Visualizzazione post con etichetta Kindle Unlimited. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Kindle Unlimited. Mostra tutti i post

sabato 19 giugno 2021

EMOZIONI E PAROLE - La scrittura emotiva

 


EMOZIONI E PAROLE su AMAZON




Il libro su Amazon Prime

Ebook su Amazon Kindle Unlimited

La scrittura emotiva, come viverla, tradurla, metterla a disposizione e in relazione con il lettore?
Una proposta narrativa, un percorso di introspezione per cercare e trovare le parole per esprimere le proprie emozioni. Cosa c'è di più importante e prezioso del nostro mondo interiore? Il rapporto emotivo con la realtà, ciò che condiziona ogni nostra scelta e azione. "La scrittura emotiva" propone una serie di riflessioni per trovare "le parole per dirlo". Perché se Leggere rende Liberi, Scrivere rende Felici. Leggere in Noi stessi, il nostro rapporto con la realtà. Scrivere il nostro futuro, per diventare autori del proprio destino.

LA TECNICA CITAZIONISTICA

 Nei pomeriggi infiniti passati, nei primi anni della mia vita, in solitudine, altro non potevo fare che mettere mano a ciò che in casa mia era presente in abbondanza.

Ancora non potevo capire che sarebbe stata la mia salvezza.

I libri. E che libri. Il meglio.

In mezzo alle sofferenze di un’infanzia difficile, preso da situazioni e passioni sproporzionate per l’età, in assenza di equilibri vivibili, relazioni inconcepibili per un bambino, non poter prevedere “la successiva mossa”, iniziai a chiedere aiuto, a cercare risposte, alle pagine che mio padre, senza soluzione di continuità, aveva tra le mani

I miei “amici elettivi” ,che nel percorso che porta dalle esperienze quotidiane all’esigenza di raccontare e restituire “concetti” in forma semplice e facilmente comprensibile, spesso mi fa piacere chiamare in causa, in aiuto.

In automatico tornano, quasi fossero richieste dall’esperienza vissuta, le pagine alle quali chiedevo aiuto allora, vengono a galla e danno un ulteriore “taglio”, respiro, ai “concetti” che “salvo” per vivere al meglio, comprendere, salvare, l’esperito.

Similmente, nel momento in cui arrivo alla tastiera per cercare le parole per descrivere le emozioni ormai abbastanza chiare in me, così da poter essere “narrate”, gli autori a me più familiari, essendo anch’essi “ricordi” parte della mia storia passata, vengono coinvolti nell’opera di restituzione della “scrittura emotiva”.

Sono due le esperienze fondamentali che nel corso della mia “disperata ricerca” di Sortie de Secours, uscite di sicurezza per rendere sempre più vivibile il mio essere al mondo, mi hanno portato a andare in direzione della “tecnica citazionistica”.

La fortuna di essere stato presente alla conferenza del poeta Giuseppe Conte in ricordo del suo amico Italo Calvino mancato pochi giorni prima e i “Frammenti di un discorso amoroso” di Roland Barthes.

Era da poco iniziata la scuola, fine settembre e ci riunirono in palestra.

Fine settembre 1985.

Il poeta Giuseppe Conte iniziò a parlare del suo amico Italo Calvino, per dare la sua testimonianza nel tentativo di avvicinarci ad una “visione” più alta del nostro vivere. 

“Ora vi faccio un regalo,, vedete voi che fare, potreste anche scegliere di non vivere in balia di voi stessi e degli altri…”. Iniziò a leggere.

“L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà. Se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando assieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.”

Dunque sollevò lo sguardo.

“Sono le ultime frasi de le Città Invisibili del mio amico Italo. Vedete voi che farne, siete insopportabili”.

Se ne andò.

Una frase. Dalla quale rimasi come folgorato.

Una svolta per me.

La riscrissi e misi il foglietto nel mio portafoglio.

Ritrovai lo stesso respiro, la stessa energia, la possibilità di vivere diversamente la mia disperata voglia di vita, di trovare un senso in tutto ciò che stavo vivendo, nei “Frammenti di un discorso amoroso” di Roland Barthes.

L’autore nella sua opera scompone le dinamiche dell’amore per argomenti dalla A alla Z.

Per ognuno di essi propone un piccolo trattato di presentazione, per poi riportare citazioni e trattazioni di autori classici che avevano già argomentato e espresso il concetto proposto.

