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domenica 3 settembre 2023

Sentimenti, percezioni, sensazioni... i ricordi che scorrono alla velocità della luce...

 


L'amor proprio e come mi ha salvato la vita.

Come vivere consapevolmente, storicizzare e neutralizzare, i prodromi del #panico.

PANICO BEN TEMPERATO
Il Libro e l'Ebook su Amazon 

https://amzn.eu/d/issNzNn

La presentazione a cura di Maria Teresa De Donato.

Sentimenti, percezioni, sensazioni... i ricordi che scorrono alla velocità della luce, così come altrettanto acuta è la sofferenza vissuta, accumulata e che ha attanagliato per decenni.

Lo stile è scorrevole, poetico e altrettanto intenso. Ogni parola ed espressione sono accuratamente ricercate, proprio come avrebbe fatto un Pittore per trovare la tonalità più adatta per rappresentare ogni minimo dettaglio del quadro che avrebbe realizzato: un quadro triste anche se, paradossalmente, di una bellezza struggente.

Il linguaggio, come in ogni produzione letteraria di Giovanni Tommasini, Autore di Panico ben temperato, è armonico e al tempo stesso accompagnato da una profondità di pensiero, capacità di analisi e da altrettanta emotività che lui cerca a volte di tenere a bada e altre la lascia straripare dagli argini mentre la sua mente si immerge completamente nei ricordi: il tutto e il nulla, la perfezione e l’inferno, la gioia e la più atroce sofferenza, tutto e il contrario di tutto è il cocktail di cui si è nutrito e che ha rappresentato la sua infanzia e adolescenza – terrificante e straordinariamente attraente... una droga tossica di cui liberarsi e senza la quale non si poteva, tuttavia, vivere.

C’è una risposta a tutte le nostre domande e soprattutto a quella legata al ‘Perché’ di tanta sofferenza, delle tante botte e violenze subite proprio da chi avrebbe dovuto proteggerci, difenderci e amarci?

Probabilmente no. Ognuno ha fatto ciò che era in grado di fare. Se fosse stato capace di fare di meglio, di amare se stesso e proiettare altrettanto amore sui figli, di tenere a bada i proprio demoni interiori lo avrebbe fatto.

Le prime recensioni da parte dei lettori.

https://giovannitommasiniscrittore.blogspot.com/2023/08/panico-ben-temperato-recensioni-di.html

L’Amore, i sogni, le delusioni, la ricerca di se stessi e, soprattutto, il recupero di se stessi che porti a vivere una Vita degna di essere definita tale, sono i temi predominanti di questo memoir di Giovanni Tommasini. Contemporaneamente, la presa di coscienza e il fare i conti con la propria emotività e sensibilità diventano strumento di liberazione e guarigione da un passato sofferto e che non permetteva di ‘prendere il volo’ e di godere appieno delle bellezze della Vita.

Panico ben temperato è un libro stupendo la cui lettura consiglio a tutti, scritto da un Autore ed Educatore in grado di rapportarsi con il pubblico di lettori, così come con ogni suo interlocutore, grazie a una profondità di pensiero, estrema sensibilità e immensa empatia per l’altrui sofferenza.

PANICO BEN TEMPERATO: l'incipit. 
Su #Amazon https://amzn.eu/d/issNzNn

Emozionato, 

appassionato, 

avendo presente l'inizio, la direzione, senza saperne lo sviluppo e la fine, 

accettandone con gioia la fatica, 

scrivo con occhi asciutti, 

accarezzando l'erba ancora presente, in luoghi nascosti ai più, 

nella mia anima, 

le mie pagine d'amore per mio figlio, 

per credere sempre più che la bellezza della vita 

sia nell'accoglienza delle fatiche quotidiane, 

nella ricerca delle parole 

per renderle vivibili.




lunedì 28 agosto 2023

Storie di quotidiana resilienza.

 





L'ebook 

PANICO BEN TEMPERATO 

su AMAZON 

L'amor proprio e come mi ha salvato la vita.

