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giovedì 10 agosto 2023

PANICO BEN TEMPERATO Il panico, nostro alleato. Una breve presentazione.

 




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L'ebook 

PANICO BEN TEMPERATO 

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L'amor proprio e come mi ha salvato la vita.

Come vivere consapevolmente, storicizzare e neutralizzare i prodromi del panico.
Ci sono in noi esperienze passate che se non recuperate vanno in automatico ad alimentare tutto ciò da cui siamo scappati. Può rappresentare la sfida di una vita l'affrontare coraggiosamente quell'altrove che tutto vorremmo piuttosto che incontrare e rivivere. Paradossalmente più rimandiamo questo appuntamento più il nostro corpo ci chiederà, nelle forme più diverse e deflagranti, di riprendere a ritroso il cammino.
Il panico può essere nostro alleato, il corpo chiede di fermarsi per trovare "le parole per viverlo".
Siamo fuggiti da quella casa, quelle case, anche se i loro protagonisti continuano a dominare su noi stessi.
Si può tornare, entrare, mettersi in contatto, coraggiosamente trovare le parole per tradurre un'antica male dizione per riprendere, stavolta e per sempre, il cammino, nel sentiero della bene dizione.

„Gli dei di una volta, perso l'incanto e assunte le sembianze di potenze impersonali, escono dai loro sepolcri, aspirano a dominare sulla nostra vita e riprendono la loro lotta eterna.“ — Max Weber

L'immagine di copertina dal titolo EXP_0152.RAW è stata realizzata da Maurizio Sapia.

Il Libro su Amazon 







Recensione di Maria Teresa De Donato



Sentimenti, percezioni, sensazioni... i ricordi che scorrono alla velocità della luce, così come altrettanto acuta è la sofferenza vissuta, accumulata e che ha attanagliato per decenni.
Lo stile è scorrevole, poetico e altrettanto intenso. Ogni parola ed espressione sono accuratamente ricercate, proprio come avrebbe fatto un Pittore per trovare la tonalità più adatta per rappresentare ogni minimo dettaglio del quadro che avrebbe realizzato: un quadro triste anche se, paradossalmente, di una bellezza struggente.
Il linguaggio, come in ogni produzione letteraria di Giovanni Tommasini, Autore di Panico ben temperato, è armonico e al tempo stesso accompagnato da una profondità di pensiero, capacità di analisi e da altrettanta emotività che lui cerca a volte di tenere a bada e altre la lascia straripare dagli argini mentre la sua mente si immerge completamente nei ricordi: il tutto e il nulla, la perfezione e l’inferno, la gioia e la più atroce sofferenza, tutto e il contrario di tutto è il cocktail di cui si è nutrito e che ha rappresentato la sua infanzia e adolescenza – terrificante e straordinariamente attraente... una droga tossica di cui liberarsi e senza la quale non si poteva, tuttavia, vivere.
C’è una risposta a tutte le nostre domande e soprattutto a quella legata al ‘Perché’ di tanta sofferenza, delle tante botte e violenze subite proprio da chi avrebbe dovuto proteggerci, difenderci e amarci?
Probabilmente no. Ognuno ha fatto ciò che era in grado di fare. Se fosse stato capace di fare di meglio, di amare se stesso e proiettare altrettanto amore sui figli, di tenere a bada i proprio demoni interiori lo avrebbe fatto.
L’Amore, i sogni, le delusioni, la ricerca di se stessi e, soprattutto, il recupero di se stessi che porti a vivere una Vita degna di essere definita tale, sono i temi predominanti di questo memoir di Giovanni Tommasini. Contemporanemante, la presa di coscienza e il fare i conti con la propria emotività e sensibilità diventano strumento di liberazione e guarigione da un passato sofferto e che non permetteva di ‘prendere il volo’ e di godere appieno delle bellezze della Vita.
Panico ben temperato è un libro stupendo la cui lettura consiglio a tutti, scritto da un Autore ed Educatore in grado di rapportarsi con il pubblico di lettori, così come con ogni suo interlocutore, grazie a una profondità di pensiero, estrema sensibilità e immensa empatia per l’altrui sofferenza.



