domenica 17 dicembre 2023

CULTURA SPORTIVA. TRE LIBRI PER TORNARE A VIVERE LO SPORT ALLEGORIA E INNO ALLA VITA.

 
















Perché vivevo il tennis.
Cioè la vita vissuta, prima di esserne definitivamente rapito.
Otto campi da tennis, un salice piangente che ti accoglieva all’uscita del bar di fronte ai due campi centrali, sempre pronto ad accogliere chi avesse bisogno di una pausa dal sole e dalle fatiche che quella terra rossa pretendeva... il paradiso terrestre ai miei piedi.



TERRA BATTUTA
Essere vivi e scendere a rete. Questa la felicità.

Il libro su Amazon:



In TERRA BATTUTA il tennis viene ad assumere il tono di una allegoria e un inno alla vita.

Lo sfondo e il pre testo sul quale narrare una storia di vita apparentemente ingiocabile, all'interno della quale cercare, trovare e aprire, quello scrigno in cui sono custoditi i momenti migliori vissuti, alle volte dimenticati, ma sempre in noi.

Sogni, miti, passioni, nel ricordo delle imprese degli eroi di questo meraviglioso sport e dei suoi due più mirabili cantori.

Impronte preziose da portare alla consapevolezza,

Per far risplendere, in tutti noi, quella luce che ha permesso di credere che la vita si può giocare, scendendo a rete, con la voglia di affrontare la realtà che l'Altro ci riproporrà nella risposta al nostro servizio di rimessa in gioco.

Trama:
È da poco iniziato il suo turno in casa-famiglia, quando il telefono aziendale squilla e Giovanni si ritrova a stringere la cornetta, senza credere a quello che sta accadendo: qualcosa di grave è successo e il suo mondo, stavolta, sta crollando sul serio. Stavolta la voce di sua madre, che rimbomba nelle sue orecchie da chilometri di distanza come un grido d’aiuto, non lascia adito a dubbi.
“Vieni subito a casa! Presto!”
Non c’è altro tempo da perdere: qualcosa ha spinto suo padre a uscire di casa, e tutti sono portati a credere che non tornerà mai più. Giovanni si catapulta nella natia Sanremo, teatro di guerre e conflitti dentro e oltre le mura di casa, per recuperare il possibile; mentre, nella foga di sistemare il puzzle misterioso che gli si dipana davanti, nuove domande ritornano a porre altrettanto vecchi dilemmi, provenienti dal suo passato. E, sotto il segno sorprendente di tennisti impavidi come Lendl e McEnroe, boxer bramosi come Marvin e Mugabi, gli si spalancano le porte di un viaggio travolgente sulle orme degli eroi della redenzione sociale, che obbliga Giovanni e la sua famiglia a fare i conti con la propria identità e a instillare un processo di rinnovamento doloroso ma potente: solo chi sa perdonare, riesce a sentire la grandezza che nasconde la vita. Solo chi sa reinventarsi senza limiti, ottiene la felicità più vera.

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La recensione migliore :


Un omaggio e ringraziamento al tennis e i suoi protagonisti e cantori.

A John e la sua ricerca della perfezione, la sua dolcissima irriverenza, i suoi servizi slice a uscire, la sua intolleranza verso tutto ciò che, attorno a lui, non era al posto giusto al momento giusto.

Ivan, per aver chiesto a John di rimanere ancora un po’ con lui ad allenarsi dopo il riscaldamento: alla sua religiosa resilienza, per non essersi mai sentito “the chicken”; e per quel passante, che gli aprì le porte alla realtà e lo lanciò dall’altra parte del mondo... quel passante di chi crede che la vita sia giocabile. Sempre.

A Boris, per la sua giovinezza, e per quel sogno realizzato che fece toccare e accarezzare l’erba di Winbledon anche a noi, allora tuoi coetanei... Grazie. È stato bellissimo.

A Ion, per la testimonianza di una vita fatta di coraggio, di futuro e per il suo sguardo sempre rivolto ad un avvenire da sognare e realizzare: grazie, Ion.