In poche parole la vera essenza della cultura.

Proporre visioni originali e diverse su una stessa realtà.

I grandi maestri riuscendoci in poche parole e nella forma più semplice e comprensibile.

Il grande fascino di riuscire a descrivere l’immenso rappresentato dalle umane passioni, la vita relazionale, in poche parole, righe.

Andai alla ricerca di questa magia, e la trovai in tanti autori, opere, forme espressive.

Una frase come “Il naufragio mi ha dato la felicità” (Onda su Onda di Paolo Conte) salva. Va giocata al momento giusto.

È appena finito il temporale e sei case su dieci

son andate giù,

meglio che tu aprì la capotte

e con i tuoi grandi occhioni guardi in su,

beviti sto cielo azzurro e alto

che sembra di smalto e corre con noi”

 

Onda su Onda – Paolo Conte

Le macerie della guerra attorno a noi, l’invito a godersi il futuro, con gioia, grandi orizzonti, aprirsi alla speranza.

Che arte. Che sfida. Rappresentare il misto di ogni realtà, riproponendolo nelle sue contraddizioni in poche parole, piacevoli, incisive, che vanno a toccare, immediatamente, il nostro lato emotivo.

Una sfida.

Riuscirci.

Ma prima cercare, salvare, imparare da chi ne è stato capace, artisticamente.

L’assenza è un assedio.

Piero Ciampi

La perfezione.

Non è solo poesia.

E’ tanto altro.

La poesia contiene segreti ai più poco accessibili.

Che misteriosamente, appunto, passano, entrano in noi, ci trasformano.

Alcune forme espressive rivelano questi segreti al di fuori di un senso compiuto.

Fecondano.

Senza passare da traduzioni.

Arrivano all’essenza.

Confuso sogno.

Umana vita implora

Se tutto, tutto ancora tacerà.

Sandro Penna

Passano oltre, danno nutrimento, aiutano a vivere meglio.



TUTTI I LIBRI E GLI EBOOKS DI GIOVANNI TOMMASINI


PAGINE D'AMORE PER MIO FIGLIO


La raccolta su Amazon

Sette Libri e due favole in un'unico Ebook.


Sette storie di vita vissute in prima linea. Con un unica piattaforma social di riferimento, nella quale cercare un'amicizie e condividere le proprie esperienze. L'Altro e la Realtà.
SONO CESARE...TUTTO BENE. Una relazione di reciproco aiuto.
UNA VITA SENZA. Una storia di quotidiana resilienza.
L'ULTIMA LETTERA ALLA MIA PRIMA FIDANZATA.
IL SOGNO AMERICANO DEL TOMATO BASEBALL CLUB. Racconti.
LA SCRITTURA EMOTIVA.
PAPÀ MI CONNETTI?. La dipendenza da internet e il futuro delle nuove generazioni, che stanno nascendo, crescendo, vivendo perennemente connessi, senza più la fecondante esperienza relazionale con un Altro significante. Con un capitolo finale di descrizione delle nuove e gravi patologie derivanti dalla dipendenza da internet. Test finale per valutare la propria dipendenza da internet.
IL VIRUS SIAMO NOI. Riflessioni in quarantena. ....
CAPPUCCETTO ROSSO AI TEMPI DEL COVID.
IL BAMBINO CHE CON IL SORRISO TRASFORMAVA LE PIETRE IN DIAMANTI.
.........

L'ULTIMA LETTERA ALLA MIA PRIMA FIDANZATA



Il libro su Amazon Prime

Ebook su Amazon Kindle Unlimited

La felicità non si vive, si ricorda.
Un libro, questo, che va letto con il cuore completamente aperto.
L’autore fin dalle prime frasi ci spalanca con incantevole maestria ad una sensibilità estrema e delicata, che va letta come una lunga cantilena in cui farsi avvolgere dalla sensazioni e riporre noi stessi mentre la leggiamo.
Le pagine alternano la consapevolezza matura- derivante dalla conoscenza del tempo che è stato- alla dolce ingenuità dei sogni- strascico dell’incoscienza di un tempo che si spera mai passato, quello della nostra gioventù- in un assolo di voce maschile che rincorrere quella femminile, ricordando Michela.

mercoledì 16 giugno 2021

PAPA' MI CONNETTI?

