di una salita che ormai ho deciso di lasciare ad altri.

E, ora, queste parole.

Dopo trent’anni.

Il mio primo amore.

Finalmente tornato con me.

La vita inizia nel momento in cui pensi sia arrivata l’ora di arrendersi, finalmente.


GIOVANNI TOMMASINI SU AMAZON






PAGINE D'AMORE PER MIO FIGLIO


La raccolta su Amazon

Sette Libri e due favole in un'unico Ebook.


Sette storie di vita vissute in prima linea. Con un unica piattaforma social di riferimento, nella quale cercare un'amicizie e condividere le proprie esperienze. L'Altro e la Realtà.
SONO CESARE...TUTTO BENE. Una relazione di reciproco aiuto.
UNA VITA SENZA. Una storia di quotidiana resilienza.
L'ULTIMA LETTERA ALLA MIA PRIMA FIDANZATA.
IL SOGNO AMERICANO DEL TOMATO BASEBALL CLUB. Racconti.
LA SCRITTURA EMOTIVA.
PAPÀ MI CONNETTI?. La dipendenza da internet e il futuro delle nuove generazioni, che stanno nascendo, crescendo, vivendo perennemente connessi, senza più la fecondante esperienza relazionale con un Altro significante. Con un capitolo finale di descrizione delle nuove e gravi patologie derivanti dalla dipendenza da internet. Test finale per valutare la propria dipendenza da internet.
IL VIRUS SIAMO NOI. Riflessioni in quarantena. ....
CAPPUCCETTO ROSSO AI TEMPI DEL COVID.
IL BAMBINO CHE CON IL SORRISO TRASFORMAVA LE PIETRE IN DIAMANTI.
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L'ULTIMA LETTERA ALLA MIA PRIMA FIDANZATA



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Ebook su Amazon Kindle Unlimited

La felicità non si vive, si ricorda.
Un libro, questo, che va letto con il cuore completamente aperto.
L’autore fin dalle prime frasi ci spalanca con incantevole maestria ad una sensibilità estrema e delicata, che va letta come una lunga cantilena in cui farsi avvolgere dalla sensazioni e riporre noi stessi mentre la leggiamo.
Le pagine alternano la consapevolezza matura- derivante dalla conoscenza del tempo che è stato- alla dolce ingenuità dei sogni- strascico dell’incoscienza di un tempo che si spera mai passato, quello della nostra gioventù- in un assolo di voce maschile che rincorrere quella femminile, ricordando Michela.

martedì 22 giugno 2021

IL RISCATTO DELLA LETTERATURA VS LA DESERTIFICAZINE CULTURALE SOCIAL

 



GIOVANNI E IL RISCATTO DELLA LETTERATURA

 

GIOVANNI TOMMASINI SU AMAZON

Nessuno sceglie quando venire al mondo.

Così come nessuno decide quando lasciarlo.

È possibile che, lungo il sentiero della propria vita, si possano raccogliere, nel cestello del proprio vissuto, tutte quelle esperienze che, una volta poste in esame sopra un tavolo al ritorno a casa, si rivelano per quella cardinalità che è tipica delle parabole, delle favole antiche e degli insegnamenti, coniati da un senso profondo del quale è impossibile scorgere il fondo?

È una domanda antica e permeante, soffusa e spietata, che intercede qualsiasi pensiero non appena lo scrivano, in qualunque parte del mondo esso si trovi, si segga sulla sua seggiola ed abbia modo di impugnare la penna.

Quanto è fattibile la misurazione del loro riverbero effettivo? La vibrazione innestata avrà una valenza a lungo gettito?

Verrà ascoltata?

Può davvero, la singola esperienza vissuta e respirata nell'intimo, protrarsi oltre la bolla dell'individuale ed andare ad influenzare concretamente il mondo altrui?

È su queste basi che, al primo acchito, il nuovo lettore si approccia a Giovanni Tommasini; perché la medesima domanda, di riflesso, se la pone soprattutto lui, cliente finale: quanto ha peso il testo che leggerò? Mi fornirà quelle soluzioni a cui tendenzialmente punto, quando attingo ad un'opera letteraria, artistica, scientifica, comunque modellata dall'uomo?

Perché è inevitabile affermarlo: l'essere umano è alla assidua ricerca del proprio simile, ovunque esso sia; in modo costante, instancabile, seguendo quel flusso spesso e non misurabile, infinito come il tempo, dettato dal suo stesso istinto recondito. E l'opera d'arte, etimologicamente ideata e gestita dalle braccia, costituisce, senza dubbio fatto, l'agente artificiale di un pensiero, di un concetto immesso dall'Altro; un canale di comunicazione espresso ed inserito nella realtà.

Una liberazione, come riterrebbe Tommasini.

Perché il cammino che ha portato l'autore al compimento della pentalogia che reggete fra le mani, non è avvenuto in un contesto regolare e ovattato, fra muri intonacati di rosa, punteggiati da quadri con riposanti paesaggi agricoli, innanzi ad uno scrittoio di mogano orlato di bordi antiurto e la sicurezza di un paio di imposte sigillate ed un termosifone acceso: Giovanni, educatore di una casa famiglia nel primo entroterra genovese che ha vissuto la propria città fin da bambino nel suo cuore più fibroso e reale, è, a tutti gli effetti, un sopravvissuto. Intellettuale, verrebbe da aggettivare.

