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mercoledì 22 novembre 2023

NON SOLO PATRIARCATO. L'ASSENZA E' UN ASSEDIO. SENZA PAROLE SI PASSA ALL'AZIONE. SENZA RIFLESSIONE NON ESISTE RELAZIONE,

 



L'ASSENZA E' UN ASSEDIO.

 

QUANDO VENGONO A MANCARE LE PAROLE, IL DIALOGO, SI PASSA ALL'AZIONE.

 

SONO TUTTI ASSENTI. POLITICI, GENITORI, PERSONALE EDUCATIVO. PERCHE' IL MONDO SI E' RIBALTATO ED E' NECESSARIO SENTIRE, CAPIRE, ASCOLTARE, DARE ATTENZIONE, ACCOGLIENZA.


PADRI E MADRI DEBOLI? Inesistenti direi...


È facile fare il genitore digitale vero?

Lo sai di essere un genitore spacciatore di dipendenza? Lo sai che stai perdendo esperienze genitoriali mai più restituibili?

Figli inaccessibili? In famiglia non si parla più?

Tutti perennemente connessi?

 

VA INTRODOTTO IL CONCETTO DELLA RELAZIONE DA TRIPLA AAA.

Reciprocità di Accoglienza, Attenzione, Ascolto, altrimenti non esiste una relazione basata sul reciproco RISPETTO.

Che fare dunque?

Come recuperare quel mondo ormai dimenticato, in cui le uniche piattaforme social erano l'Altro e la Realtà? DA PIU' PARTI SI CHIEDE L'INTRODUZIONE DELL'EDUCAZIONE RELAZIONALE NELLE SCUOLE?

Avevo proposto anni fa l'esigenza di capire la deriva pericolosa sulla quale tutti si stava per essere travolti. Uno tsunami digitale ha travolto tutto e tutti. In meno di un decennio, dal 2012 in poi, dall'esplosione dell'uso dello smartphone e dei social, la perenne connessione ha provocato una desertificazione impensabile ai più, dal punto di vista relazionale, culturale e emotivo. Va introdotto il concetto di RELAZIONE DA TRIPLA AAA.

Accoglienza, Attenzione, Ascolto.

A questo link #ebook e #libro: https://amazon.it/dp/167189667X

Il 4 dicembre 2019 pubblicai un saggio che prevedeva e  anticipava questa esigenza di una rieducazione alla RELAZIONE DA TRIPLA AAA.

 Oggi quel saggio è sempre più letto, #topten nei #bestseller #amazon in #medicina e #dipendenze. PAPA' MI CONNETTI? https://amazon.it/dp/167189667XLa perenne connessione e il futuro delle nuove generazioni, che stanno nascendo, crescendo, vivendo, senza l’Altro. Insegnanti, genitori, adolescenti, si stanno sempre più chiedendo il perchè di una solitudine insopportabile mascherata da uno schermo che fa sentire onnipotenti, in cui domina esibizionismo e voyerismo effimero che lascia tutti noi soli e incollati a un device. In questo saggio vengono proposte le riflessioni di un padre preoccupato che assieme al figlio cerca le risposte per tornare a vivere pienamente la vita con tutti i cinque sensi, guardandosi negli occhi, sentendo il calore degli abbracci, recuperando un dialogo fecondante con un Altro significante. 

PAPÀ MI CONNETTI?

Ti aiuterà a capire e riflettere sui pericolosi effetti della perenne connessione sulle relazioni familiari, sociali, sul rendimento scolastico e il futuro delle nuove generazioni. Per tornare a vivere nella dimensione del NOI. https://amazon.it/dp/167189667X



"Papà mi connetti?"

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"Il virus siamo noi"

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"Emozioni e parole. La scrittura emotiva"

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Non meno importanti e intensi i testi di narrativa

 

“Il sogno americano del Tomato Baseball Club”

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“La musicalità del silenzio. Il nostro autismo e quello del mondo attorno a noi”

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"Una vita senza. Una storia di quotidiana resilienza”

https://amazon.it/dp/1713279843

 

"L’ultima lettera alla mia prima fidanzata"

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“Terra battuta. Essere vivi e scendere a rete, questa la felicità”

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Last but not least:

 

"PANICO BEN TEMPERATO"

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"LA FELICITA' DI VIVERE LA COMPLESSITA'"

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Tutte le proposte editoriali di questo prolifico autore sono state dallo stesso prodotte e pubblicate su Amazon.

Raccolte anche nella collana:

PAGINE D'AMORE PER MIO FIGLIO.

Tutti i libri e gli ebooks di Giovanni Tommasini.

