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- TUTTI I LIBRI E GLI EBOOK DI GIOVANNI TOMMASINI. Scheda di presentazione. Copertina, sinossi, recensioni, link per l'acquisto.
- QUOTIDIANA RESILIENZA. PANICO BEN TEMPERATO, UNA VITA SENZA, PICCHIAMI. LE PAROLE PER BENE DIRE UNA MALE DIZIONE.
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sabato 23 settembre 2023
TRUE LIFE STORIES
martedì 19 settembre 2023
PERCORSI ROMANI: UN VIAGGIO ATTRAVERSO STORIA ED EMOZIONI
PERCORSI ROMANI
UN VIAGGIO ATTRAVERSO STORIA ED EMOZIONI
Questa raccolta di mie visite a Roma non è una guida turistica, ma un vero e proprio viaggio attraverso storia ed emozioni.
Ho provato a trasmettere la ricchezza di un luogo non solo attraverso i fatti storici, ma anche attraverso le leggende e le storie d'amore che lo hanno reso unico.
Ogni angolo racchiude una storia da raccontare, un segreto da svelare.
Attraverso le mie parole, voglio far rivivere quei momenti passati, far sentire l'emozione di chi ha camminato per quei luoghi, di chi si è lasciato incantare dalla magia del passato.
Mi piace immergermi nelle storie poco conosciute, avvicinarmi alle vite di personaggi dimenticati dalla storia ufficiale, che hanno lasciato il loro segno in un modo o nell'altro.
Voglio dare loro voce, voglio far vibrare le emozioni che hanno provato, le passioni che hanno guidato le loro azioni.
Le leggende, seppur avvolte da veli di mistero, hanno anch'esse la loro importanza.
Le leggende ci permettono di dare un'anima a ciò che la storia potrebbe aver dimenticato.
Sono un modo per rendere vivo il passato, per far sì che le pietre raccontino ancora le loro storie, per far sì che il visitatore si senta parte di un mondo che è esistito, ma che continua a rivivere in qualche modo.
Attraverso la fusione di fatti reali e leggende, di storia ed emozioni, voglio catturare l'attenzione di chi mi legge, voglio suscitare curiosità e interesse per luoghi che altrimenti potrebbero passare inosservati.
Il lettore non troverà un elenco di dati storici e curiosità superficiali, ma un invito a immergersi in un mondo affascinante e misterioso, a scoprire le storie che si celano dietro ogni pietra, a sentire il battito del passato che risuona ancora oggi.
E così, attraverso le mie parole, viaggeremo insieme tra le vie di un luogo, tra le pagine di una storia che unisce i fatti reali all'emozione, le leggende alla verità, creando un connubio unico tra il cuore e la mente.
IL SOMMARIO
LA VILLA DI ADRIANO A
TIVOLI. 8
L'AREA SACRA DI LARGO
DI ARGENTINA.. 21
LA TOMBA DI GIULIO
CESARE.. 28
LA BASILICA DI SAN
CLEMENTE.. 38
IL CAMPUS SCELLERATUS
E IL TEMPIO DELLE VESTALI 57
LE TARGHE FUNERARIE:
Lucio Cornelio Vettio Sabino 62
IL PORTICO DI OTTAVIA
E TEATRO DI MARCELLO: Una Romantica Leggenda 67
LE CATACOMBE DI SAN
PIETRO.. 73
IL MUSEO NAZIONALE
ROMANO DI PALAZZO MASSIMO ALLE TERME 82
IL BELVEDERE DEL
PINCIO E PIAZZA DEL POPOLO. 127
VIA DEL VELABRO [ARCO
DI GIANO, ARCO DEGLI ARGENTARI, SAN GIORGIO IN VELABRO] 133
TUTTI I LIBRI DI GIOVANNI TOMMASINI. Pagine d'amore per mio figlio Le mie prime 800 pagine.
