IL GASLIGHTING, NEUROMARKETING, NEUROIMAGING ELETTORALE
analizzato e declinato in ogni sua forma e proposizione.
Perché prima di scegliere è una buona idea capire.
Per dare il voto nella piena consapevolezza di ciò che si
sta compiendo.
Un Salvini ostaggio dei sondaggi avversi chiede di fare un
miracolo elettorale a Vannacci.
Guarda Vannacci ma vede con grande nostalgia la
"bestia" di Morisi.
Una domanda è lecita per arrivare ad una veritiera analisi
di una scelta elettorale da parte nostra.
Cosa ci insegna la realtà che stiamo vivendo?
Una scelta, quella di Salvini che rivela e insegna, che
appare più che altro dettata dalla disperazione dello spettro di un naufragio
dei consensi.
Da dove ne veniamo?
Quando la realtà nel cosiddetto “qui e ora” appare
incomprensibile, è una buona idea andare a riavvolgere il nastro della storia
per trovare il bandolo della matassa.
Sono allora andato a rileggere tre articoli scritti per non
sentirmi morire.
Rendono l’evidenza della “panna montata” online determinata dal
neuromarketing, nueroimaging, e gaslighting, dell’allora “bestia” ormai
inacidita e da buttare via.
Perché capire le dinamiche dell’allora successo elettorale
assolutamente “fake”, aiuta a dare un senso a questa disperata richiesta di
aiuto ad un generale dell’esercito, visto come fosse un curatore fallimentare
di una probabile e sonora sconfitta elettorale.
Sul campo della desertificazione relazionale, culturale,
emotiva e umana, determinata dalla perenne connessione pare siano rimaste solo
due dinamiche.
Voyerismo e esibizionismo.
E su queste due “piattaforme” si muove la campagna
elettorale.
Una penosa codificazione dell’ovvio che si fa cultura sui
social.
La storia degli ultimi governi dal Conte 1 ad oggi è
maestra.
Ma pare non ci siano scolari e questo libretto ha la
velleità di dare un senso a questi ultimi anni di "follia social".
Dai sondaggi che lo davano al 40%, in quel fatidico agosto
2019 del "papeete" che determinò la fine del "Conte 1", a
quelli che non lo danno neanche in doppia cifra per le prossime elezioni
europee di giugno 2024.
Tutto ciò in poco meno di cinque anni.
Salvini si mette nelle mani di un generale che ha avuto
negli ultimi mesi un'esplosione eclatante e clamorosa dal punto di vista della
visibilità mediatica dettata dal successo editoriale dei suoi libri.
Per capire a che punto siamo è una buona prassi andare a
rivivere da dove arriviamo.
Quando avrete finito di leggere questo breve
"trattato" di analisi delle dinamiche di neuromarketing a fini
elettorali, avrete capito il perché di questa necessaria ricerca di
consapevolezza.
Il "capitano" chiede al generale di raccogliere
gli stracci per farne una coperta che i sondaggi danno, ad oggi, ormai
inesistente.
Nella ricerca di quel overloading social che gli permise di
pensare di avere un'onnipotenza tale da mettere in atto una
"opposizione" interna al governo nel quale ne era il Ministro degli
Interni.