 


Il Libro su Amazon Prime

L'Ebook su Amazon Kindle Unlimited


INTRODUZIONE ALL'OPERA

Una domanda di mio figlio, in un giorno qualunque, ha squarciato quel velo di inconsapevolezza che aleggiava dentro di me e ho improvvisamente sentito crescere, nel tempo, una nuova paura: che i nostri ragazzi rimanessero intrappolati nelle maglie del web. Colto da ridde di interrogativi, sono giunto a chiedermi se, ogni volta che si connettono in rete, rischiano di scollegarsi dalla realtà... Così è nato questo libro. Pensieri e interrogativi sui Millennials: lo scritto di un padre preoccupato. Un confronto fra gli adolescenti degli anni Ottanta, la prima generazione senza guerra, e i figli di oggi, cresciuti davanti a uno schermo. In ogni pagina, traccio un percorso che riporti lo sguardo dei ragazzi sulla magia del mondo interiore. Che cosa sarà di loro se, come appare ormai evidente, crescono dimenticando la fecondante funzione dell’altro, così fondamentale per la costruzione del sé e della realtà circostante? Il mio invito alla riflessione vuole essere un punto di partenza. Ognuno sceglierà su quale aspetto porre l’accento. Come sul web, infatti, anche nella realtà è possibile fare un doppio click sulle parole e intraprendere un percorso per dischiudere nuovi orizzonti. In una ricerca ostinata della relazione autentica, ancorata a ricordi spazio-temporali, si muove il mio invito a realizzare una visione progettuale della vita. Fuori dal labirinto del web ci sono sguardi e parole che ci aspettano. Dobbiamo solo alzare gli occhi e ascoltare.

TEST IN APPENDICE PER VALUTARE LA DIPENDENZA DA INTERNET.



TUTTI I LIBRI E GLI EBOOKS DI GIOVANNI TOMMASINI


INCIPIT

Eravamo a pranzo sulla bellissima terrazza di una trattoria in campagna, fra le alture di Genova. La natura attorno a noi e il mare di fronte. Tutto sembrava solo da godere e ammirare.

Mio figlio, cinque anni appena compiuti, rivolgendosi a me, con aria supplicante, disse:

«Papà, mi connetti?».

Ci vollero diverse domande prima di capire cosa intendesse. In attesa di iniziare la prima elementare, era con i suoi genitori, in mezzo alla natura e con il mare negli occhi. Cosa poteva desiderare di più?

Mentre mi sentivo in pieno contatto con tutte le espressioni del mondo, qualcosa, evidentemente, mancava a mio figlio per percepirsi completamente immerso nella realtà.

Aveva bisogno della connessione.

Ho intuito, allora, quello che ho compreso appieno poi. Stava nascendo una nuova visione della vita, basata sul sentire degli adolescenti ai tempi del post superfluo: niente è più necessario. Tutto è raggiungibile. A qualsiasi età.

Le domande piene di curiosità che i bambini facevano, sino a pochi anni fa, ora sono a portata di click. Il papà eroe, con le sue risposte formative, non serve più.

Basta chiedere a Google.

GIOVANNI TOMMASINI SU AMAZON

I nostri figli, cresciuti con un video di fronte e noi dall’altra parte, non riescono a fare a meno del web. Siamo spettatori passivi di una nuova realtà, da noi difficile da comprendere e accettare in quanto genitori nati nel secolo scorso. Se non ci sforziamo, però, di trovare un punto d’incontro, rischiamo di perdere la connessione con una generazione che sceglie modelli e miti dai nuovi media.

Quella terrazza, così incantevole, sospesa tra mare e monti, per i ragazzi di oggi non è altro che un posto come un altro dal quale connettersi, incollarsi a un video e perdersi in un virtuale privo di riferimenti spazio-temporali. La realtà nella quale noi genitori, immigrati digitali e figli degli anni precedenti siamo cresciuti, è stata soppiantata da un mondo che isola e annulla i contatti.

Che cosa fare? Quale futuro ci attende? Quale risposta dare al figlio che chiede di essere connesso?

Appare necessaria una riflessione profonda sulla deriva online che ci ha travolti.

E quel giorno, una risposta l’ho trovata. Ho guardato l’orizzonte, alle spalle del mio bambino, con un solo pensiero: riprendiamoci la vita dei nostri ragazzi.