A Guillermo, per il tuo cuore che fece battere non solo quello di Carolina; per la tua bellezza e il tuo vivere la vita come se fosse stata un romanzo da regalare a tutti noi: grazie. Erano anni in cui la vita aveva bisogno di bellezza e amore, e tu ce li hai regalati.

A Gianni e Rino. Senza di voi, niente sarebbe stato così indimenticabile: i vostri sorrisi, la vostra voce, le vostre parole.
Hanno fecondato e nutrito tutti noi, che stavamo nascendo e avevamo fame di vita; grazie per averci regalato tutto ciò di cui avevamo bisogno... parole, emozioni... ora e per sempre, in noi.

Al “meraviglioso” e alla “bestia”... a quella sesta ripresa in cui l’estetica incontrò, esaltandosi, la fame, per dipingere su una madida tela di cemento l’eterna agonia del ritorno a casa.
Con Rino, a bordo ring, a rigettarci sul campo con parole come i pugni, che si incrociarono per mettere in scena tutti noi, i nostri padri, la storia da cui tutti noi arriviamo: Marvin in piedi e John al tappeto.
L’uomo più solo al mondo, l’Africa. Grazie.

A mio padre, per avermi abbandonato in paradiso e avermi rivelato, alla fine dei suoi giorni, la sua verità. E aver permesso così di sciogliere una male-dizione in una bene-dizione.

A mia mamma, per essere sempre rimasta vicina a tutti noi, nonostante tutto, cercando di mettere assieme i brandelli del meglio rimasto dopo il temporale.


A Don King, perché ognuno di noi ha bisogno di follia, quella che ci tiene in piedi dalla mattina alla sera, e di avere in noi la gioia di vivere perché “si può fare, è giocabile”...
Con grande piacere e altrettanta emozione, posso annunciare, la pubblicazione della mia ultima fatica editoriale.

Disponibile in vera #ebook #KindleUnlimited su #Amazon. Anche formato cartaceo, sia con copertina flessibile, che rigida. 

Una breve presentazione:

In TERRA BATTUTA il tennis viene ad assumere il tono di una allegoria e un inno alla vita.

Lo sfondo e il pre testo sul quale narrare una storia di vita apparentemente ingiocabile, all'interno della quale cercare, trovare e aprire, quello scrigno in cui sono custoditi i momenti migliori vissuti, alle volte dimenticati, ma sempre in noi.

Sogni, miti, passioni, nel ricordo delle imprese degli eroi di questo meraviglioso sport e dei suoi due più mirabili cantori.

Impronte preziose da portare alla consapevolezza,

Per far risplendere, in tutti noi, quella luce che ha permesso di credere che la vita si può giocare, scendendo a rete, con la voglia di affrontare la realtà che l'Altro ci riproporrà nella risposta al nostro servizio di rimessa in gioco.


IL SOGNO AMERICANO DEL TOMATO BASEBALL CLUB

Il libro su Amazon Prime

Ebook su Amazon Kindle Unlimited

Prefazione

di Giovanni Colantuono

creatore e direttore editoriale di Baseballmania,it

TUTTI I LIBRI E GLI EBOOKS DI GIOVANNI TOMMASINI

Chi ha giocato a baseball, a mio giudizio, è una persona per certi aspetti speciale. Il baseball non è uno sport qualunque, il baseball non forma solo atleti veri. Il baseball forma uomini particolari. Come Giovanni Tommasini. Giocatore di baseball e oggi scrittore. Lui è passato per quel campo di forma particolare che si chiama diamante. Il verde dell’erba, la terra rossa; metti il caschetto, impugni la mazza e ti appresti a entrare nel box di battuta. Tu contro tutti: su quella collinetta c’è il lanciatore pronto a sfidarti; intorno a lui, i suoi compagni di squadra pronti a eliminarti se non ci riesce quel lanciatore.

Giovanni Tommasini l’ha vissuto sulla sua pelle, ha provato cosa significa scivolare su quella terra rossa per arrivare in base prima che i difensori avversari riescano ad eliminarti.

Una mail, una telefonata e ho conosciuto Giovanni. Dopo aver scambiato due parole ho subito capito quanto il baseball sia ancora nella sua vita. Quando poi ho letto Tomato, il suo primo racconto, mi sono reso conto quanto sia speciale questo autore ligure. Tutto il bello, tutta la magia di questo sport si ritrovano nei suoi scritti, prendendo spunto dalla nascita della prima squadra di baseball nella città di Sanremo fino alla favolosa storia di Alex Liddi. Il primo vero professionista da Major League italiano. Di Sanremo.