Come vivere consapevolmente, storicizzare e neutralizzare i prodromi del panico.
Ci sono in noi esperienze passate che se non recuperate vanno in automatico ad alimentare tutto ciò da cui siamo scappati. Può rappresentare la sfida di una vita l'affrontare coraggiosamente quell'altrove che tutto vorremmo piuttosto che incontrare e rivivere. Paradossalmente più rimandiamo questo appuntamento più il nostro corpo ci chiederà, nelle forme più diverse e deflagranti, di riprendere a ritroso il cammino.
Il panico può essere nostro alleato, il corpo chiede di fermarsi per trovare "le parole per viverlo".
Siamo fuggiti da quella casa, quelle case, anche se i loro protagonisti continuano a dominare su noi stessi.
Si può tornare, entrare, mettersi in contatto, coraggiosamente trovare le parole per tradurre un'antica male dizione per riprendere, stavolta e per sempre, il cammino, nel sentiero della bene dizione.

„Gli dei di una volta, perso l'incanto e assunte le sembianze di potenze impersonali, escono dai loro sepolcri, aspirano a dominare sulla nostra vita e riprendono la loro lotta eterna.“ — Max Weber

L'immagine di copertina dal titolo EXP_0152.RAW è stata realizzata da Maurizio Sapia.

Il Libro su Amazon 







Hai mai pensato di avere in te la sostanza per cambiare la tua vita, per sempre?

Un diario di viaggio che puoi decodificare, leggere e riscrivere?

Lo sai che è possibile diventare gli autori della propria vita e i padroni del proprio destino?

Lo sai che il passato, le sofferenze vissute, possono rappresentare ottimi alleati e preziose possibilità per trasformare una male-dizione in una bene-dizione?

UNA VITA SENZA, una storia di quotidiana resilienza, è una testimonianza di vita e di dialogo interiore, che ti aiuterà a cercare e trovare in te stesso la voglia di vivere dimenticata e le parole per esprimerla e viverla pienamente

UNA VITA SENZA: Una storia di quotidiana resilienza

Su Amazon

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Tutti i libri della collana Amazon
"PAGINE D'AMORE PER MIO FIGLIO"






Perché vivevo il tennis.
Cioè la vita vissuta, prima di esserne definitivamente rapito.
Otto campi da tennis, un salice piangente che ti accoglieva all’uscita del bar di fronte ai due campi centrali, sempre pronto ad accogliere chi avesse bisogno di una pausa dal sole e dalle fatiche che quella terra rossa pretendeva... il paradiso terrestre ai miei piedi.

TERRA BATTUTA
Essere vivi e scendere a rete. Questa la felicità.

Il libro su Amazon:

Un omaggio e ringraziamento al tennis e i suoi protagonisti e cantori.

Una breve presentazione:

In TERRA BATTUTA il tennis viene ad assumere il tono di una allegoria e un inno alla vita.

Lo sfondo e il pre testo sul quale narrare una storia di vita apparentemente ingiocabile, all'interno della quale cercare, trovare e aprire, quello scrigno in cui sono custoditi i momenti migliori vissuti, alle volte dimenticati, ma sempre in noi.

Sogni, miti, passioni, nel ricordo delle imprese degli eroi di questo meraviglioso sport e dei suoi due più mirabili cantori.

Impronte preziose da portare alla consapevolezza,

Per far risplendere, in tutti noi, quella luce che ha permesso di credere che la vita si può giocare, scendendo a rete, con la voglia di affrontare la realtà che l'Altro ci riproporrà nella risposta al nostro servizio di rimessa in gioco.

GIOVANNI TOMMASINI SU AMAZON





Il libro su Amazon 

L'Ebook su Amazon 


Un muro bianco, di fronte a me un bambino bellissimo con un bacchetta da direttore d'orchestra in mano, perso nel silenzio, in una melodia che solo lui percepiva.
Ai piedi del suo letto, di fronte a me le sue gesta per incoraggiare chi non seguiva la sua direzione, e sgridare chi stonava e non lo capiva, l'aria era offesa dalle sue sferzate per rendere la sinfonia sempre più coinvolgente.
Un'esperienza rara come una ferita, stavo iniziando a percepire la musicalità di quel silenzio, fecondato dalla sua disperata voglia di essere un unica cosa con quello spazio e quel tempo.
Questo bambino bellissimo...
Impegnarsi, perdersi nella musicalità del silenzio falciato dalle sue stilettate, i suoi movimenti nell’aria dolci e, improvvisamente, violenti. La sua “bacchetta magica”.
Non stavo male.
Non subivo il dramma dell’incapacità di vivere “normalmente”. Accettavo con amore l’'essere' di Cesare. Mi sentivo naturalmente vicino a lui.
Quelle ore le vivevo totalmente.
Mi sentivo fortunato: guardavo lui, vedevo me. Anche a me non era mai importato altro.