Questa breve trattazione nasce come lettera di un padre molto preoccupato proprio per le relazioni, per lo più digitali, del figlio. Cercherò di sostenere e argomentare la necessità delle relazioni da tripla AAA anche per i rapporti umani. Non parlo di parametri astratti, ma di peculiarità da corrispondere reciprocamente:

 

ACCOGLIENZA, ATTENZIONE, ASCOLTO.

 

Tre gambe di un tavolo relazionale fondamentali, in egual misura, affinché la struttura si sostenga. Basta che manchi una delle caratteristiche, per compromettere la relazione e far decadere la possibilità di entrare in contatto con sé stessi e con l’altro.

Oggi più che mai, infatti, c’è l’esigenza di riprendere a valutare, proporre ed esigere una reciprocità dei legami. Ogni settore della vita quotidiana si basa sulla richiesta e sulla verifica di questo schema.

Prima di entrare in relazione con un altro soggetto, infatti, l’unico modo di conoscerne l’affidabilità è chiedere una valutazione. I partecipanti alle contrattazioni economiche vagliano sempre il rating del contraente, la sua stabilità e il suo valore. Non sono solo le società e le banche ad adottare questo sistema di verifica. Ognuno di noi, prima di impegnarsi in un rapporto, analizza alcuni dati. Sono fasi necessarie, per stabilire una relazione da tripla AAA.

Prendiamo in considerazione il mondo della finanza. Prima di impegnarsi in un’avventura con un altro soggetto, qualunque ente compie un’analisi approfondita basata su: la relazione (Accoglienza), la raccolta di informazioni e lo studio del materiale collezionato (Attenzione).

I manager, poi, si incontrano e indicono riunioni (Ascolto). Al termine esprimono un giudizio sull’affidabilità del soggetto (l’altro). Il livello di rischio previsto per la relazione appena instaurata è definito con un voto espresso in lettere. Procedendo così, per gradi, chi richiede la valutazione arriva alla decisione finale e stabilisce se entrare in gioco e investire risorse.

Le relazioni sociali possono essere considerate con gli stessi parametri. Le tre AAA rappresentano una serie di atteggiamenti che, se assicurati in maniera costante, accrescono la qualità di ogni rapporto umano.

L’Accoglienza, l’Attenzione e l’Ascolto sono fondamentali per riportare le nuove generazioni offline e convincerle a togliere lo sguardo dallo schermo.

La rivelazione di un mondo emozionale, in cui il contatto con l’altro rappresenta un regalo, è l’unica speranza per restituire valore alla vita e ai rapporti interpersonali.

Scrivo questi pensieri, quindi, alla pari di un appello a mio figlio affinché inverta la rotta e riemerga da una caverna che non è più quella del mito di Platone[1], ma il buio e solitario antro del mondo virtuale. Mi auguro che ricominci a immergersi, attraverso tutti e cinque i sensi, nella realtà che noi figli degli anni pre-connessione abbiamo vissuto, per fortuna, appieno.

  

ACCOGLIENZA.

LA CURIOSITÀ  DI CONOSCERE

 

Ascoltare senza pregiudizi o distrazioni
è il più grande dono che puoi fare a un’altra persona.
Denis Waitley

 

L’Accoglienza è una predisposizione esistenziale verso una coraggiosa e fiduciosa disponibilità a essere invasi dall’altro. Il verbo invadere rende appieno il sentimento della paura, che, più di ogni altra emozione, mette in una posizione di sospetto e rifiuto nei confronti del prossimo.

Accogliere, però, implica il concetto di ricevere e far entrare nel nostro mondo qualcuno. La stessa matrice linguistica della parola ne esalta il concetto. Accolligere deriva da colligere, cioè da cogliere. La radice legere può essere tradotta anche come radunare, mettere insieme, ridurre gli spazi e le distanze o capire e afferrare il senso.

Non è un caso che il verbo leggere abbia la stessa etimologia.

Chiaramente la prospettiva diventa mettersi in gioco. Ci si spalanca verso l’altro per formare un tutt’uno con lui e poi tornare a essere, dopo l’esperienza condivisa, due persone diverse e più ricche di prima.

Se immaginiamo gli esseri umani come isole, possiamo intendere l’Accoglienza come la costruzione di ponti eretti sulla reciprocità di sentimenti, atteggiamenti e opinioni.