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venerdì 3 novembre 2023

FUORI DAL LABIRINTO DEL WEB CI SONO SGUARDI E PAROLE CHE CI ASPETTANO..



FUORI DAL LABIRINTO DEL WEB CI SONO SGUARDI E PAROLE CHE CI ASPETTANO.

DOBBIAMO SOLO ALZARE GLI OCCHI ED ASCOLTARE.

 

LE MIE RIFLESSIONI IN MERITO SU:
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Una domanda di mio figlio, in un giorno qualunque, ha squarciato quel velo di inconsapevolezza che aleggiava dentro di me e ho improvvisamente sentito crescere, nel tempo, una nuova paura: che i nostri ragazzi rimanessero intrappolati nelle maglie del web.

Colto da ridde di interrogativi, sono giunto a chiedermi se, ogni volta che si connettono in rete, rischiano di scollegarsi dalla realtà...

 


Così è nato questo libro.

PAPA' MI CONNETTI?

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Pensieri e interrogativi sui Millennials:

 

LA COLLANA PAGINE D'AMORE PER MIO FIGLIO 
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TUTTI I LIBRI DI GIOVANNI TOMMASINI

lo scritto di un padre preoccupato.

Un confronto fra gli adolescenti degli anni Ottanta, la prima generazione senza guerra, e i figli di oggi, cresciuti davanti a uno schermo. In ogni pagina, traccio un percorso che riporti lo sguardo dei ragazzi sulla magia del mondo interiore.

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Che cosa sarà di loro se, come appare ormai evidente, crescono dimenticando la fecondante funzione dell’altro, così fondamentale per la costruzione del sé e della realtà circostante?

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Il mio invito alla riflessione vuole essere un punto di partenza. Ognuno sceglierà su quale aspetto porre l’accento. Come sul web, infatti, anche nella realtà è possibile fare un doppio click sulle parole e intraprendere un percorso per dischiudere nuovi orizzonti.

In una ricerca ostinata della relazione autentica, ancorata a ricordi spazio-temporali, si muove il mio invito a realizzare una visione progettuale della vita.

Fuori dal labirinto del web ci sono sguardi e parole che ci aspettano.

Dobbiamo solo alzare gli occhi e ascoltare.


Giovanni Tommasini

GIOVANNI TOMMASINI SU AMAZON


lunedì 25 settembre 2023

IL RACKET EMOTIVO E RELAZIONALE. VIVERE NEL RICATTO EMOTIVO. UNA MAFIOSA VITA QUOTIDIANA.

 



Tutte le mattine mi sveglio, mi alzo dal letto e penso "a che punto siamo?" "che vita è'?".

Un pensiero che mi percorre da una vita.

Perché troppe volte mi sono svegliato e non ho potuto pensare, ma solo difendermi.

Una vita in ritirata, senza poter almeno pensare "perché mi alzo?".

Ma una mattina mi sono alzato e ho pensato "me ne vado?".

Mi ero poi scordato di proseguire con due domande necessarie e onestamente successive all'affermazione di volontà di inconsapevole voglia di emancipazione.

"da cosa sto scappando, dove voglio andare e perché, in poche parole cosa voglio lasciare"

La sfida di una vita trovare le risposte, le parole per delineare la partenza e descrivere, disegnare, il percorso da intraprendere e proseguire.

Poco importa il risultato finale, non si parte e scappa per vincere o perdere, ma per salvare il salvabile.

E' fondamentalmente per questo motivo che ora che sto per arrivare ai sessant'anni tutte le mattine mi sveglio e...

Mi chiedo "come sta andando?".

Il percorso è stato intrapreso, velocemente, appena possibile, a gambe levate.

Per perdermi nel mondo, sprofondandoci, per sentirmi parte di una realtà dove almeno potermela giocare, con l'obiettivo di un pareggio fuori casa.

In famiglia era un cappotto, una sconfitta umiliante giorno dopo giorno.

Si retrocedeva e alla fine entrava in gioco una vocina, una lametta ficcata nella mente, che mi diceva con tono violento, acuto, ossessivo, "falla finita, il terrazzo e lì, o ti butti te, o ammazzi loro"

Loro chi? Non riuscivo ancora a vederli, staccarli da me, dare un nome e metterli al loro posto.

Li avevo dentro, addosso, intorno, sulla pelle, nelle orecchie, ad occhi chiusi potevo solo parare i colpi.