Ognuno il suo mondo.

Ma il problema era proprio come stare al mondo, visto che ci era stato insegnato un unico modo: la sopravvivenza con tutto ciò che ci sta intorno.

E il resto?
Eravamo noi.



L'ULTIMA LETTERA ALLA MIA PRIMA FIDANZATA


GIOVANNI TOMMASINI SU AMAZON

Il libro su Amazon Prime

Ebook su Amazon Kindle Unlimited

La felicità non si vive, si ricorda.
Un libro, questo, che va letto con il cuore completamente aperto.
L’autore fin dalle prime frasi ci spalanca con incantevole maestria ad una sensibilità estrema e delicata, che va letta come una lunga cantilena in cui farsi avvolgere dalla sensazioni e riporre noi stessi mentre la leggiamo.



Le pagine alternano la consapevolezza matura- derivante dalla conoscenza del tempo che è stato- alla dolce ingenuità dei sogni- strascico dell’incoscienza di un tempo che si spera mai passato, quello della nostra gioventù- in un assolo di voce maschile che rincorrere quella femminile, ricordando Michela.


sabato 3 giugno 2023

PICCHIAMI. Recensione e incipit. Un padre violento, un figlio incudine, una storia d’amore incomprensibile ma vera.

 



Il libro affronta - in due racconti toccanti - un tema complesso, ma importante, narrando la storia di un figlio che guarda indietro agli anni dell'infanzia, segnati dalla presenza di un padre violento, ma, nonostante tutto profondamente amato dal figlio. La narrazione riesce a trasmettere le emozioni contrastanti del protagonista, offrendo una riflessione toccante sull'amore incondizionato e sui legami familiari al di là delle difficoltà. Un racconto crudo ma che non trascura la bellezza dei momenti semplici e dell'amore che può resistere anche nei contesti più difficili.
Che cosa ha tenuto in vita Giovanni, "il bambino sempre sorridente"?
"La bellezza, la cultura, l’avidità di vita, la ricerca delle “parole per dirlo”, la magia della musica..."
Francesca Gabrielli 






PICCHIAMI


Pensavamo a quelle parole, un loop che ci perseguitava, a me e a te. Papà.
Dopo tanti anni, finalmente, una verità.
Incomprensibile ma risuonava bene in noi.
Tutte quelle botte, insulti, offese, umiliazioni.

“Giovanni non so perché ma ogni tanto non riesco a fermarmi, devo picchiarti, aggredirti, in qualche modo, poco prima amato, una carezza, come quando eri in piedi tra me e il barabrezza e ti davo un bacino sulla tua testolina a spazzola”.
“Poi si chiudeva dietro a noi la porta di casa e lo sguardo successivo sul tuo corpicino era di odio.
Volevo farti fuori”.
E così avanti, senza un perché, soluzione di continuità, con te e la mamma.
Ti amavamo papà, veramente senza pensare al male che riuscivi a eruttare, come lava, spariva tutto intorno a noi, e avevamo imparato ad attendere che la bufera passasse e ti rimettessi a impastare e rendere tutti i nostri sensi nella possibilità di esprimersi nel massimo della loro sensibilità.


Due favole, un unica storia.


L'amore e l'odio di un padre verso il figlio.
L'amore incondizionato di un figlio che preferiva il tutto al niente.
Il tutto. Suo padre.
Una favola moderna.
In regalo una seconda favola.


Il bambino che con il sorriso trasformava le pietre in diamanti.


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Ci sono in noi esperienze passate che se non recuperate vanno in automatico ad alimentare tutto ciò da cui siamo scappati. Può rappresentare la sfida di una vita l'affrontare coraggiosamente quell'altrove che tutto vorremmo piuttosto che incontrare e rivivere. Paradossalmente più rimandiamo questo appuntamento più il nostro corpo ci chiederà, nelle forme più diverse e deflagranti, di riprendere a ritroso il cammino.
Il panico può essere nostro alleato, il corpo chiede di fermarsi per trovare "le parole per viverlo".
Siamo fuggiti da quella casa, quelle case, anche se i loro protagonisti continuano a dominare su noi stessi.
Si può tornare, entrare, mettersi in contatto, coraggiosamente trovare le parole per tradurre un'antica male dizione per riprendere, stavolta e per sempre, il cammino, nel sentiero della bene dizione.