Ponti sostenuti e consolidati solo se accettiamo di liberarci da giudizi e valutazioni.

È solo dalla fatica e dal dolore dell’esperienza, infatti, che si può generare l’energia necessaria per attivare un processo di trasformazione.

Ognuno deve compiere uno sforzo, come quello di aprire la porta di casa a uno sconosciuto. Per farlo bisogna superare le proprie paure. Per conoscere, scoprire e, quindi, fare progressi è necessario predisporsi all’altro con la più preziosa delle qualità umane: la curiosità. Non bisogna fermarsi alla prima impressione o a sensazioni che ci invadono durante la conoscenza.

L’Accoglienza si valorizza quando l’incontro con l’altro è connotato dal desiderio di ricevere, dall’atteggiamento empatico. La ricchezza del confronto, così, mette in luce anche aspetti finora inesplorati della nostra anima.

Si tratta di un processo inverso a quello che stiamo vivendo oggi. Come un artigiano che, lavorando il legno, toglie le parti in eccesso per valorizzare la sua scultura, noi stessi dobbiamo tornare alla purezza, sottraendo il superfluo.

È necessario, insomma, dedicarsi alle relazioni reali. Vissute occhi negli occhi.

ATTENZIONE.

LA SORPRESA DELLA SCOPERTA

 

Il coraggio è quello che ci vuole per alzarsi e parlare;
 il coraggio è anche quello che ci vuole per sedersi

ed ascoltare.
Sir Winston Churchill

 Non basta accogliere l’altro. Per creare un rapporto autentico, bisogna anche sintonizzarsi sulle sue parole, dimenticando, almeno per un po’, noi stessi.

Proprio come quando cerchiamo una stazione radio, ci vuole impegno per trovare, salvare e far risuonare le onde di chi ci parla. Le sfumature da cogliere sono molte: emozionali, verbali, espressive.

L’Attenzione, però, è anche qualcosa di più. Il vocabolo proviene dal latino attentio che, a sua volta, deriva dal verbo attendere, nel senso di applicarsi a fare qualcosa, svolgere un compito.

Il concetto di Attenzione, tuttavia, racchiude quello di sorpresa. Si attiva quando qualcosa stravolge l’ordinario, costringendoci a mettere in atto lo sforzo di capire.

Quotidianamente, infatti, riceviamo un numero elevato di impulsi e stimoli. Ancor di più ne percepiamo quando navighiamo sul web. Il cervello applica una sorta di filtro che seleziona, in base all’importanza, le informazioni sulle quali concentrarsi. Il bombardamento di stimoli ricevuti sui social, tra notifiche, messaggi e conversazioni, annulla questa scala di precedenza. Tutto va fruito subito e richiede la nostra Attenzione.

L’effetto sorpresa, però, funziona anche in questo flusso continuo di informazioni. Qualcosa di nuovo e inaspettato catalizza l’Attenzione. Sempre.

Nonostante, quindi, anche online esistano l’Accoglienza e l’Attenzione, manca l’ultima A: quella che determina la vera essenza della qualità di ogni relazione umana.

ASCOLTO.

IL GENIO DELLA LAMPADA.

 

Amo ascoltare. Ho imparato un gran numero di cose ascoltando attentamente.
Molte persone non ascoltano mai.
Ernest Hemingway

 Anche l’Ascolto è attivato dalla curiosità. Una vera e propria ricerca del senso del linguaggio altrui. Come se ogni nostra conversazione iniziasse con «fammi capire meglio, per favore». In questo modo, accettiamo un tacito accordo con l’interlocutore finalizzato al chiarimento reciproco.

La conversazione con l’altro diventa, così, la dimostrazione dell’interesse verso il significato della comunicazione. A rafforzare questo processo c’è la certezza che più comprendiamo, più ci arricchiamo.

La tensione a capire l’altro, infatti, è un processo a catena di risposte in grado di svelarci parti inespresse di noi.

Emblemi nella cultura popolare sono lo Specchio delle Brame[2], come e soprattutto il racconto de Le mille e una notte: Aladino e la lampada meravigliosa[3]. L’oggetto e il protagonista sembrano dire che, nella profonda comprensione di ciò che sognano le persone, c’è già la realizzazione del desiderio. Con il rispettivo riflesso e sortilegio, si mette esclusivamente in atto l’Ascolto di queste richieste.