Scappando, percorrendo strade a caso, incontrando altri demoni, rimettendo in atto le stesse follie e dinamiche, quasi per passarci dentro per tentare nuove fughe e trovare il terreno più sicuro sotto i miei piedi, sono riuscito a mettere luce su di loro, vederli, guardarli negli occhi, metterli fuori casa, creare una solitudine consolatoria.

La solitudine mi ha tenuto compagnia.

Senza di loro riuscivo a respirare.

Torniamo alla domanda madre. Da chi scappavo?

Da ricattatori, persone amate, che conoscevano bene la loro posizione di onnipotenza nei confronti di un bambino che non poteva difendersi ma solo chiedere.

Per questo violentatori, proprio per il fatto che per me dovevano essere lo scivolo per la vita, e invece mi trovavo ai bordi di un burrone sul quale vivevo affacciato e terrorizzato.

Dalle guerre e dai bombardamenti si cerca di prendere le distanze, si cercano rifugi e si attende il passare del tempo per poter alzare le tende e allontanarsi dalle macerie.

Pensavo che fosse stato sufficiente lasciare quella casa e che fuori fossero solo fiori e festival della canzone.

Ma era pan per focaccia.

La dinamica del ricatto emotivo, del "se no..." era sempre in attività, un "maitre à penser", una manipolazione mentale che andava in "ON" non appena veniva a realizzarsi una relazione in cui l'affettività e l'emotività relazionale veniva ad assurgere a intensità da cui dipendeva il buon o cattivo umore.

Un modo di relazionarsi mafioso. O fai cio che che ti dico e chiedo o muori.

Una relazione subdola, meschina, umiliante per chi si sente in minoranza e difetto, con il quale l'altro importante pensa di poter disporre forte della conoscenza che ha dei sentimenti in gioco.

Amore e approvazione. Si sa che in gioco ci sono queste variabili e si usano come arma di ricatto, un potere da giocare e portare dalla propria parte.

Genitori sui figli, amanti, genitori separati con figli.

Il gioco è fatto.

Ed è un vero e proprio RACKET RELAZIONALE.

Un vero e proprio abuso relazionale.

Pian piano si fa sentire che tutto dipende da te.

Il buono e cattivo tempo.

"Da quando sei andato via la nostra famiglia è crollata" (la mia gemella dopo la mia laurea).

"Scordatelo" (la mamma di mio figlio chiedendomi un mantenimento impossibile da assicurare).

"Perché intendiamoci Tommasini, se la richiesta viene fatta ripetutamente, con il ricatto di non vedere più suo figlio, siamo nella prefigurazione, almeno, del reato di TENTATA ESTORSIONE" (il miglior avvocato penalista in circolazione in risposta al racconto della "trattativa" del mantenimento nel momento in cui mio figlio ha espresso la legittima esigenza di stare "anche" con la mamma, fina ad allora figura materna latitante).

Persone fondamentali, che fanno parte della vita.

La propria.

Quella che si ama.

Ma non tutto nel bosco è mirtilli, more, lamponi e fragoline.

Ci sono le spine. 

Tante.

Lupi affamati.

E allora tutte le mattine mi chiedo "a che punto siamo?'

Mi alzo.

Mi lavo la faccia, mi guardo allo specchio e penso.

"Andiamo a vedere se può andare meglio, al di fuori di qui è Come Quando Fuori Piove".

C. Q. F. P. Cuori, Quadri, Fiori, Picche. Una partita a carte.

Da giocare onestamente, sperando di incontrare compagni di gioco altrettanto onesti.

Poco importa il risultato finale.

Fa la differenza l'intenzione.

E la voglia di vivere.


RACKET (prima definizione da ricerca google)

Organizzazione della mala vita diretta all'estorsione intimidatoria e violenta di denaro o altri vantaggi a persone apparentemente consenzienti. 

Giovanni Tommasini

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domenica 3 settembre 2023

Sentimenti, percezioni, sensazioni... i ricordi che scorrono alla velocità della luce...

 


L'amor proprio e come mi ha salvato la vita.

Come vivere consapevolmente, storicizzare e neutralizzare, i prodromi del #panico.

PANICO BEN TEMPERATO
Il Libro e l'Ebook su Amazon 

https://amzn.eu/d/issNzNn

La presentazione a cura di Maria Teresa De Donato.

Sentimenti, percezioni, sensazioni... i ricordi che scorrono alla velocità della luce, così come altrettanto acuta è la sofferenza vissuta, accumulata e che ha attanagliato per decenni.

Lo stile è scorrevole, poetico e altrettanto intenso. Ogni parola ed espressione sono accuratamente ricercate, proprio come avrebbe fatto un Pittore per trovare la tonalità più adatta per rappresentare ogni minimo dettaglio del quadro che avrebbe realizzato: un quadro triste anche se, paradossalmente, di una bellezza struggente.