Tutti i libri della collana Amazon
"PAGINE D'AMORE PER MIO FIGLIO"



Hai mai pensato di avere in te la sostanza per cambiare la tua vita, per sempre?

Un diario di viaggio che puoi decodificare, leggere e riscrivere?

Lo sai che è possibile diventare gli autori della propria vita e i padroni del proprio destino?

Lo sai che il passato, le sofferenze vissute, possono rappresentare ottimi alleati e preziose possibilità per trasformare una male-dizione in una bene-dizione?

UNA VITA SENZA, una storia di quotidiana resilienza, è una testimonianza di vita e di dialogo interiore, che ti aiuterà a cercare e trovare in te stesso la voglia di vivere dimenticata e le parole per esprimerla e viverla pienamente

UNA VITA SENZA: Una storia di quotidiana resilienza

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GIOVANNI TOMMASINI SU AMAZON







Perché vivevo il tennis.
Cioè la vita vissuta, prima di esserne definitivamente rapito.
Otto campi da tennis, un salice piangente che ti accoglieva all’uscita del bar di fronte ai due campi centrali, sempre pronto ad accogliere chi avesse bisogno di una pausa dal sole e dalle fatiche che quella terra rossa pretendeva... il paradiso terrestre ai miei piedi.

TERRA BATTUTA
Essere vivi e scendere a rete. Questa la felicità.

Il libro su Amazon:

Un omaggio e ringraziamento al tennis e i suoi protagonisti e cantori.

Una breve presentazione:

In TERRA BATTUTA il tennis viene ad assumere il tono di una allegoria e un inno alla vita.

Lo sfondo e il pre testo sul quale narrare una storia di vita apparentemente ingiocabile, all'interno della quale cercare, trovare e aprire, quello scrigno in cui sono custoditi i momenti migliori vissuti, alle volte dimenticati, ma sempre in noi.

Sogni, miti, passioni, nel ricordo delle imprese degli eroi di questo meraviglioso sport e dei suoi due più mirabili cantori.

Impronte preziose da portare alla consapevolezza,

Per far risplendere, in tutti noi, quella luce che ha permesso di credere che la vita si può giocare, scendendo a rete, con la voglia di affrontare la realtà che l'Altro ci riproporrà nella risposta al nostro servizio di rimessa in gioco.

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Il libro su Amazon 

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Un muro bianco, di fronte a me un bambino bellissimo con un bacchetta da direttore d'orchestra in mano, perso nel silenzio, in una melodia che solo lui percepiva.
Ai piedi del suo letto, di fronte a me le sue gesta per incoraggiare chi non seguiva la sua direzione, e sgridare chi stonava e non lo capiva, l'aria era offesa dalle sue sferzate per rendere la sinfonia sempre più coinvolgente.
Un'esperienza rara come una ferita, stavo iniziando a percepire la musicalità di quel silenzio, fecondato dalla sua disperata voglia di essere un unica cosa con quello spazio e quel tempo.
Questo bambino bellissimo...
Impegnarsi, perdersi nella musicalità del silenzio falciato dalle sue stilettate, i suoi movimenti nell’aria dolci e, improvvisamente, violenti. La sua “bacchetta magica”.
Non stavo male.
Non subivo il dramma dell’incapacità di vivere “normalmente”. Accettavo con amore l’'essere' di Cesare. Mi sentivo naturalmente vicino a lui.
Quelle ore le vivevo totalmente.
Mi sentivo fortunato: guardavo lui, vedevo me. Anche a me non era mai importato altro.

Ognuno il suo mondo.

Ma il problema era proprio come stare al mondo, visto che ci era stato insegnato un unico modo: la sopravvivenza con tutto ciò che ci sta intorno.

E il resto?
Eravamo noi.



L'ULTIMA LETTERA ALLA MIA PRIMA FIDANZATA


GIOVANNI TOMMASINI SU AMAZON

Il libro su Amazon Prime

Ebook su Amazon Kindle Unlimited

La felicità non si vive, si ricorda.
Un libro, questo, che va letto con il cuore completamente aperto.
L’autore fin dalle prime frasi ci spalanca con incantevole maestria ad una sensibilità estrema e delicata, che va letta come una lunga cantilena in cui farsi avvolgere dalla sensazioni e riporre noi stessi mentre la leggiamo.