Quelli di Tommasini non sono semplici racconti. Con le sue citazioni di grandi scrittori, di grandi compositori e di grandi poeti, riesce a fare del baseball un insegnamento di vita. Il baseball non solo come sport di squadra ma come vera e propria palestra di vita. In ogni suo ruolo, dal lanciatore al ricevitore, dall’interbase all’esterno, questo sport ha qualcosa da dare.

Scrive Tommasini parlando del lanciatore in Nove Le Punte Di Diamante: “La traiettoria richiesta dal ricevitore, una possibilità di attracco per il battitore; l’incontro della mazza con la pallina lanciata, lo sbarco sognato sul nuovo mondo.

Eroi. Possiamo essere eroi, per un solo giorno e per sempre”.

Da lì sono arrivare le pubblicazioni sul mio sito Baseballmania, perché ho creduto subito in quello che Giovanni mi stava proponendo. Mai nessuno in Italia aveva scritto di baseball nel modo in cui lo ha fatto lui. Dai primi racconti a quelli che Giovanni ha iniziato a scrivere in seguito, qualcosa è nato anche dallo scambio delle nostre idee, come lo splendido racconto della vita di Agostino Liddi. L’origine di Alex Liddi.

Poi tutto è successo in poco tempo, perché i racconti di Tommasini volano veloci, come una dritta oltre le 90 miglia di un pitcher di Major League. Fino ad arrivare a questo libro che raccoglie, con un filo conduttore unico, tutti i racconti di questo grande scrittore ligure. Il primo grande scrittore di baseball in Italia.

Chi ha giocato a baseball è una persona speciale.

Quando avrete finito di leggere questo libro avrete capito anche il perché.


GIOVANNI TOMMASINI SU AMAZON



CINEMA E SPORT

 12 FILM INDIMENTICABILI 

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Lo sport rappresentato nel cinema.
Per vivere ogni possibile declinazione della meravigliosa espressione delle relazioni umane all'interno della competizione sportiva e del mondo che ne fa parte.
In questa raccolta sono riproposti dodici film di sport che fanno parte della storia del cinema in quanto capolavori assoluti di questa arte moderna che rende possibile entrare nel cuore delle più preziose e rare vicende umane, regalandoci la possibilità di viverle come se ne fossimo anche noi spettori i protagonisti.
Dodici film da vedere in famiglia, proporre nelle scuole, godere con gli amici.
Per riflettere sulle umane vicende, fuori dalla logica dello sport rappresentato in questi tempi, troppo spesso, in toni che poco hanno a vedere con la bellezza di ciò che può essere espresso dalla più alta definizione di questa realtà.
Lo SPORT nella sua dimensione più generosa di emozioni e dalle gesta indimenticabili.


RACCONTI DAL CARCERE. CINQUE LIBRI PER VIVERE LA VITA CARCERARIA SOTTO OGNI DECLINAZIONE POSSIBILE.

 


RACCONTI DAL CARCERE

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Testimonianze dal carcere a cura di Sbarre di zucchero.
Movimento nato ad Agosto del 2022, che si occupa della sensibilizzazione a favore di tutte le tematiche inerenti ai detenuti, soprattutto di sesso femminile.
Attualmente Sbarre di zucchero è costituito da un folto gruppo di persone, tra cui si annoverano attivisti, avvocati, garanti, giornalisti, con l'affiancamento di alcuni sindacati di Polizia Penitenziaria.
Attraverso la voce e le testimonianze di coloro che vivono il carcere a 360 gradi (garanti, volontari, avvocati, ex detenuti) il movimento si impegna a far conoscere la verità ed accendere i riflettori su che cosa significhi veramente la detenzione. In modo che nessuno si senta abbandonato ed affinché il carcere possa essere davvero quello strumento funzionale ad assolvere la prescrizione richiamata nell'art. 27, comma III, della Carta Costituzionale.
I fondatori di Sbarre di zucchero.