PAGINE D'AMORE PER MIO FIGLIO:
TUTTI I LIBRI DI GIOVANNI TOMMASINI IN UN UNICA RACCOLTA
Una antologia necessaria. Per vivere sempre meglio le due piattaforme social che pare stiano diventando sempre meno frequentate.L'Altro è la Realtà.Questi i testi inseriti in questa collana:- Il sogno Americano del Tomato Baseball Club. Piccoli inconsapevoli eroi del baseball.- La musicalità del silenzio. Il nostro autismo e quello del mondo attorno a noi.- Emozioni e Parole. La scrittura emotiva. Leggere rende liberi, scrivere felici.- Una vita senza. Una storia di quotidiana resilienza.- L'Ultima lettera alla mia prima fidanzata.- Papà mi connetti. La perenne connessione e il futuro delle nuove generazioni.- Terra battura. Essere vivi e scendere a rete. Questa la felicità.- Panico ben temperato.- Il virus siamo noi. Riflessioni in quarantena.
LA COLLANA SU AMAZON
GIOVANNI E IL RISCATTO DELLA LETTERATURA
Nessuno sceglie quando venire al mondo.
Così come nessuno decide quando lasciarlo.
È possibile che, lungo il sentiero della propria vita, si possano raccogliere, nel cestello del proprio vissuto, tutte quelle esperienze che, una volta poste in esame sopra un tavolo al ritorno a casa, si rivelano per quella cardinalità che è tipica delle parabole, delle favole antiche e degli insegnamenti, coniati da un senso profondo del quale è impossibile scorgere il fondo?
È una domanda antica e permeante, soffusa e spietata, che intercede qualsiasi pensiero non appena lo scrivano, in qualunque parte del mondo esso si trovi, si segga sulla sua seggiola ed abbia modo di impugnare la penna.
Quanto è fattibile la misurazione del loro riverbero effettivo? La vibrazione innestata avrà una valenza a lungo gettito?
Verrà ascoltata?
Può davvero, la singola esperienza vissuta e respirata nell'intimo, protrarsi oltre la bolla dell'individuale ed andare ad influenzare concretamente il mondo altrui?
È su queste basi che, al primo acchito, il nuovo lettore si approccia a Giovanni Tommasini; perché la medesima domanda, di riflesso, se la pone soprattutto lui, cliente finale: quanto ha peso il testo che leggerò? Mi fornirà quelle soluzioni a cui tendenzialmente punto, quando attingo ad un'opera letteraria, artistica, scientifica, comunque modellata dall'uomo?
Perché è inevitabile affermarlo: l'essere umano è alla assidua ricerca del proprio simile, ovunque esso sia; in modo costante, instancabile, seguendo quel flusso spesso e non misurabile, infinito come il tempo, dettato dal suo stesso istinto recondito. E l'opera d'arte, etimologicamente ideata e gestita dalle braccia, costituisce, senza dubbio fatto, l'agente artificiale di un pensiero, di un concetto immesso dall'Altro; un canale di comunicazione espresso ed inserito nella realtà.
Una liberazione, come riterrebbe Tommasini.
Perché il cammino che ha portato l'autore al compimento della collana che reggete fra le mani, non è avvenuto in un contesto regolare e ovattato, fra muri intonacati di rosa, punteggiati da quadri con riposanti paesaggi agricoli, innanzi ad uno scrittoio di mogano orlato di bordi antiurto e la sicurezza di un paio di imposte sigillate ed un termosifone acceso: Giovanni, educatore di una casa famiglia nel primo entroterra genovese che ha vissuto la propria città fin da bambino nel suo cuore più fibroso e reale, è, a tutti gli effetti, un sopravvissuto. Intellettuale, verrebbe da aggettivare.
Nato dalla parte nascosta dell'utero, sfociò dal corpo di sua madre come una spiazzante sorpresa; “peloso” e “irrequieto”, espresse ben presto la sua impreparazione al soggiorno su questo mondo mordendo e pestando, rispondendo a tono e chiudendo con tonfi secchi i libri di scuola.
“Ingestibile!”, “Particolare!”. Le insegnanti gli affiliarono un profilo da somaro tale che permisero al padre, dirigente di banca, di mantenere, assieme alla anaffettiva madre, un trattamento esclusivo nei suoi confronti non comunque dissimile da quello che già utilizzava nei giorni buoni. E mentre la sorella stava a guardare, strane voci iniziavano a circolare sulla testa del fratello gemello...