„Gli dei di una volta, perso l'incanto e assunte le sembianze di potenze impersonali, escono dai loro sepolcri, aspirano a dominare sulla nostra vita e riprendono la loro lotta eterna.“ — Max Weber

L'immagine di copertina dal titolo EXP_0152.RAW è stata realizzata da Maurizio Sapia.

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Il sommario







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Lo sai che il passato, le sofferenze vissute, possono rappresentare ottimi alleati e preziose possibilità per trasformare una male-dizione in una bene-dizione?

UNA VITA SENZA, una storia di quotidiana resilienza, è una testimonianza di vita e di dialogo interiore, che ti aiuterà a cercare e trovare in te stesso la voglia di vivere dimenticata e le parole per esprimerla e viverla pienamente

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TERRA BATTUTA
Essere vivi e scendere a rete. Questa la felicità.

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Un omaggio e ringraziamento al tennis e i suoi protagonisti e cantori.

Una breve presentazione:

In TERRA BATTUTA il tennis viene ad assumere il tono di una allegoria e un inno alla vita.

Lo sfondo e il pre testo sul quale narrare una storia di vita apparentemente ingiocabile, all'interno della quale cercare, trovare e aprire, quello scrigno in cui sono custoditi i momenti migliori vissuti, alle volte dimenticati, ma sempre in noi.

Sogni, miti, passioni, nel ricordo delle imprese degli eroi di questo meraviglioso sport e dei suoi due più mirabili cantori.

Impronte preziose da portare alla consapevolezza,

Per far risplendere, in tutti noi, quella luce che ha permesso di credere che la vita si può giocare, scendendo a rete, con la voglia di affrontare la realtà che l'Altro ci riproporrà nella risposta al nostro servizio di rimessa in gioco.

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Un muro bianco, di fronte a me un bambino bellissimo con un bacchetta da direttore d'orchestra in mano, perso nel silenzio, in una melodia che solo lui percepiva.
Ai piedi del suo letto, di fronte a me le sue gesta per incoraggiare chi non seguiva la sua direzione, e sgridare chi stonava e non lo capiva, l'aria era offesa dalle sue sferzate per rendere la sinfonia sempre più coinvolgente.
Un'esperienza rara come una ferita, stavo iniziando a percepire la musicalità di quel silenzio, fecondato dalla sua disperata voglia di essere un unica cosa con quello spazio e quel tempo.
Questo bambino bellissimo...
Impegnarsi, perdersi nella musicalità del silenzio falciato dalle sue stilettate, i suoi movimenti nell’aria dolci e, improvvisamente, violenti. La sua “bacchetta magica”.
Non stavo male.
Non subivo il dramma dell’incapacità di vivere “normalmente”. Accettavo con amore l’'essere' di Cesare. Mi sentivo naturalmente vicino a lui.
Quelle ore le vivevo totalmente.
Mi sentivo fortunato: guardavo lui, vedevo me. Anche a me non era mai importato altro.

Ognuno il suo mondo.

Ma il problema era proprio come stare al mondo, visto che ci era stato insegnato un unico modo: la sopravvivenza con tutto ciò che ci sta intorno.

E il resto?
Eravamo noi.



L'ULTIMA LETTERA ALLA MIA PRIMA FIDANZATA


GIOVANNI TOMMASINI SU AMAZON

Il libro su Amazon Prime

Ebook su Amazon Kindle Unlimited

La felicità non si vive, si ricorda.
Un libro, questo, che va letto con il cuore completamente aperto.
L’autore fin dalle prime frasi ci spalanca con incantevole maestria ad una sensibilità estrema e delicata, che va letta come una lunga cantilena in cui farsi avvolgere dalla sensazioni e riporre noi stessi mentre la leggiamo.



Le pagine alternano la consapevolezza matura- derivante dalla conoscenza del tempo che è stato- alla dolce ingenuità dei sogni- strascico dell’incoscienza di un tempo che si spera mai passato, quello della nostra gioventù- in un assolo di voce maschile che rincorrere quella femminile, ricordando Michela.


venerdì 31 marzo 2023

Le sirene lo portarono in salvo. Una storia di quotidiana resilienza.

 


UNA VITA SENZA 
su Amazon 

L'incipit 

Sirene

Non erano riusciti a capire il misto assunto.

Un sinistro cocktail...

In un bicchiere, tutta la famiglia sciolta nell’acqua.

Ora, in lui.

Il cassetto delle medicine aperto, ogni confezione vuota.

Niente più.