Il linguaggio, come in ogni produzione letteraria di Giovanni Tommasini, Autore di Panico ben temperato, è armonico e al tempo stesso accompagnato da una profondità di pensiero, capacità di analisi e da altrettanta emotività che lui cerca a volte di tenere a bada e altre la lascia straripare dagli argini mentre la sua mente si immerge completamente nei ricordi: il tutto e il nulla, la perfezione e l’inferno, la gioia e la più atroce sofferenza, tutto e il contrario di tutto è il cocktail di cui si è nutrito e che ha rappresentato la sua infanzia e adolescenza – terrificante e straordinariamente attraente... una droga tossica di cui liberarsi e senza la quale non si poteva, tuttavia, vivere.

C’è una risposta a tutte le nostre domande e soprattutto a quella legata al ‘Perché’ di tanta sofferenza, delle tante botte e violenze subite proprio da chi avrebbe dovuto proteggerci, difenderci e amarci?

Probabilmente no. Ognuno ha fatto ciò che era in grado di fare. Se fosse stato capace di fare di meglio, di amare se stesso e proiettare altrettanto amore sui figli, di tenere a bada i proprio demoni interiori lo avrebbe fatto.

Le prime recensioni da parte dei lettori.

https://giovannitommasiniscrittore.blogspot.com/2023/08/panico-ben-temperato-recensioni-di.html

L’Amore, i sogni, le delusioni, la ricerca di se stessi e, soprattutto, il recupero di se stessi che porti a vivere una Vita degna di essere definita tale, sono i temi predominanti di questo memoir di Giovanni Tommasini. Contemporaneamente, la presa di coscienza e il fare i conti con la propria emotività e sensibilità diventano strumento di liberazione e guarigione da un passato sofferto e che non permetteva di ‘prendere il volo’ e di godere appieno delle bellezze della Vita.

Panico ben temperato è un libro stupendo la cui lettura consiglio a tutti, scritto da un Autore ed Educatore in grado di rapportarsi con il pubblico di lettori, così come con ogni suo interlocutore, grazie a una profondità di pensiero, estrema sensibilità e immensa empatia per l’altrui sofferenza.

PANICO BEN TEMPERATO: l'incipit. 
Su #Amazon https://amzn.eu/d/issNzNn

Emozionato, 

appassionato, 

avendo presente l'inizio, la direzione, senza saperne lo sviluppo e la fine, 

accettandone con gioia la fatica, 

scrivo con occhi asciutti, 

accarezzando l'erba ancora presente, in luoghi nascosti ai più, 

nella mia anima, 

le mie pagine d'amore per mio figlio, 

per credere sempre più che la bellezza della vita 

sia nell'accoglienza delle fatiche quotidiane, 

nella ricerca delle parole 

per renderle vivibili.




lunedì 21 agosto 2023

Panico ben temperato. Recensioni di Maria Teresa De Donato e Francesca Gabrielli.

  




GIOVANNI TOMMASINI SU AMAZON



L'ebook su AMAZON 


Recensione di Maria Teresa De Donato

Sentimenti, percezioni, sensazioni... i ricordi che scorrono alla velocità della luce, così come altrettanto acuta è la sofferenza vissuta, accumulata e che ha attanagliato per decenni.

Lo stile è scorrevole, poetico e altrettanto intenso.  Ogni parola ed espressione sono accuratamente ricercate, proprio come avrebbe fatto un Pittore per trovare la tonalità più adatta per rappresentare ogni minimo dettaglio del quadro che avrebbe realizzato: un quadro triste anche se, paradossalmente, di una bellezza struggente.

Il linguaggio, come in ogni produzione letteraria di Giovanni Tommasini, Autore di Panico ben temperato, è armonico e al tempo stesso accompagnato da una profondità di pensiero, capacità di analisi e da altrettanta emotività che lui cerca a volte di tenere a bada e altre la lascia straripare dagli argini mentre la sua mente si immerge completamente nei ricordi: il tutto e il nulla, la perfezione e l’inferno, la gioia e la più atroce sofferenza, tutto e il contrario di tutto è il cocktail di cui si è nutrito e che ha rappresentato la sua infanzia e adolescenza – terrificante e straordinariamente attraente... una droga tossica di cui liberarsi e senza la quale non si poteva, tuttavia, vivere.