Nessuno sceglie quando venire al mondo.
Così come nessuno decide quando lasciarlo.
È possibile che, lungo il sentiero della propria vita, si possano raccogliere, nel cestello del proprio vissuto, tutte quelle esperienze che, una volta poste in esame sopra un tavolo al ritorno a casa, si rivelano per quella cardinalità che è tipica delle parabole, delle favole antiche e degli insegnamenti, coniati da un senso profondo del quale è impossibile scorgere il fondo?
È una domanda antica e permeante, soffusa e spietata, che intercede qualsiasi pensiero non appena lo scrivano, in qualunque parte del mondo esso si trovi, si segga sulla sua seggiola ed abbia modo di impugnare la penna.
Quanto è fattibile la misurazione del loro riverbero effettivo? La vibrazione innestata avrà una valenza a lungo gettito?
Verrà ascoltata?
Può davvero, la singola esperienza vissuta e respirata nell'intimo, protrarsi oltre la bolla dell'individuale ed andare ad influenzare concretamente il mondo altrui?
È su queste basi che, al primo acchito, il nuovo lettore si approccia a Giovanni Tommasini; perché la medesima domanda, di riflesso, se la pone soprattutto lui, cliente finale: quanto ha peso il testo che leggerò? Mi fornirà quelle soluzioni a cui tendenzialmente punto, quando attingo ad un'opera letteraria, artistica, scientifica, comunque modellata dall'uomo?
Perché è inevitabile affermarlo: l'essere umano è alla assidua ricerca del proprio simile, ovunque esso sia; in modo costante, instancabile, seguendo quel flusso spesso e non misurabile, infinito come il tempo, dettato dal suo stesso istinto recondito. E l'opera d'arte, etimologicamente ideata e gestita dalle braccia, costituisce, senza dubbio fatto, l'agente artificiale di un pensiero, di un concetto immesso dall'Altro; un canale di comunicazione espresso ed inserito nella realtà.
Una liberazione, come riterrebbe Tommasini.
Perché il cammino che ha portato l'autore al compimento della collana che reggete fra le mani, non è avvenuto in un contesto regolare e ovattato, fra muri intonacati di rosa, punteggiati da quadri con riposanti paesaggi agricoli, innanzi ad uno scrittoio di mogano orlato di bordi antiurto e la sicurezza di un paio di imposte sigillate ed un termosifone acceso: Giovanni, educatore di una casa famiglia nel primo entroterra genovese che ha vissuto la propria città fin da bambino nel suo cuore più fibroso e reale, è, a tutti gli effetti, un sopravvissuto. Intellettuale, verrebbe da aggettivare.
Nato dalla parte nascosta dell'utero, sfociò dal corpo di sua madre come una spiazzante sorpresa; “peloso” e “irrequieto”, espresse ben presto la sua impreparazione al soggiorno su questo mondo mordendo e pestando, rispondendo a tono e chiudendo con tonfi secchi i libri di scuola.
“Ingestibile!”, “Particolare!”. Le insegnanti gli affiliarono un profilo da somaro tale che permisero al padre, dirigente di banca, di mantenere, assieme alla anaffettiva madre, un trattamento esclusivo nei suoi confronti non comunque dissimile da quello che già utilizzava nei giorni buoni. E mentre la sorella stava a guardare, strane voci iniziavano a circolare sulla testa del fratello gemello...
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L'ebook
PANICO BEN TEMPERATO
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L'amor proprio e come mi ha salvato la vita.
Come vivere consapevolmente, storicizzare e neutralizzare i prodromi del panico.Ci sono in noi esperienze passate che se non recuperate vanno in automatico ad alimentare tutto ciò da cui siamo scappati. Può rappresentare la sfida di una vita l'affrontare coraggiosamente quell'altrove che tutto vorremmo piuttosto che incontrare e rivivere. Paradossalmente più rimandiamo questo appuntamento più il nostro corpo ci chiederà, nelle forme più diverse e deflagranti, di riprendere a ritroso il cammino.Il panico può essere nostro alleato, il corpo chiede di fermarsi per trovare "le parole per viverlo".Siamo fuggiti da quella casa, quelle case, anche se i loro protagonisti continuano a dominare su noi stessi.Si può tornare, entrare, mettersi in contatto, coraggiosamente trovare le parole per tradurre un'antica male dizione per riprendere, stavolta e per sempre, il cammino, nel sentiero della bene dizione.