Disteso tra il lavandino e la vasca da bagno, pallido, magrissimo, accoccolato su un diario, le sue braccia, ancora vive, lo difendevano, stringevano. In loro era rimasta energia: non riuscirono facilmente a togliere quelle pagine dalle sue mani.

“È scivolato!” ai soccorritori dissero così i genitori, che indicarono il corridoio, la porta in fondo...

Chiusa, da dentro.

Impronte di calci e pugni sul pannello esterno.

Respirava ancora. Qualche parola ogni tanto.

Uscendo dal portone le braccia si sciolsero, lasciandosi andare sino a toccare terra.

Il barelliere ripose il diario sul suo petto, il respiro si aprì in lunghi sospiri.

Le mani lo ripresero con sé.

Le sirene lo portarono in salvo.

La collana 
PAGINE D'AMORE PER MIO FIGLIO 
su Amazon 

giovedì 1 luglio 2021

UNA VITA SENZA. Una storia di resilienza quotidiana.

 





TUTTI I LIBRI E GLI EBOOKS DI GIOVANNI TOMMASINI

Il libro su Amazon Prime

Ebook su Amazon Kindle Unlimited



Sirene

Non erano riusciti a capire il misto assunto.

Un sinistro cocktail...

In un bicchiere, tutta la famiglia sciolta nell’acqua.

Ora, in lui.

Il cassetto delle medicine aperto, ogni confezione vuota.

Niente più.

Disteso tra il lavandino e la vasca da bagno, pallido, magrissimo, accoccolato su un diario, le sue braccia, ancora vive, lo difendevano, stringevano. In loro era rimasta energia: non riuscirono facilmente a togliere quelle pagine dalle sue mani.

“È scivolato!” ai soccorritori dissero così i genitori, che indicarono il corridoio, la porta in fondo...

Chiusa, da dentro.

Impronte di calci e pugni sul pannello esterno.

Respirava ancora. Qualche parola ogni tanto.

Uscendo dal portone le braccia si sciolsero, lasciandosi andare sino a toccare terra.

Il barelliere ripose il diario sul suo petto, il respiro si aprì in lunghi sospiri.

Le mani lo ripresero con sé.

Le sirene lo portarono in salvo.




GIOVANNI TOMMASINI SU AMAZON

CAPITOLO 1

INIZIARE DALLA FINE

 

“Tommasini?”

“Sì, pronto... ”

“Il consultorio familiare. Si ricorda? Cesare e tutte le altre assistenze familiari quando lei era studente universitario. Abbiamo bisogno di vederla, è l'unico che ci è venuto in mente. Vorremmo proporle di prendersi cura di un ragazzo, non riusciamo a capire perché ha cercato la fine.  Anche lui Scienze Politiche, mancava solo l’ultimo esame. Ora è fuori pericolo, ma al suo risveglio vorremmo ci fosse lei ad accoglierlo, ad accompagnarlo nel ritorno alla vita.”

“Mi spieghi meglio, che succede?”

“Abbiamo un diario, pensiamo sia l’unica possibilità per comprendere il gesto e il motivo. A noi è apparso un tentativo di salvezza, di fuga, e con lei vorremmo proporre, costruire, un inizio partendo dalla fine. Le chiediamo di leggerlo, prima del suo risveglio”.

“Posso andare a trovarlo?”

“Certo, si chiama Giovanni”.

Era lì, di fronte a me. Tra noi un vetro, come quello per i nascituri.

Fuori da tutto, finalmente.

Sentivo sollievo, stranamente non riuscivo a soffrire dinanzi a quell’immagine: il suo diario nelle mie mani, il suo viso nei miei occhi.

Nessuno era venuto prima di me a trovarlo. Nessuno.

Una trasparenza ci separava, mi attendevano le sue parole, al suo risveglio mi avrebbero chiamato.

Avrei infranto quel labile vitreo confine, per raccogliere assieme i frantumi delle nostre vite e creare nuovi sguardi sulla vita.

Evitando le schegge che inevitabilmente avrebbero tentato di colpirci, nuovamente.

Percorrendo il lungo corridoio verso l’uscita, quelle pagine iniziarono a bruciare nella mia mano.

“Ecco il suo documento, la chiameremo noi.”

Lasciato l’ospedale, ritornato in strada, una luce, misto di sole e mare, mi fece perdere i sensi per un solo attimo, per tornare in me con una palingenetica sensazione.

Non ero uscito da solo... Era entrato in me, eravamo di nuovo assieme.

