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sabato 23 settembre 2023

RACCOLTA DI POESIE. SULL'ACQUA E SUI SETTE VIZI. LA POESIA CONTIENE SEGRETI. PASSANO IN NOI, FECONDANO L'ANIMA.

 


Ormai la nostra poesia non guarda più al futuro […] Lo “sguardo al futuro”, che era tipico in noi in di quei famosi anni quaranta, lo ritroviamo qui, con la stessa quasi impudica freschezza, con la stessa imprecisa ma emozionante irruenza, con la stessa meravigliosa convinzione dell’autosufficienza della speranza.

Pier Paolo Pasolini

POESIA SULL'ACQUA

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L’arte soccorre e sostiene la causa ambientalista, denuncia e aggrega attorno alle tematiche emergenti, anticipando un ‘sentire comune’, non v’è dubbio. Le sinergie non hanno potenzialmente limite. Prendiamo ‘a caso’ un Depuratore insediato nei pressi del Parco Agricolo Sud, nel territorio di Milano Nosedo e un’Associazione come Artedamangiare con un manipolo di artisti ‘disposti a tutto’ pur di esprimere liberamente la propria concezione di ACQUA e tradurla in INSTALLAZIONI. Poniamo anche che il messaggio trasmesso dalle opere ‘cresciute’ nel parco del depuratore, abbia una fortissima attinenza con il tema cardine dell’Esposizione Universale ideata per Milano contemporaneamente: un’occasione che pare l’adempimento di una premonizione! Il caso, come è noto, favorisce la mente preparata… Cibo ed energia sono indissolubilmente legati, lo sapevamo ma ora lo sappiamo ancora meglio. Il gioco è fatto. Si parte con la celebrazione dell’Acqua che il comparto biotico della Natura permea necessariamente e che quello abiotico modella incessantemente, in un quadro ecologico unitario.In ‘tempi di guerra’ contro gli aggressori dell’ambiente e contro il tempo, al Depuratore di Milano, che ospita la mia installazione ULTIMO IGLOO, UN TABERNACOLO PER L’ACQUA, le cetre non rimarranno appese alle fronde dei salici. Mando l’invito a tappeto: poetesse e poeti, venite a cantare l’Acqua in questa Terra da salvare! Poiché ritengo che le buone azioni collettive dipendano dalla perseveranza delle persone oneste, la denuncia deve essere continua e ‘ossessiva’.



POESIA SUI SETTE VIZI

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I vizi capitali, quando non tradizionalmente vituperati, sono celebrati nella vulgata come vitali e irrinunciabili trasgressioni. Gola e lussuria, superbia e avarizia, ira, accidia e invidia vantano in letteratura monumentali trattazioni a cui non si può mancare di rivolgere l’attenzione per creare l’occasione di una ulteriore sempre necessaria riflessione.Ma, di fronte alla richiesta di individuare alcune vie d’uscita dai sette vizi i poeti convenuti non cadono nella trappola e colgono il valore della provocazione suggerendo soluzioni misurate e sagge, ironiche e pungenti, con genuino e spiccato divertimento. I poeti intercettano il disagio causato dai vizi. Evidenziano se i vizi sono subiti o agiti. Li denunciano. Li descrivono in modo inedito, li smontano. Le parole scritte e cadenzate, che danzano nell’aria per loro e per tutti, si confermano un balsamo per l’anima ferita... La soglia del vizio si potrà configurare là dove il comportamento umano/disumano scade e diventa deleterio e distruttivo. Non vi è accettazione passiva né rinuncia dei vizi e delle aberrazioni, bensì consapevolezza, comprensione delle proprie e altrui fragilità, così come di tutte le sane possibili ambizioni. Il tempo presente è connotato da una crisi antropologica davvero imponente e da un rimescolamento sociale tali da rendere perfino paradossale e ridicola la franosa perdita di riferimenti culturali nelle classi dirigenti ed emergenti che sorprendentemente prendono piede in campo economico e politico. Mentre in parallelo si attrezza culturalmente chi, scevro dagli affanni e dalle mire di potere, consacra la propria intelligenza a mestieri antichi, rivisitati e attualizzati, alla meditazione, alla contemplazione, all’arte. Sono tentativi di compensazione e riscatto di una vita sociale fatta di scenari disomogenei, aggravati da disparità economiche difficilmente rimovibili, segnati da opportunità mancate. Opportunità che lambiscono certe esistenze senza attraversarle.


