mercoledì 1 maggio 2024

UN SALVINI AL CONTRARIO. IL NEUROMARKETING ELETTORALE PER NOIALTRI. IL NUOVO LIBRO DI GIOVANNI TOMMASINI.

 







IL GASLIGHTING, NEUROMARKETING, NEUROIMAGING ELETTORALE analizzato e declinato in ogni sua forma e proposizione.

Perché prima di scegliere è una buona idea capire.

Per dare il voto nella piena consapevolezza di ciò che si sta compiendo.

Un Salvini ostaggio dei sondaggi avversi chiede di fare un miracolo elettorale a Vannacci.

Guarda Vannacci ma vede con grande nostalgia la "bestia" di Morisi.

Una domanda è lecita per arrivare ad una veritiera analisi di una scelta elettorale da parte nostra.

Cosa ci insegna la realtà che stiamo vivendo?

Una scelta, quella di Salvini che rivela e insegna, che appare più che altro dettata dalla disperazione dello spettro di un naufragio dei consensi.

Da dove ne veniamo?

Quando la realtà nel cosiddetto “qui e ora” appare incomprensibile, è una buona idea andare a riavvolgere il nastro della storia per trovare il bandolo della matassa.

Sono allora andato a rileggere tre articoli scritti per non sentirmi morire.

Rendono l’evidenza della “panna montata” online determinata dal neuromarketing, nueroimaging, e gaslighting, dell’allora “bestia” ormai inacidita e da buttare via.

Perché capire le dinamiche dell’allora successo elettorale assolutamente “fake”, aiuta a dare un senso a questa disperata richiesta di aiuto ad un generale dell’esercito, visto come fosse un curatore fallimentare di una probabile e sonora sconfitta elettorale.

Sul campo della desertificazione relazionale, culturale, emotiva e umana, determinata dalla perenne connessione pare siano rimaste solo due dinamiche.

Voyerismo e esibizionismo.

E su queste due “piattaforme” si muove la campagna elettorale.

Una penosa codificazione dell’ovvio che si fa cultura sui social.

La storia degli ultimi governi dal Conte 1 ad oggi è maestra.

Ma pare non ci siano scolari e questo libretto ha la velleità di dare un senso a questi ultimi anni di "follia social".

Dai sondaggi che lo davano al 40%, in quel fatidico agosto 2019 del "papeete" che determinò la fine del "Conte 1", a quelli che non lo danno neanche in doppia cifra per le prossime elezioni europee di giugno 2024.

Tutto ciò in poco meno di cinque anni.

Salvini si mette nelle mani di un generale che ha avuto negli ultimi mesi un'esplosione eclatante e clamorosa dal punto di vista della visibilità mediatica dettata dal successo editoriale dei suoi libri.

Per capire a che punto siamo è una buona prassi andare a rivivere da dove arriviamo.

Quando avrete finito di leggere questo breve "trattato" di analisi delle dinamiche di neuromarketing a fini elettorali, avrete capito il perché di questa necessaria ricerca di consapevolezza.

Il "capitano" chiede al generale di raccogliere gli stracci per farne una coperta che i sondaggi danno, ad oggi, ormai inesistente.

Nella ricerca di quel overloading social che gli permise di pensare di avere un'onnipotenza tale da mettere in atto una "opposizione" interna al governo nel quale ne era il Ministro degli Interni.


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20 LIBRI DA UN MONDO DIMENTICATO IN CUI LE UNICHE PIATTAFORME SOCIAL ERANO L'ALTRO A LA REALTA'.




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