„Gli dei di una volta, perso l'incanto e assunte le sembianze di potenze impersonali, escono dai loro sepolcri, aspirano a dominare sulla nostra vita e riprendono la loro lotta eterna.“ — Max Weber
L'immagine di copertina dal titolo EXP_0152.RAW è stata realizzata da Maurizio Sapia.
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Perché vivevo il tennis.Cioè la vita vissuta, prima di esserne definitivamente rapito.Otto campi da tennis, un salice piangente che ti accoglieva all’uscita del bar di fronte ai due campi centrali, sempre pronto ad accogliere chi avesse bisogno di una pausa dal sole e dalle fatiche che quella terra rossa pretendeva... il paradiso terrestre ai miei piedi.
Il mio nuovo libro è realtà.
TERRA BATTUTAEssere vivi e scendere a rete. Questa la felicità.
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Un omaggio e ringraziamento al tennis e i suoi protagonisti e cantori.
Una breve presentazione:
In TERRA BATTUTA il tennis viene ad assumere il tono di una allegoria e un inno alla vita.
Lo sfondo e il pre testo sul quale narrare una storia di vita apparentemente ingiocabile, all'interno della quale cercare, trovare e aprire, quello scrigno in cui sono custoditi i momenti migliori vissuti, alle volte dimenticati, ma sempre in noi.
Sogni, miti, passioni, nel ricordo delle imprese degli eroi di questo meraviglioso sport e dei suoi due più mirabili cantori.
Impronte preziose da portare alla consapevolezza,
Per far risplendere, in tutti noi, quella luce che ha permesso di credere che la vita si può giocare, scendendo a rete, con la voglia di affrontare la realtà che l'Altro ci riproporrà nella risposta al nostro servizio di rimessa in gioco.
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"STORIE D'AUTISMO QUOTIDIANO"
TESTIMONIANZE DI VITA VISSUTA ALL'INTERNO DELLO "SPETTRO AUTISTICO"
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Un muro bianco, di fronte a me un bambino bellissimo con un bacchetta da direttore d'orchestra in mano, perso nel silenzio, in una melodia che solo lui percepiva.
Ai piedi del suo letto, di fronte a me le sue gesta per incoraggiare chi non seguiva la sua direzione, e sgridare chi stonava e non lo capiva, l'aria era offesa dalle sue sferzate per rendere la sinfonia sempre più coinvolgente.
Un'esperienza rara come una ferita, stavo iniziando a percepire la musicalità di quel silenzio, fecondato dalla sua disperata voglia di essere un unica cosa con quello spazio e quel tempo.
Questo bambino bellissimo...
Impegnarsi, perdersi nella musicalità del silenzio falciato dalle sue stilettate, i suoi movimenti nell’aria dolci e, improvvisamente, violenti. La sua “bacchetta magica”.
Non stavo male.
Non subivo il dramma dell’incapacità di vivere “normalmente”. Accettavo con amore l’'essere' di Cesare. Mi sentivo naturalmente vicino a lui.
Quelle ore le vivevo totalmente.
Mi sentivo fortunato: guardavo lui, vedevo me. Anche a me non era mai importato altro.
Ognuno il suo mondo.
Ma il problema era proprio come stare al mondo, visto che ci era stato insegnato un unico modo: la sopravvivenza con tutto ciò che ci sta intorno.
E il resto?
Eravamo noi.
Ai piedi del suo letto, di fronte a me le sue gesta per incoraggiare chi non seguiva la sua direzione, e sgridare chi stonava e non lo capiva, l'aria era offesa dalle sue sferzate per rendere la sinfonia sempre più coinvolgente.
Un'esperienza rara come una ferita, stavo iniziando a percepire la musicalità di quel silenzio, fecondato dalla sua disperata voglia di essere un unica cosa con quello spazio e quel tempo.
Questo bambino bellissimo...