PAGINE D'AMORE PER MIO FIGLIO:


giovedì 31 agosto 2023

Un invito a non sentirsi soli. Non siamo le uniche barchette in mezzo al mare.

 

"Ho scelto il titolo "un invito a non sentirsi soli" perché credo che sia importante condividere le nostre esperienze con gli altri, in particolare quelle che ci possono far sentire soli o isolati. Il mio libro, Panico ben temperato, è una testimonianza personale della mia esperienza con gli attacchi di panico. Spero che possa aiutare gli altri che stanno vivendo la stessa cosa a sentirsi meno soli."

Ci sono parole che possono descrivere la vera solitudine, l'ansia, e la paura di vivere una condizione paurosa quale gli "attacchi di panico?

Penso di si.

Le parole sono come gusci di barchette che possono aiutarci a navigare in sicurezza il mondo delle emozioni.

ECCO ALCUNE BARCHETTE PER NAVIGARE MEGLIO

emozioni

sofferenza

solitudine

speranza

guarigione

accettazione

supporto

connessione

Ti propongo una poesia scritta anni fa per un evento di poesia dedicata alle emozioni che può restituire scrivere su tutto ciò che ci rimanda il pensare all'acqua.


Navigare quotidiano.

 

Noi siamo acqua.

Viviamo immersi.

Le sensazioni,

le emozioni,

le relazioni,

sono pervasive,

solo acqua.

Invadono,

circondano,

plasmano,

le sponde,

i canali,

li mettiamo noi. 

Con i pensieri, nel disperato tentativo di non affogare.

Alle volte galleggiamo,

altre affondiamo,

travolti da correnti opposte al nostro procedere,

diving intellettuale,

ci salveremo imparando a stare in apnea quando attratti dal fondo,

risalire lentamente,

una volta fuori dall’acqua riprendere i sensi per mettere al proprio posto gli abissi vissuti

croce e delizia del nostro essere barchette in mezzo al mare.

Daremo un nome al nostro paziente navigare,

disegnare mappe per non perdere l’orientamento

sulle quali segnare le correnti più o meno a nostro favore

faticosamente realizzare sponde per contenere le onde più alte

dalle quali ancora troppo piccoli siamo stati travolti

aprire gli occhi ora su una spiaggia, ora sbattuti sugli scogli

ma sempre vivi,

il mare la nostra vita,

sensazioni, emozioni, sentimenti,

acqua, acqua, acqua

i pensieri, le parole, la memoria,

sponde, rive, alvei, vele, gozzi, velieri, alberi maestri,

navigare quotidiano

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Ogni parola un guscio

che noi riempiamo di ricordi

colmi di significati

e coloriamo

con le nostre emozioni.

 

Cosa ne pensi?


I miei libri sono memorie, testimonianze, restituzione di una vita vissuta alla ricerca di un pò di serenità.

Ho trovato le parole per esprimere la volontà di tradurre ciò che a tutti noi può far soffrire molto.

Alle volte viviamo esperienze che portiamo in noi come MALE DETTE.

Possiamo tornare a quei momenti che tanto hanno condizionato la nostra vita e con l'intenzione di BENE DIRE quelle esperienze.

Cosa ne pensi?

Se ti facesse piacere leggere le mie pagine ti invito a scrivermi sarà per me un vero piacere farti avere uno dei miei testi alla metà del prezzo di copertina, direttametnte a casa tua, senza altre spese.

Perchè non siamo soli in mezzo al mare, le nostre vele possono essere alleate per prendere le onde e le correnti, le direzioni del vento, con la voglia di andare a vivere un destino diverso e meno solitario.

scrivimi

scegli il testo che più ti incuriosisce e rappresenta cliccando sul mio nome e cognome.

GIOVANNI TOMMASINI