Le pagine alternano la consapevolezza matura- derivante dalla conoscenza del tempo che è stato- alla dolce ingenuità dei sogni- strascico dell’incoscienza di un tempo che si spera mai passato, quello della nostra gioventù- in un assolo di voce maschile che rincorrere quella femminile, ricordando Michela.


lunedì 22 maggio 2023

Ci sono silenzi da ascoltare. Fuori dal labirinto del web ci sono sguardi e parole che ci aspettano.



LA PERENNE CONNESSIONE E IL FUTURO DELLE NUOVE GENERAZIONI CHE STANNO NASCENDO, CRESCENDO, VIVENDO SENZA L’ALTRO ?

 

 

PAPÀ MI CONNETTI su Amazon

 

 

A Matteo,

 per sé stesso e per tutti gli altri che,

nella sua vita,

incontrerà.

 


INTRODUZIONE

 

Gli dei di una volta, perso l'incanto e assunto le sembianze di potenze impersonali, escono dai loro sepolcri, aspirano a dominare sulla nostra vita

e riprendono la loro lotta eterna.

Max Weber

 

Una domanda di mio figlio, in un giorno qualunque, ha squarciato quel velo di inconsapevolezza che aleggiava dentro di me e ho improvvisamente sentito crescere, nel tempo, una nuova paura: che i nostri ragazzi rimanessero intrappolati nelle maglie del web.

Colto da ridde di interrogativi, sono giunto a chiedermi se, ogni volta che si connettono in rete, rischiano di scollegarsi dalla realtà...

Così è nato questo libro.

Pensieri e interrogativi sui Millennials: lo scritto di un padre preoccupato. Un confronto fra gli adolescenti degli anni Ottanta, la prima generazione senza guerra, e i figli di oggi, cresciuti davanti a uno schermo. In ogni pagina, traccio un percorso che riporti lo sguardo dei ragazzi sulla magia del mondo interiore.

Che cosa sarà di loro se, come appare ormai evidente, crescono dimenticando la fecondante funzione dell’altro, così fondamentale per la costruzione del sé e della realtà circostante?

Il mio invito alla riflessione vuole essere un punto di partenza. Ognuno sceglierà su quale aspetto porre l’accento. Come sul web, infatti, anche nella realtà è possibile fare un doppio click sulle parole e intraprendere un percorso per dischiudere nuovi orizzonti.

In una ricerca ostinata della relazione autentica, ancorata a ricordi spazio-temporali, si muove il mio invito a realizzare una visione progettuale della vita.

Fuori dal labirinto del web ci sono sguardi e parole che ci aspettano.

Dobbiamo solo alzare gli occhi e ascoltare.

PAPÀ, MI CONNETTI?

 

Eravamo a pranzo sulla bellissima terrazza di una trattoria in campagna, fra le alture di Genova. La natura attorno a noi e il mare di fronte. Tutto sembrava solo da godere e ammirare.

Mio figlio, cinque anni appena compiuti, rivolgendosi a me, con aria supplicante, disse:

«Papà, mi connetti?».

Ci vollero diverse domande prima di capire cosa intendesse. In attesa di iniziare la prima elementare, era con i suoi genitori, in mezzo alla natura e con il mare negli occhi. Cosa poteva desiderare di più?

Mentre mi sentivo in pieno contatto con tutte le espressioni del mondo, qualcosa, evidentemente, mancava a mio figlio per percepirsi completamente immerso nella realtà.

Aveva bisogno della connessione.

Ho intuito, allora, quello che ho compreso appieno poi. Stava nascendo una nuova visione della vita, basata sul sentire degli adolescenti ai tempi del post superfluo: niente è più necessario. Tutto è raggiungibile. A qualsiasi età.

Le domande piene di curiosità che i bambini facevano, sino a pochi anni fa, ora sono a portata di click. Il papà eroe, con le sue risposte formative, non serve più.

Basta chiedere a Google.

I nostri figli, cresciuti con un video di fronte e noi dall’altra parte, non riescono a fare a meno del web. Siamo spettatori passivi di una nuova realtà, da noi difficile da comprendere e accettare in quanto genitori nati nel secolo scorso. Se non ci sforziamo, però, di trovare un punto d’incontro, rischiamo di perdere la connessione con una generazione che sceglie modelli e miti dai nuovi media.