C’è una risposta a tutte le nostre domande e soprattutto a quella legata al ‘Perché’ di tanta sofferenza, delle tante botte e violenze subite proprio da chi avrebbe dovuto proteggerci, difenderci e amarci?

Probabilmente no.  Ognuno ha fatto ciò che era in grado di fare.  Se fosse stato capace di fare di meglio, di amare se stesso e proiettare altrettanto amore sui figli, di tenere a bada i proprio demoni interiori lo avrebbe fatto.

L’Amore, i sogni, le delusioni, la ricerca di se stessi e, soprattutto, il recupero di se stessi che porti a vivere una Vita degna di essere definita tale, sono i temi predominanti di questo memoir di Giovanni Tommasini.  Contemporaneamente, la presa di coscienza e il fare i conti con la propria emotività e sensibilità diventano strumento di liberazione e guarigione da un passato sofferto e che non permetteva di ‘prendere il volo’ e di godere appieno delle bellezze della Vita.

Panico ben temperato è un libro stupendo la cui lettura consiglio a tutti, scritto da un Autore ed Educatore in grado di rapportarsi con il pubblico di lettori, così come con ogni suo interlocutore, grazie a una profondità di pensiero, estrema sensibilità e immensa empatia per l’altrui sofferenza.



Tutti i libri della collana Amazon


"PAGINE D'AMORE PER MIO FIGLIO


Recensione di Francesca Gabrielli. 

Il libro offre una profonda e toccante introspezione nella vita dell'autore, che ha affrontato numerose difficoltà tra violenze subite da bambino, la perdita della madre durante la pandemia e la lotta per suo figlio. Si tratta di episodi dolorosi, ma l'autore riesce a raccontarli con una grande sensibilità e, a tratti, anche con una nota di leggerezza e ironia.

Un aspetto fondamentale del libro è il percorso di supporto psichiatrico che l'autore ha intrapreso per gestire il proprio panico e dolore. Questo decennale cammino viene descritto in modo dettagliato, mostrando i successi e gli insuccessi nel trovare un equilibrio nella sua vita.

Uno dei momenti più intensi del libro è l'addio alla madre, avvenuto durante il periodo di lockdown dovuto alla pandemia. L'autore riesce a trasmettere tutto il suo dolore e cordoglio attraverso splendide parole e riflessioni, citando anche il finale del film "La messa è finita" di Nanni Moretti che aggiunge una dimensione emotiva ancora più profonda al racconto.

Un altro elemento interessante e originale del libro è il dialogo "immaginario" tra l'autore e Fabio Fazio, noto conduttore televisivo italiano. Questo dialogo si sviluppa in modo inaspettato, delicato e divertente, con i due personaggi che si scambiano i ruoli e si muovono come ballerini tra citazioni di noti cantautori italiani. Questa scelta narrativa aggiunge dinamicità e vivacità al libro.

Infine, è impossibile non menzionare la forte dichiarazione d'amore dell'autore nei confronti del figlio. Questo sentimento traspare nelle vicissitudini raccontate e nei momenti difficili affrontati dall'autore. È un elemento determinante che conferisce un senso di speranza e di forza al libro nel suo complesso.. La sua scrittura è sincera ed empatica, trasmettendo al lettore tutta l'angoscia e la frustrazione che accompagnano la separazione dei genitori e la lotta del padre per riavere suo figlio.

L'amore del padre per il figlio è il filo conduttore di tutto il racconto. Nonostante le difficoltà e l'ostacolo rappresentato dalla madre che segnala il padre ai servizi sociali, l'amore del protagonista fa da traino e lo spinge a non arrendersi mai. Si percepisce una forza e una determinazione incredibili, che lo aiutano ad affrontare anche il periodo drammatico della CTU, consulenza tecnica d’ufficio con il consulente del tribunale insieme al figlio, con grande coraggio.

La burocrazia viene descritta secondo il pensiero kafkiano come una sorta di entità sovrannaturale che potrebbe determinare i destini delle persone.Ma è solo una provocazione per rimarcare come siano la cattiveria, il tornaconto, la volontà di incutere paura e minacciare delle persone a mettere in.moto la burocrazia. L'autore, con grande maestria, riesce a far emergere tutta la gamma di emozioni che attraversano il protagonista: l'angoscia, la rabbia, la disperazione, la speranza. Si avverte un senso di confusione e smarrimento, tipico delle persone che si trovano in situazioni irrisolte delle quali rischiano di essere ostaggi anche per sempre. Non ci sono facili soluzioni o finali felici in questa storia, ma questa mancanza di risoluzione è decisamente realistica e rende il racconto ancora più potente.