Impegnarsi, perdersi nella musicalità del silenzio falciato dalle sue stilettate, i suoi movimenti nell’aria dolci e, improvvisamente, violenti. La sua “bacchetta magica”.
Non stavo male.
Non subivo il dramma dell’incapacità di vivere “normalmente”. Accettavo con amore l’'essere' di Cesare. Mi sentivo naturalmente vicino a lui.
Quelle ore le vivevo totalmente.
Mi sentivo fortunato: guardavo lui, vedevo me. Anche a me non era mai importato altro.
Ognuno il suo mondo.
Ma il problema era proprio come stare al mondo, visto che ci era stato insegnato un unico modo: la sopravvivenza con tutto ciò che ci sta intorno.
E il resto?
Eravamo noi.
mercoledì 13 settembre 2023
CINEMA E SPORT. 12 FILM INDIMENTICABILI. Proposti e raccontati da Giovanni Tommasini.
CINEMA E SPORT
domenica 3 settembre 2023
Sentimenti, percezioni, sensazioni... i ricordi che scorrono alla velocità della luce...
L'amor proprio e come mi ha salvato la vita.
Come vivere consapevolmente, storicizzare e neutralizzare, i prodromi del #panico.
PANICO BEN TEMPERATO
Il Libro e l'Ebook su Amazon
https://amzn.eu/d/issNzNn
Sentimenti, percezioni, sensazioni... i ricordi che scorrono alla velocità della luce, così come altrettanto acuta è la sofferenza vissuta, accumulata e che ha attanagliato per decenni.
Lo stile è scorrevole, poetico e altrettanto intenso. Ogni parola ed espressione sono accuratamente ricercate, proprio come avrebbe fatto un Pittore per trovare la tonalità più adatta per rappresentare ogni minimo dettaglio del quadro che avrebbe realizzato: un quadro triste anche se, paradossalmente, di una bellezza struggente.
Il linguaggio, come in ogni produzione letteraria di Giovanni Tommasini, Autore di Panico ben temperato, è armonico e al tempo stesso accompagnato da una profondità di pensiero, capacità di analisi e da altrettanta emotività che lui cerca a volte di tenere a bada e altre la lascia straripare dagli argini mentre la sua mente si immerge completamente nei ricordi: il tutto e il nulla, la perfezione e l’inferno, la gioia e la più atroce sofferenza, tutto e il contrario di tutto è il cocktail di cui si è nutrito e che ha rappresentato la sua infanzia e adolescenza – terrificante e straordinariamente attraente... una droga tossica di cui liberarsi e senza la quale non si poteva, tuttavia, vivere.
C’è una risposta a tutte le nostre domande e soprattutto a quella legata al ‘Perché’ di tanta sofferenza, delle tante botte e violenze subite proprio da chi avrebbe dovuto proteggerci, difenderci e amarci?
Probabilmente no. Ognuno ha fatto ciò che era in grado di fare. Se fosse stato capace di fare di meglio, di amare se stesso e proiettare altrettanto amore sui figli, di tenere a bada i proprio demoni interiori lo avrebbe fatto.
Le prime recensioni da parte dei lettori.
https://giovannitommasiniscrittore.blogspot.com/2023/08/panico-ben-temperato-recensioni-di.html
L’Amore, i sogni, le delusioni, la ricerca di se stessi e, soprattutto, il recupero di se stessi che porti a vivere una Vita degna di essere definita tale, sono i temi predominanti di questo memoir di Giovanni Tommasini. Contemporaneamente, la presa di coscienza e il fare i conti con la propria emotività e sensibilità diventano strumento di liberazione e guarigione da un passato sofferto e che non permetteva di ‘prendere il volo’ e di godere appieno delle bellezze della Vita.
Panico ben temperato è un libro stupendo la cui lettura consiglio a tutti, scritto da un Autore ed Educatore in grado di rapportarsi con il pubblico di lettori, così come con ogni suo interlocutore, grazie a una profondità di pensiero, estrema sensibilità e immensa empatia per l’altrui sofferenza.
PANICO BEN TEMPERATO: l'incipit.