Quella terrazza, così incantevole, sospesa tra mare e monti, per i ragazzi di oggi non è altro che un posto come un altro dal quale connettersi, incollarsi a un video e perdersi in un virtuale privo di riferimenti spazio-temporali. La realtà nella quale noi genitori, immigrati digitali e figli degli anni precedenti siamo cresciuti, è stata soppiantata da un mondo che isola e annulla i contatti.

Che cosa fare? Quale futuro ci attende? Quale risposta dare al figlio che chiede di essere connesso?

Appare necessaria una riflessione profonda sulla deriva online che ci ha travolti.

E quel giorno, una risposta l’ho trovata. Ho guardato l’orizzonte, alle spalle del mio bambino, con un solo pensiero: riprendiamoci la vita dei nostri ragazzi.

Questa breve trattazione nasce come lettera di un padre molto preoccupato proprio per le relazioni, per lo più digitali, del figlio. Cercherò di sostenere e argomentare la necessità delle relazioni da tripla AAA anche per i rapporti umani. Non parlo di parametri astratti, ma di peculiarità da corrispondere reciprocamente.

 

Giovanni Tommasini 
 

mercoledì 9 febbraio 2022

TERRA BATTUTA. Essere vivi e scendere a rete. Questa la felicità. Ebook, Libro, disponibile su Amazon.

 




GIOVANNI TOMMASINI SU AMAZON


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"PAGINE D'AMORE PER MIO FIGLIO"


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Perché vivevo il tennis.
Cioè la vita vissuta, prima di esserne definitivamente rapito.
Otto campi da tennis, un salice piangente che ti accoglieva all’uscita del bar di fronte ai due campi centrali, sempre pronto ad accogliere chi avesse bisogno di una pausa dal sole e dalle fatiche che quella terra rossa pretendeva... il paradiso terrestre ai miei piedi.

Il mio nuovo libro è realtà.


TERRA BATTUTA
Essere vivi e scendere a rete. Questa la felicità.

Il libro su Amazon:



In TERRA BATTUTA il tennis viene ad assumere il tono di una allegoria e un inno alla vita.

Lo sfondo e il pre testo sul quale narrare una storia di vita apparentemente ingiocabile, all'interno della quale cercare, trovare e aprire, quello scrigno in cui sono custoditi i momenti migliori vissuti, alle volte dimenticati, ma sempre in noi.

Sogni, miti, passioni, nel ricordo delle imprese degli eroi di questo meraviglioso sport e dei suoi due più mirabili cantori.

Impronte preziose da portare alla consapevolezza,

Per far risplendere, in tutti noi, quella luce che ha permesso di credere che la vita si può giocare, scendendo a rete, con la voglia di affrontare la realtà che l'Altro ci riproporrà nella risposta al nostro servizio di rimessa in gioco.

Trama:
È da poco iniziato il suo turno in casa-famiglia, quando il telefono aziendale squilla e Giovanni si ritrova a stringere la cornetta, senza credere a quello che sta accadendo: qualcosa di grave è successo e il suo mondo, 
stavolta, sta crollando sul serio. Stavolta la voce di sua madre, che rimbomba nelle sue orecchie da chilometri di distanza come un grido d’aiuto, non lascia adito a dubbi.
“Vieni subito a casa! Presto!”
Non c’è altro tempo da perdere: qualcosa ha spinto suo padre a uscire di casa, e tutti sono portati a credere che non tornerà mai più. Giovanni si catapulta nella natia Sanremo, teatro di guerre e conflitti dentro e oltre le mura di casa, per recuperare il possibile; mentre, nella foga di sistemare il puzzle misterioso che gli si dipana davanti, nuove domande ritornano a porre altrettanto vecchi dilemmi, provenienti dal suo passato. E, sotto il segno sorprendente di tennisti impavidi come Lendl e McEnroe, boxer bramosi come Marvin e Mugabi, gli si spalancano le porte di un viaggio travolgente sulle orme degli eroi della redenzione sociale, che obbliga Giovanni e la sua famiglia a fare i conti con la propria identità e a instillare un processo di rinnovamento doloroso ma potente: solo chi sa perdonare, riesce a sentire la grandezza che nasconde la vita. Solo chi sa reinventarsi senza limiti, ottiene la felicità più vera.
Il libro su Amazon:

La recensione migliore :


Un omaggio e ringraziamento al tennis e i suoi protagonisti e cantori.