TUTTI I LIBRI TESTIMONIANZE DAL CARCERE
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“Nel mio cuore è come se avessi sempre saputo che non saresti mai invecchiato, era impossibile immaginare quegli occhi ingenui su un viso maturo.
Porterò sempre con me il ricordo della tua ingenua spregiudicatezza , la tua non curanza delle mode e delle forme, la coerenza con cui rimanevi radicato ai tuoi principi senza farti influenzare dal conformismo.
Eri talvolta un bambino intrappolato in un corpo di uomo, fragile e insicuro, talvolta pauroso, testardo e incosciente allo stesso tempo, istintivo e passionale.
Hai conosciuto la felicità più vera qualche mese fa quando credevi di aver costruito con la tua ragazza già mamma di due figli la tua famiglia, il tuo porto sicuro, avresti fatto di tutto per quei bambini e spesso me ne parlavi come fossero tuoi. I bambini erano a te affini e potevi perderti per ore a giocare con loro, svuotare il portafoglio per donargli qualcosa. Purtroppo spesso la felicità per come era la tua vita era destinata a essere effimera. Mi consolo però perché anche qualche giorno fa al telefono sembravi pieno di progetti per il futuro e nonostante la situazione in cui ti trovavi fosse disperata sentivo nascere in te un soffio di eterna speranza”


LETTERE DAL CARCERE A MIO FIGLIO

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Caro figlio, non puoi immaginare cosa si prova a stare rinchiuso da solo in una cella...
Una testimonianza della vita carceraria in forma di lettera. Al proprio figlio.
Per sentirsi più vicini, conoscersi reciprocamente, chiarire incomprensioni, tenere in vita una paternità vissuta come impossibile da realizzare.
Una lettera che ne tenta la realizzazione.



SBARRE DI ZUCCHERO
Quando il carcere è donna in un mondo di uomini

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 "Quando il carcere di donne è in un mondo di uomini" come recita e evidenzia il sottotitolo.
La prima cellula è nata fisicamente a Verona in seguito al suicidio di Donatela Hodo, detenuta presso la sezione femminile del carcere di Montorio, Verona.
Donatela, giovane mamma di 27 anni, rientrata in carcere dopo un fallimentare incontro con una comunità terapeutica, si era scoperta incinta ed era stata scarcerata. Subito dopo il parto, tuttavia, il suo piccolo Adam fu dato in adozione e la madre fu fatta rientrare in istituto penitenziario, facendo crollare la sua già fragile giovane anima.
Alcune sue ex concelline, dopo aver appreso la notizia del suicidio, hanno deciso di fare rete: dapprima aprendo un piccolo gruppo Facebook che con il passare del tempo è diventato un vero e proprio movimento che si estende in tutta Italia.




MAI PIU' UNA DI MENO
Siamo tutti Donatela

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Donatela, giovane mamma di 27 anni, rientrata in carcere dopo un fallimentare incontro con una comunità terapeutica, si era scoperta incinta ed era stata scarcerata. Subito dopo il parto, tuttavia, il suo piccolo Adam fu dato in adozione e la madre fu fatta rientrare in istituto penitenziario, facendo crollare la sua già fragile giovane anima.


PAGINE D'AMORE PER MIO FIGLIO:


venerdì 8 dicembre 2023

PER NATALE SETTE EBOOKS GRATIS IN REGALO. DOMENICA 24 DICEMBRE FREE DOWNLOAD.




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Tutti i libri e gli ebooks di Giovanni Tommasini.


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Domenica 24 dicembre


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UNA VITA SENZA
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LA PIETRA SCARTATA: UN NUOVO UOMO (RACCONTI DAL CARCERE. LIBRI E EBOOKS.)

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CINQUE regali a cura di Sbarre Di Zucchero

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SIAMO TUTTI GIOVANNI.

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PANICO BEN TEMPERATO


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EMOZIONI E PAROLE


La scrittura emotiva. Scrivere rende Felici.



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domenica 3 dicembre 2023

TUTTI I LIBRI E GLI EBOOK DI GIOVANNI TOMMASINI. Scheda di presentazione. Copertina, sinossi, recensioni, link per l'acquisto.