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Emozionato,
appassionato,
avendo presente l'inizio, la direzione, senza saperne lo sviluppo e la fine,
accettandone con gioia la fatica,
scrivo con occhi asciutti,
accarezzando l'erba ancora presente, in luoghi nascosti ai più,
nella mia anima,
le mie pagine d'amore per mio figlio,
per credere sempre più che la bellezza della vita
sia nell'accoglienza delle fatiche quotidiane,
nella ricerca delle parole
per renderle vivibili.
giovedì 31 agosto 2023
Un invito a non sentirsi soli. Non siamo le uniche barchette in mezzo al mare.
"Ho scelto il titolo "un invito a non sentirsi
soli" perché credo che sia importante condividere le nostre esperienze con
gli altri, in particolare quelle che ci possono far sentire soli o isolati. Il
mio libro, Panico ben temperato, è una testimonianza personale della mia
esperienza con gli attacchi di panico. Spero che possa aiutare gli altri che
stanno vivendo la stessa cosa a sentirsi meno soli."
Ci sono parole che possono descrivere la vera solitudine, l'ansia, e la paura di vivere una condizione paurosa quale gli "attacchi di panico?
Penso di si.
Le parole sono come gusci di barchette che possono aiutarci a navigare in sicurezza il mondo delle emozioni.
ECCO ALCUNE BARCHETTE PER NAVIGARE MEGLIO
emozioni
sofferenza
solitudine
speranza
guarigione
accettazione
supporto
connessione
Ti propongo una poesia scritta anni fa per un evento di poesia dedicata alle emozioni che può restituire scrivere su tutto ciò che ci rimanda il pensare all'acqua.
Navigare quotidiano.
Noi siamo
acqua.
Viviamo immersi.
Le sensazioni,
le emozioni,
le
relazioni,
sono
pervasive,
solo acqua.
Invadono,
circondano,
plasmano,
le sponde,
i canali,
li mettiamo noi.
Con i
pensieri, nel disperato tentativo di non affogare.
Alle volte
galleggiamo,
altre
affondiamo,
travolti da
correnti opposte al nostro procedere,
diving
intellettuale,
ci salveremo
imparando a stare in apnea quando attratti dal fondo,
risalire
lentamente,
una volta
fuori dall’acqua riprendere i sensi per mettere al proprio posto gli abissi
vissuti
croce e
delizia del nostro essere barchette in mezzo al mare.
Daremo un
nome al nostro paziente navigare,
disegnare
mappe per non perdere l’orientamento
sulle quali
segnare le correnti più o meno a nostro favore
faticosamente
realizzare sponde per contenere le onde più alte
dalle quali
ancora troppo piccoli siamo stati travolti
aprire gli
occhi ora su una spiaggia, ora sbattuti sugli scogli
ma sempre
vivi,
il mare la
nostra vita,
sensazioni,
emozioni, sentimenti,
acqua,
acqua, acqua
i pensieri,
le parole, la memoria,
sponde,
rive, alvei, vele, gozzi, velieri, alberi maestri,
navigare
quotidiano
---------------
Ogni parola
un guscio
che noi
riempiamo di ricordi
colmi di significati
e coloriamo
con le
nostre emozioni.
Cosa ne pensi?
I miei libri sono memorie, testimonianze, restituzione di una vita vissuta alla ricerca di un pò di serenità.
Ho trovato le parole per esprimere la volontà di tradurre ciò che a tutti noi può far soffrire molto.
Alle volte viviamo esperienze che portiamo in noi come MALE DETTE.
Possiamo tornare a quei momenti che tanto hanno condizionato la nostra vita e con l'intenzione di BENE DIRE quelle esperienze.
Cosa ne pensi?
Se ti facesse piacere leggere le mie pagine ti invito a scrivermi sarà per me un vero piacere farti avere uno dei miei testi alla metà del prezzo di copertina, direttametnte a casa tua, senza altre spese.
Perchè non siamo soli in mezzo al mare, le nostre vele possono essere alleate per prendere le onde e le correnti, le direzioni del vento, con la voglia di andare a vivere un destino diverso e meno solitario.
scrivimi
scegli il testo che più ti incuriosisce e rappresenta cliccando sul mio nome e cognome.