La scrittura dell'autore è coinvolgente e toccante. Ogni pagina è intrisa di sentimento, di passione e di una profonda empatia. Il suo stile è delicato ma incisivo, capace di catturare l'attenzione del lettore fin dalle prime righe.

Consiglio vivamente questo libro a chiunque sia interessato a una lettura toccante e realistica sulla forza dell'amore e sulla difficoltà di affrontare l'esistenza, a chi sia interessato a profonde riflessioni sulla vita e sulla resilienza umana.


Maria Teresa De Donato, Ph.D.

Author, Freelance Journalist, Blogger, Naturopath

http://holistic-coaching-dedonato.blogspot.com/

http://www.dedoholistic.com (NOTE: Make sure there is no "S" in the URL)

Amazon Author Profile:

https://www.amazon.com/Maria-Teresa-De-Donato-PhD/e/B019G68L8Q

 

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Hai mai pensato di avere in te la sostanza per cambiare la tua vita, per sempre?

Un diario di viaggio che puoi decodificare, leggere e riscrivere?

Lo sai che è possibile diventare gli autori della propria vita e i padroni del proprio destino?

Lo sai che il passato, le sofferenze vissute, possono rappresentare ottimi alleati e preziose possibilità per trasformare una male-dizione in una bene-dizione?

UNA VITA SENZA, una storia di quotidiana resilienza, è una testimonianza di vita e di dialogo interiore, che ti aiuterà a cercare e trovare in te stesso la voglia di vivere dimenticata e le parole per esprimerla e viverla pienamente

UNA VITA SENZA: Una storia di quotidiana resilienza

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Perché vivevo il tennis.
Cioè la vita vissuta, prima di esserne definitivamente rapito.
Otto campi da tennis, un salice piangente che ti accoglieva all’uscita del bar di fronte ai due campi centrali, sempre pronto ad accogliere chi avesse bisogno di una pausa dal sole e dalle fatiche che quella terra rossa pretendeva... il paradiso terrestre ai miei piedi.

TERRA BATTUTA
Essere vivi e scendere a rete. Questa la felicità.

Il libro su Amazon:

Un omaggio e ringraziamento al tennis e i suoi protagonisti e cantori.

Una breve presentazione:

In TERRA BATTUTA il tennis viene ad assumere il tono di una allegoria e un inno alla vita.

Lo sfondo e il pre testo sul quale narrare una storia di vita apparentemente ingiocabile, all'interno della quale cercare, trovare e aprire, quello scrigno in cui sono custoditi i momenti migliori vissuti, alle volte dimenticati, ma sempre in noi.

Sogni, miti, passioni, nel ricordo delle imprese degli eroi di questo meraviglioso sport e dei suoi due più mirabili cantori.

Impronte preziose da portare alla consapevolezza,

Per far risplendere, in tutti noi, quella luce che ha permesso di credere che la vita si può giocare, scendendo a rete, con la voglia di affrontare la realtà che l'Altro ci riproporrà nella risposta al nostro servizio di rimessa in gioco.

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Il libro su Amazon 

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Un muro bianco, di fronte a me un bambino bellissimo con un bacchetta da direttore d'orchestra in mano, perso nel silenzio, in una melodia che solo lui percepiva.
Ai piedi del suo letto, di fronte a me le sue gesta per incoraggiare chi non seguiva la sua direzione, e sgridare chi stonava e non lo capiva, l'aria era offesa dalle sue sferzate per rendere la sinfonia sempre più coinvolgente.
Un'esperienza rara come una ferita, stavo iniziando a percepire la musicalità di quel silenzio, fecondato dalla sua disperata voglia di essere un unica cosa con quello spazio e quel tempo.
Questo bambino bellissimo...
Impegnarsi, perdersi nella musicalità del silenzio falciato dalle sue stilettate, i suoi movimenti nell’aria dolci e, improvvisamente, violenti. La sua “bacchetta magica”.
Non stavo male.
Non subivo il dramma dell’incapacità di vivere “normalmente”. Accettavo con amore l’'essere' di Cesare. Mi sentivo naturalmente vicino a lui.
Quelle ore le vivevo totalmente.
Mi sentivo fortunato: guardavo lui, vedevo me. Anche a me non era mai importato altro.

Ognuno il suo mondo.

Ma il problema era proprio come stare al mondo, visto che ci era stato insegnato un unico modo: la sopravvivenza con tutto ciò che ci sta intorno.

E il resto?
Eravamo noi.