 


GIOVANNI TOMMASINI SU AMAZON

My author page on Amazon.com





domenica 13 dicembre 2020

Tutti i Libri e gli Ebooks di Giovanni Tommasini su Amazon







CLICCA SUL TESTO DEI TITOLI SARAI INDIRIZZATO SULLO STORE DI AMAZON

Tutti i libri della collana di Amazon
"PAGINE D'AMORE PER MIO FIGLIO"

GIOVANNI E IL RISCATTO DELLA LETTERATURA
Nessuno sceglie quando venire al mondo.
Così come nessuno decide quando lasciarlo.
È possibile che, lungo il sentiero della propria vita, si possano raccogliere, nel cestello del proprio vissuto, tutte quelle esperienze che, una volta poste in esame sopra un tavolo al ritorno a casa, si rivelano per quella cardinalità che è tipica delle parabole, delle favole antiche e degli insegnamenti, coniati da un senso profondo del quale è impossibile scorgere il fondo?
È una domanda antica e permeante, soffusa e spietata, che intercede qualsiasi pensiero non appena lo scrivano, in qualunque parte del mondo esso si trovi, si segga sulla sua seggiola ed abbia modo di impugnare la penna.
Quanto è fattibile la misurazione del loro riverbero effettivo? La vibrazione innestata avrà una valenza a lungo gettito?
Verrà ascoltata?
Può davvero, la singola esperienza vissuta e respirata nell'intimo, protrarsi oltre la bolla dell'individuale ed andare ad influenzare concretamente il mondo altrui?
È su queste basi che, al primo acchito, il nuovo lettore si approccia a Giovanni Tommasini; perché la medesima domanda, di riflesso, se la pone soprattutto lui, cliente finale: quanto ha peso il testo che leggerò? Mi fornirà quelle soluzioni a cui tendenzialmente punto, quando attingo ad un'opera letteraria, artistica, scientifica, comunque modellata dall'uomo?
Perché è inevitabile affermarlo: l'essere umano è alla assidua ricerca del proprio simile, ovunque esso sia; in modo costante, instancabile, seguendo quel flusso spesso e non misurabile, infinito come il tempo, dettato dal suo stesso istinto recondito. E l'opera d'arte, etimologicamente ideata e gestita dalle braccia, costituisce, senza dubbio fatto, l'agente artificiale di un pensiero, di un concetto immesso dall'Altro; un canale di comunicazione espresso ed inserito nella realtà.
Una liberazione, come riterrebbe Tommasini.
Perché il cammino che ha portato l'autore al compimento della collana che reggete fra le mani, non è avvenuto in un contesto regolare e ovattato, fra muri intonacati di rosa, punteggiati da quadri con riposanti paesaggi agricoli, innanzi ad uno scrittoio di mogano orlato di bordi antiurto e la sicurezza di un paio di imposte sigillate ed un termosifone acceso: Giovanni, educatore di una casa famiglia nel primo entroterra genovese che ha vissuto la propria città fin da bambino nel suo cuore più fibroso e reale, è, a tutti gli effetti, un sopravvissuto. Intellettuale, verrebbe da aggettivare.

Nato dalla parte nascosta dell'utero, sfociò dal corpo di sua madre come una spiazzante sorpresa; “peloso” e “irrequieto”, espresse ben presto la sua impreparazione al soggiorno su questo mondo mordendo e pestando, rispondendo a tono e chiudendo con tonfi secchi i libri di scuola.
“Ingestibile!”, “Particolare!”. Le insegnanti gli affiliarono un profilo da somaro tale che permisero al padre, dirigente di banca, di mantenere, assieme alla anaffettiva madre, un trattamento esclusivo nei suoi confronti non comunque dissimile da quello che già utilizzava nei giorni buoni. E mentre la sorella stava a guardare, strane voci iniziavano a circolare sulla testa del fratello gemello...

https://www.amazon.it/dp/B09K4QTN3B?binding=paperback&ref=dbs_dp_rwt_sb_pc_tukn

GIOVANNI TOMMASINI SU AMAZON

My author page on Amazon.com

SCRIVIMI

giovannitommasiniedizioni@gmail.com

PER OGNI LIBRO ACQUISTATO AVRAI UN EBOOK A TUA SCELTA IN REGALO







L'ebook 

PANICO BEN TEMPERATO 

su AMAZON 

L'amor proprio e come mi ha salvato la vita.