A John e la sua ricerca della perfezione, la sua dolcissima irriverenza, i suoi servizi slice a uscire, la sua intolleranza verso tutto ciò che, attorno a lui, non era al posto giusto al momento giusto.



Ivan, per aver chiesto a John di rimanere ancora un po’ con lui ad allenarsi dopo il riscaldamento: alla sua religiosa resilienza, per non essersi mai sentito “the chicken”; e per quel passante, che gli aprì le porte alla realtà e lo lanciò dall’altra parte del mondo... quel passante di chi crede che la vita sia giocabile. Sempre.

A Boris, per la sua giovinezza, e per quel sogno realizzato che fece toccare e accarezzare l’erba di Winbledon anche a noi, allora tuoi coetanei... Grazie. È stato bellissimo.

A Ion, per la testimonianza di una vita fatta di coraggio, di futuro e per il suo sguardo sempre rivolto ad un avvenire da sognare e realizzare: grazie, Ion.

A Guillermo, per il tuo cuore che fece battere non solo quello di Carolina; per la tua bellezza e il tuo vivere la vita come se fosse stata un romanzo da regalare a tutti noi: grazie. Erano anni in cui la vita aveva bisogno di bellezza e amore, e tu ce li hai regalati.


A Gianni e Rino. Senza di voi, niente sarebbe stato così indimenticabile: i vostri sorrisi, la vostra voce, le vostre parole.
Hanno fecondato e nutrito tutti noi, che stavamo nascendo e avevamo fame di vita; grazie per averci regalato tutto ciò di cui avevamo bisogno... parole, emozioni... ora e per sempre, in noi.

Al “meraviglioso” e alla “bestia”... a quella sesta ripresa in cui l’estetica incontrò, esaltandosi, la fame, per dipingere su una madida tela di cemento l’eterna agonia del ritorno a casa.
Con Rino, a bordo ring, a rigettarci sul campo con parole come i pugni, che si incrociarono per mettere in scena tutti noi, i nostri padri, la storia da cui tutti noi arriviamo: Marvin in piedi e John al tappeto.
L’uomo più solo al mondo, l’Africa. Grazie.


A mio padre, per avermi abbandonato in paradiso e avermi rivelato, alla fine dei suoi giorni, la sua verità. E aver permesso così di sciogliere una male-dizione in una bene-dizione.



A mia mamma, per essere sempre rimasta vicina a tutti noi, nonostante tutto, cercando di mettere assieme i brandelli del meglio rimasto dopo il temporale.


A Don King, perché ognuno di noi ha bisogno di follia, quella che ci tiene in piedi dalla mattina alla sera, e di avere in noi la gioia di vivere perché “si può fare, è giocabile”...
Con grande piacere e altrettanta emozione, posso annunciare, la pubblicazione della mia ultima fatica editoriale.

Disponibile in vera #ebook #KindleUnlimited su #Amazon. Anche formato cartaceo, sia con copertina flessibile, che rigida. 




Una breve presentazione:

In TERRA BATTUTA il tennis viene ad assumere il tono di una allegoria e un inno alla vita.

Lo sfondo e il pre testo sul quale narrare una storia di vita apparentemente ingiocabile, all'interno della quale cercare, trovare e aprire, quello scrigno in cui sono custoditi i momenti migliori vissuti, alle volte dimenticati, ma sempre in noi.

Sogni, miti, passioni, nel ricordo delle imprese degli eroi di questo meraviglioso sport e dei suoi due più mirabili cantori.


Impronte preziose da portare alla consapevolezza,

Per far risplendere, in tutti noi, quella luce che ha permesso di credere che la vita si può giocare, scendendo a rete, con la voglia di affrontare la realtà che l'Altro ci riproporrà nella risposta al nostro servizio di rimessa in gioco.

Mi presento:




TERRA BATTUTA
Essere vivi e scendere a rete. Questa la felicità.

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