L'ULTIMA LETTERA ALLA MIA PRIMA FIDANZATA


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Il libro su Amazon Prime

Ebook su Amazon Kindle Unlimited

La felicità non si vive, si ricorda.
Un libro, questo, che va letto con il cuore completamente aperto.
L’autore fin dalle prime frasi ci spalanca con incantevole maestria ad una sensibilità estrema e delicata, che va letta come una lunga cantilena in cui farsi avvolgere dalla sensazioni e riporre noi stessi mentre la leggiamo.



Le pagine alternano la consapevolezza matura- derivante dalla conoscenza del tempo che è stato- alla dolce ingenuità dei sogni- strascico dell’incoscienza di un tempo che si spera mai passato, quello della nostra gioventù- in un assolo di voce maschile che rincorrere quella femminile, ricordando Michela.


giovedì 10 agosto 2023

PANICO BEN TEMPERATO Il panico, nostro alleato. Una breve presentazione.

 




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L'ebook 

PANICO BEN TEMPERATO 

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L'amor proprio e come mi ha salvato la vita.

Come vivere consapevolmente, storicizzare e neutralizzare i prodromi del panico.
Ci sono in noi esperienze passate che se non recuperate vanno in automatico ad alimentare tutto ciò da cui siamo scappati. Può rappresentare la sfida di una vita l'affrontare coraggiosamente quell'altrove che tutto vorremmo piuttosto che incontrare e rivivere. Paradossalmente più rimandiamo questo appuntamento più il nostro corpo ci chiederà, nelle forme più diverse e deflagranti, di riprendere a ritroso il cammino.
Il panico può essere nostro alleato, il corpo chiede di fermarsi per trovare "le parole per viverlo".
Siamo fuggiti da quella casa, quelle case, anche se i loro protagonisti continuano a dominare su noi stessi.
Si può tornare, entrare, mettersi in contatto, coraggiosamente trovare le parole per tradurre un'antica male dizione per riprendere, stavolta e per sempre, il cammino, nel sentiero della bene dizione.

„Gli dei di una volta, perso l'incanto e assunte le sembianze di potenze impersonali, escono dai loro sepolcri, aspirano a dominare sulla nostra vita e riprendono la loro lotta eterna.“ — Max Weber

L'immagine di copertina dal titolo EXP_0152.RAW è stata realizzata da Maurizio Sapia.

Il Libro su Amazon 







Recensione di Maria Teresa De Donato



Sentimenti, percezioni, sensazioni... i ricordi che scorrono alla velocità della luce, così come altrettanto acuta è la sofferenza vissuta, accumulata e che ha attanagliato per decenni.
Lo stile è scorrevole, poetico e altrettanto intenso. Ogni parola ed espressione sono accuratamente ricercate, proprio come avrebbe fatto un Pittore per trovare la tonalità più adatta per rappresentare ogni minimo dettaglio del quadro che avrebbe realizzato: un quadro triste anche se, paradossalmente, di una bellezza struggente.
Il linguaggio, come in ogni produzione letteraria di Giovanni Tommasini, Autore di Panico ben temperato, è armonico e al tempo stesso accompagnato da una profondità di pensiero, capacità di analisi e da altrettanta emotività che lui cerca a volte di tenere a bada e altre la lascia straripare dagli argini mentre la sua mente si immerge completamente nei ricordi: il tutto e il nulla, la perfezione e l’inferno, la gioia e la più atroce sofferenza, tutto e il contrario di tutto è il cocktail di cui si è nutrito e che ha rappresentato la sua infanzia e adolescenza – terrificante e straordinariamente attraente... una droga tossica di cui liberarsi e senza la quale non si poteva, tuttavia, vivere.
C’è una risposta a tutte le nostre domande e soprattutto a quella legata al ‘Perché’ di tanta sofferenza, delle tante botte e violenze subite proprio da chi avrebbe dovuto proteggerci, difenderci e amarci?
Probabilmente no. Ognuno ha fatto ciò che era in grado di fare. Se fosse stato capace di fare di meglio, di amare se stesso e proiettare altrettanto amore sui figli, di tenere a bada i proprio demoni interiori lo avrebbe fatto.
L’Amore, i sogni, le delusioni, la ricerca di se stessi e, soprattutto, il recupero di se stessi che porti a vivere una Vita degna di essere definita tale, sono i temi predominanti di questo memoir di Giovanni Tommasini. Contemporanemante, la presa di coscienza e il fare i conti con la propria emotività e sensibilità diventano strumento di liberazione e guarigione da un passato sofferto e che non permetteva di ‘prendere il volo’ e di godere appieno delle bellezze della Vita.
Panico ben temperato è un libro stupendo la cui lettura consiglio a tutti, scritto da un Autore ed Educatore in grado di rapportarsi con il pubblico di lettori, così come con ogni suo interlocutore, grazie a una profondità di pensiero, estrema sensibilità e immensa empatia per l’altrui sofferenza.