Come vivere consapevolmente, storicizzare e neutralizzare i prodromi del panico.
Ci sono in noi esperienze passate che se non recuperate vanno in automatico ad alimentare tutto ciò da cui siamo scappati. Può rappresentare la sfida di una vita l'affrontare coraggiosamente quell'altrove che tutto vorremmo piuttosto che incontrare e rivivere. Paradossalmente più rimandiamo questo appuntamento più il nostro corpo ci chiederà, nelle forme più diverse e deflagranti, di riprendere a ritroso il cammino.
Il panico può essere nostro alleato, il corpo chiede di fermarsi per trovare "le parole per viverlo".
Siamo fuggiti da quella casa, quelle case, anche se i loro protagonisti continuano a dominare su noi stessi.
Si può tornare, entrare, mettersi in contatto, coraggiosamente trovare le parole per tradurre un'antica male dizione per riprendere, stavolta e per sempre, il cammino, nel sentiero della bene dizione.

„Gli dei di una volta, perso l'incanto e assunte le sembianze di potenze impersonali, escono dai loro sepolcri, aspirano a dominare sulla nostra vita e riprendono la loro lotta eterna.“ — Max Weber

L'immagine di copertina dal titolo EXP_0152.RAW è stata realizzata da Maurizio Sapia.

Il Libro su Amazon 





GIOVANNI TOMMASINI SU AMAZON


Perché vivevo il tennis.
Cioè la vita vissuta, prima di esserne definitivamente rapito.
Otto campi da tennis, un salice piangente che ti accoglieva all’uscita del bar di fronte ai due campi centrali, sempre pronto ad accogliere chi avesse bisogno di una pausa dal sole e dalle fatiche che quella terra rossa pretendeva... il paradiso terrestre ai miei piedi.

Il mio nuovo libro è realtà.

TERRA BATTUTA
Essere vivi e scendere a rete. Questa la felicità.

Il libro su Amazon:

Un omaggio e ringraziamento al tennis e i suoi protagonisti e cantori.

Una breve presentazione:

In TERRA BATTUTA il tennis viene ad assumere il tono di una allegoria e un inno alla vita.

Lo sfondo e il pre testo sul quale narrare una storia di vita apparentemente ingiocabile, all'interno della quale cercare, trovare e aprire, quello scrigno in cui sono custoditi i momenti migliori vissuti, alle volte dimenticati, ma sempre in noi.

Sogni, miti, passioni, nel ricordo delle imprese degli eroi di questo meraviglioso sport e dei suoi due più mirabili cantori.

Impronte preziose da portare alla consapevolezza,

Per far risplendere, in tutti noi, quella luce che ha permesso di credere che la vita si può giocare, scendendo a rete, con la voglia di affrontare la realtà che l'Altro ci riproporrà nella risposta al nostro servizio di rimessa in gioco.



Il libro su Amazon 

L'Ebook su Amazon

Un muro bianco, di fronte a me un bambino bellissimo con un bacchetta da direttore d'orchestra in mano, perso nel silenzio, in una melodia che solo lui percepiva.
Ai piedi del suo letto, di fronte a me le sue gesta per incoraggiare chi non seguiva la sua direzione, e sgridare chi stonava e non lo capiva, l'aria era offesa dalle sue sferzate per rendere la sinfonia sempre più coinvolgente.
Un'esperienza rara come una ferita, stavo iniziando a percepire la musicalità di quel silenzio, fecondato dalla sua disperata voglia di essere un unica cosa con quello spazio e quel tempo.
Questo bambino bellissimo...
Impegnarsi, perdersi nella musicalità del silenzio falciato dalle sue stilettate, i suoi movimenti nell’aria dolci e, improvvisamente, violenti. La sua “bacchetta magica”.
Non stavo male.
Non subivo il dramma dell’incapacità di vivere “normalmente”. Accettavo con amore l’'essere' di Cesare. Mi sentivo naturalmente vicino a lui.
Quelle ore le vivevo totalmente.
Mi sentivo fortunato: guardavo lui, vedevo me. Anche a me non era mai importato altro.

Ognuno il suo mondo.

Ma il problema era proprio come stare al mondo, visto che ci era stato insegnato un unico modo: la sopravvivenza con tutto ciò che ci sta intorno.

E il resto?
Eravamo noi.