Giovanni, il passato va svelato, ripensato, accettato, altrimenti non rimane che ripeterlo, nessuna possibilità di scelta per il futuro.

Ciò che avrei voluto dirgli, ora che ero stato di fronte a lui.

Sentire e capire, avendolo a lungo osservato disteso su quel letto, dopo l’ultima battaglia persa, in attesa del suo ritorno.

Cercare l’inizio partendo dalla fine: solo questo mi portai via dal primo “incontro”.

I pensieri volarono a quei fogli. Dovevo solo attendere e leggere, senza fretta.

Un viaggio senza conoscere la meta finale.

Le prime parole, intanto, sul filobus, verso Pian di Poma, sul diamante della mia giovinezza: la terra rossa, l’erba da accarezzare e le sue pagine.

Parole rare e preziose come una ferita, mai dette, subite, mai ripetute, confessate. La paura fossero vere, insostenibili, enormi.



CAPITOLO 2

CI SARANNO LE PAROLE

PER TUTTO QUESTO?

  

TUTTI I LIBRI E GLI EBOOKS DI GIOVANNI TOMMASINI

Non riuscii più a interrompere la lettura.

Una testimonianza, una confessione, una liberazione.

Un rincorrersi, cercare rifugio nella creazione di un testo, creare un senso, risorgere da un vuoto che rapisce.

Leggevo, vivevo le parole di Giovanni e in me esplodeva un testo, profondo, nascosto, mai scritto.

Pagine senza data, un affastellamento di eventi all’apparenza inesprimibili, incomprensibili, drammaticamente incancellabili.

 

Non mi rimanete che voi, pagine bianche, chiedo a Voi, almeno a Voi, accoglienza, ascolto, per far nascere ciò che non riesco a vivere, tenere in me.

Inizierò da quella mattina in cui il male uscì, per la prima volta, da quel portone.

Troverò le parole per dar voce all’inferno quotidiano che mi esplode dentro e mi porta lontano, sempre più estraneo a me stesso.

Quel giorno avrei potuto dirlo, ma non avevo ancora individuato le giuste parole per esprimere il perché mi trovavo lì, di fronte a quel dottore.

Lo rividi il mese dopo per sentirmi comunicare che era andato tutto a posto.

Questo avrei voluto dire: “Mi avete tolto il gesso ma in gabbia sono rimasto io. Mi hanno inciso l’anima, scalfito i sogni, spento il sorriso.

Strappato ogni  pagina più bella, accartocciata e buttata nel cesso. Ma è venuto il momento di riprenderle tutte. 

E i conti li faremo alla fine...”

Ora scrivo io.

............. 




TUTTI I LIBRI E GLI EBOOKS DI GIOVANNI TOMMASINI

 

PAGINE D'AMORE PER MIO FIGLIO


La raccolta su Amazon

Sette Libri e due favole in un'unico Ebook.


Sette storie di vita vissute in prima linea. Con un unica piattaforma social di riferimento, nella quale cercare un'amicizie e condividere le proprie esperienze. L'Altro e la Realtà.
SONO CESARE...TUTTO BENE. Una relazione di reciproco aiuto.
UNA VITA SENZA. Una storia di quotidiana resilienza.
L'ULTIMA LETTERA ALLA MIA PRIMA FIDANZATA.
IL SOGNO AMERICANO DEL TOMATO BASEBALL CLUB. Racconti.
LA SCRITTURA EMOTIVA.
PAPÀ MI CONNETTI?. La dipendenza da internet e il futuro delle nuove generazioni, che stanno nascendo, crescendo, vivendo perennemente connessi, senza più la fecondante esperienza relazionale con un Altro significante. Con un capitolo finale di descrizione delle nuove e gravi patologie derivanti dalla dipendenza da internet. Test finale per valutare la propria dipendenza da internet.
IL VIRUS SIAMO NOI. Riflessioni in quarantena. ....
CAPPUCCETTO ROSSO AI TEMPI DEL COVID.
IL BAMBINO CHE CON IL SORRISO TRASFORMAVA LE PIETRE IN DIAMANTI.
.........

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Un libro, questo, che va letto con il cuore completamente aperto.
L’autore fin dalle prime frasi ci spalanca con incantevole maestria ad una sensibilità estrema e delicata, che va letta come una lunga cantilena in cui farsi avvolgere dalla sensazioni e riporre noi stessi mentre la leggiamo.
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