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Nato dalla parte nascosta dell'utero, sfociò dal corpo di sua madre come una spiazzante sorpresa; “peloso” e “irrequieto”, espresse ben presto la sua impreparazione al soggiorno su questo mondo mordendo e pestando, rispondendo a tono e chiudendo con tonfi secchi i libri di scuola.

“Ingestibile!”, “Particolare!”. Le insegnanti gli affiliarono un profilo da somaro tale che permisero al padre, dirigente di banca, di mantenere, assieme alla anaffettiva madre, un trattamento esclusivo nei suoi confronti non comunque dissimile da quello che già utilizzava nei giorni buoni. E mentre la sorella stava a guardare, strane voci iniziavano a circolare sulla testa del fratello gemello...

E intanto, oltre il balcone, l'immensa spianata di Sanremo.

Saranno le sue strade, con le loro connessioni, a regalare finalmente giustizia alla pena di Giovanni; un parcheggio inutilizzato, delle mazze da baseball ed un gruppo scanzonato di amici. Basterà poco, perché la vitalità ed il vigore del Giovanni preadolescente riesplodano in una vampata vivace e stuzzicante: una divisa rosso fiammante, due coraggiosi allenatori con un piano infallibile e la scritta “TOMATO”; ed anche Sanremo avrà la sua nuova, seppur inconsapevole, squadra di baseball: sono i Tomato Baseball Club. Inconsapevoli, perché nella loro tenera età, non possono certo immaginare i destini a cui andranno incontro di lì ad un paio di anni…

Incontri e sfide, meteo permettendo. Fino a quell'ultimo, improvviso, deflagrante tuono finale, che squarcerà il campo al culmine della partita; quando la salivazione è a mille, le guance sporche di terra ed i capelli, indisciplinati, entrano negli occhi.

Ma niente paura: tutti per uno, uno per tutti. E mentre ridondano i primi colori ed estetismi degli anni 80, Giovanni, nell'esplorare pian piano le gioie della pubertà, scopre d'improvviso l'abbraccio attanagliante dell'amore, restandone abbagliato... Potrà la vita donargli la felicità a cui ha sempre anelato?

Ci penserà il piccolo Cesare, maestro d'orchestra dei muri, ad insegnargli, bacchetta in mano, quella melodia inascoltata dettata dai silenzi; la mancanza, un ponte con l'esterno da costruire da zero, gli abbracci stretti e quegli infiniti giri in moto.

“Reggiti a me”.

L'università costa, ma il prezzo pagato per coprirlo varrà infiniti dottorati.

Giovanni è un uomo alto, preciso, a modo e dalle dita inquiete. Il suo sguardo, lievemente corrugato da una tacita consapevolezza, cela una malinconia pudica e riservata, mantenuta nell'interiore come uno zainetto chiuso e sistemato sulla schiena, che si può aprire solo con il consenso del proprietario.

Perché malgrado tutto, Giovanni non può non essere definito un artista: le letture i suoi viaggi più belli; i libri, i suoi amici migliori.

La carta è paziente” sussurrava Anne Frank dal retro casa ove si nascondeva, nella Amsterdam scandagliata dalla Gestapo dei primi anni 40. “Cara Kitty, sospira per me”.

E la carta è stata paziente anche con Tommasini: il suo richiamo, prorompente e luminoso, ha interrotto quello cupo e minaccioso delle voci dell'infanzia, agguantandolo persino durante la coda del supermercato, ma salvando, nel contempo, la sua stessa coscienza e mantenendolo saldo, leale, sincero e oltremodo coraggioso.

Tommasini è riuscito ad incarnare al meglio la natura stessa della scrittura, arrivando a bucare, nel silenzio dell'atto stesso, quella membrana sensibile che, nella veglia – qui intesa come non scritturaci divide dalla visione profonda e nucleica degli oggetti stessi, elevandoli senza sforzo – o, si nota in lettura, addirittura accorgimento alcuno – a livelli basilari e comprensibili a tutti; dunque universali.

E nella fiducia verso l'amore a cui tutti tendiamo, ha arrotondato le proprie vicissitudini a misura di metafora, per poi indirizzarle, in un moto di genuina protettività paterna, verso il figlioletto. sotto forma di lettere.

Senza edulcorare, nel contempo, la propria identità personale.

Perché malgrado i calli alle mani, le avversità incontrate nella vita e le guance sporche di fango, Giovanni ha sempre saputo rialzarsi con il sorriso sulle labbra, esplicando, con le sue azioni, una proprietà tipica degli artisti e che li rende effettivamente tali: la resilienza.

La piccola Anne, combattente invisibile nella sua fittizia retrovia, voltata di spalle contro il muro scriveva: “Tutto si può perdere: i soldi, la bellezza, la gioventù... Ma la gioia che hai nel cuore, quella non te la potrà togliere nessuno; e per tutta la vita, tornerà a renderti felice”.

 

 

                                                              ALESSIO  CALLEGARI




Frammenti dalle mie pagine 



 


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Le pagine alternano la consapevolezza matura- derivante dalla conoscenza del tempo che è stato- alla dolce ingenuità dei sogni- strascico dell’incoscienza di un tempo che si spera mai passato, quello della nostra gioventù- in un assolo di voce maschile che rincorrere quella femminile, ricordando Michela.