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"PAGINE D'AMORE PER MIO FIGLIO"



Hai mai pensato di avere in te la sostanza per cambiare la tua vita, per sempre?

Un diario di viaggio che puoi decodificare, leggere e riscrivere?

Lo sai che è possibile diventare gli autori della propria vita e i padroni del proprio destino?

Lo sai che il passato, le sofferenze vissute, possono rappresentare ottimi alleati e preziose possibilità per trasformare una male-dizione in una bene-dizione?

UNA VITA SENZA, una storia di quotidiana resilienza, è una testimonianza di vita e di dialogo interiore, che ti aiuterà a cercare e trovare in te stesso la voglia di vivere dimenticata e le parole per esprimerla e viverla pienamente

UNA VITA SENZA: Una storia di quotidiana resilienza

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Perché vivevo il tennis.
Cioè la vita vissuta, prima di esserne definitivamente rapito.
Otto campi da tennis, un salice piangente che ti accoglieva all’uscita del bar di fronte ai due campi centrali, sempre pronto ad accogliere chi avesse bisogno di una pausa dal sole e dalle fatiche che quella terra rossa pretendeva... il paradiso terrestre ai miei piedi.

TERRA BATTUTA
Essere vivi e scendere a rete. Questa la felicità.

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Un omaggio e ringraziamento al tennis e i suoi protagonisti e cantori.

Una breve presentazione:

In TERRA BATTUTA il tennis viene ad assumere il tono di una allegoria e un inno alla vita.

Lo sfondo e il pre testo sul quale narrare una storia di vita apparentemente ingiocabile, all'interno della quale cercare, trovare e aprire, quello scrigno in cui sono custoditi i momenti migliori vissuti, alle volte dimenticati, ma sempre in noi.

Sogni, miti, passioni, nel ricordo delle imprese degli eroi di questo meraviglioso sport e dei suoi due più mirabili cantori.

Impronte preziose da portare alla consapevolezza,

Per far risplendere, in tutti noi, quella luce che ha permesso di credere che la vita si può giocare, scendendo a rete, con la voglia di affrontare la realtà che l'Altro ci riproporrà nella risposta al nostro servizio di rimessa in gioco.

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Un muro bianco, di fronte a me un bambino bellissimo con un bacchetta da direttore d'orchestra in mano, perso nel silenzio, in una melodia che solo lui percepiva.
Ai piedi del suo letto, di fronte a me le sue gesta per incoraggiare chi non seguiva la sua direzione, e sgridare chi stonava e non lo capiva, l'aria era offesa dalle sue sferzate per rendere la sinfonia sempre più coinvolgente.
Un'esperienza rara come una ferita, stavo iniziando a percepire la musicalità di quel silenzio, fecondato dalla sua disperata voglia di essere un unica cosa con quello spazio e quel tempo.
Questo bambino bellissimo...
Impegnarsi, perdersi nella musicalità del silenzio falciato dalle sue stilettate, i suoi movimenti nell’aria dolci e, improvvisamente, violenti. La sua “bacchetta magica”.
Non stavo male.
Non subivo il dramma dell’incapacità di vivere “normalmente”. Accettavo con amore l’'essere' di Cesare. Mi sentivo naturalmente vicino a lui.
Quelle ore le vivevo totalmente.
Mi sentivo fortunato: guardavo lui, vedevo me. Anche a me non era mai importato altro.

Ognuno il suo mondo.

Ma il problema era proprio come stare al mondo, visto che ci era stato insegnato un unico modo: la sopravvivenza con tutto ciò che ci sta intorno.

E il resto?
Eravamo noi.



L'ULTIMA LETTERA ALLA MIA PRIMA FIDANZATA


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La felicità non si vive, si ricorda.
Un libro, questo, che va letto con il cuore completamente aperto.
L’autore fin dalle prime frasi ci spalanca con incantevole maestria ad una sensibilità estrema e delicata, che va letta come una lunga cantilena in cui farsi avvolgere dalla sensazioni e riporre noi stessi mentre la leggiamo.



Le pagine alternano la consapevolezza matura- derivante dalla conoscenza del tempo che è stato- alla dolce ingenuità dei sogni- strascico dell’incoscienza di un tempo che si spera mai passato, quello della nostra gioventù- in un assolo di voce maschile che rincorrere quella femminile, ricordando Michela.