 










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GIOVANNI E IL RISCATTO DELLA LETTERATURA
Nessuno sceglie quando venire al mondo.
Così come nessuno decide quando lasciarlo.
È possibile che, lungo il sentiero della propria vita, si possano raccogliere, nel cestello del proprio vissuto, tutte quelle esperienze che, una volta poste in esame sopra un tavolo al ritorno a casa, si rivelano per quella cardinalità che è tipica delle parabole, delle favole antiche e degli insegnamenti, coniati da un senso profondo del quale è impossibile scorgere il fondo?
È una domanda antica e permeante, soffusa e spietata, che intercede qualsiasi pensiero non appena lo scrivano, in qualunque parte del mondo esso si trovi, si segga sulla sua seggiola ed abbia modo di impugnare la penna.
Quanto è fattibile la misurazione del loro riverbero effettivo? La vibrazione innestata avrà una valenza a lungo gettito?
Verrà ascoltata?
Può davvero, la singola esperienza vissuta e respirata nell'intimo, protrarsi oltre la bolla dell'individuale ed andare ad influenzare concretamente il mondo altrui?
È su queste basi che, al primo acchito, il nuovo lettore si approccia a Giovanni Tommasini; perché la medesima domanda, di riflesso, se la pone soprattutto lui, cliente finale: quanto ha peso il testo che leggerò? Mi fornirà quelle soluzioni a cui tendenzialmente punto, quando attingo ad un'opera letteraria, artistica, scientifica, comunque modellata dall'uomo?
Perché è inevitabile affermarlo: l'essere umano è alla assidua ricerca del proprio simile, ovunque esso sia; in modo costante, instancabile, seguendo quel flusso spesso e non misurabile, infinito come il tempo, dettato dal suo stesso istinto recondito. E l'opera d'arte, etimologicamente ideata e gestita dalle braccia, costituisce, senza dubbio fatto, l'agente artificiale di un pensiero, di un concetto immesso dall'Altro; un canale di comunicazione espresso ed inserito nella realtà.
Una liberazione, come riterrebbe Tommasini.
Perché il cammino che ha portato l'autore al compimento della collana che reggete fra le mani, non è avvenuto in un contesto regolare e ovattato, fra muri intonacati di rosa, punteggiati da quadri con riposanti paesaggi agricoli, innanzi ad uno scrittoio di mogano orlato di bordi antiurto e la sicurezza di un paio di imposte sigillate ed un termosifone acceso: Giovanni, educatore di una casa famiglia nel primo entroterra genovese che ha vissuto la propria città fin da bambino nel suo cuore più fibroso e reale, è, a tutti gli effetti, un sopravvissuto. Intellettuale, verrebbe da aggettivare.
Nato dalla parte nascosta dell'utero, sfociò dal corpo di sua madre come una spiazzante sorpresa; “peloso” e “irrequieto”, espresse ben presto la sua impreparazione al soggiorno su questo mondo mordendo e pestando, rispondendo a tono e chiudendo con tonfi secchi i libri di scuola.
“Ingestibile!”, “Particolare!”. Le insegnanti gli affiliarono un profilo da somaro tale che permisero al padre, dirigente di banca, di mantenere, assieme alla anaffettiva madre, un trattamento esclusivo nei suoi confronti non comunque dissimile da quello che già utilizzava nei giorni buoni. E mentre la sorella stava a guardare, strane voci iniziavano a circolare sulla testa del fratello gemello.
..


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L'ebook 

PANICO BEN TEMPERATO 

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L'amor proprio e come mi ha salvato la vita.

Come vivere consapevolmente, storicizzare e neutralizzare i prodromi del panico.
Ci sono in noi esperienze passate che se non recuperate vanno in automatico ad alimentare tutto ciò da cui siamo scappati. Può rappresentare la sfida di una vita l'affrontare coraggiosamente quell'altrove che tutto vorremmo piuttosto che incontrare e rivivere. Paradossalmente più rimandiamo questo appuntamento più il nostro corpo ci chiederà, nelle forme più diverse e deflagranti, di riprendere a ritroso il cammino.
Il panico può essere nostro alleato, il corpo chiede di fermarsi per trovare "le parole per viverlo".
Siamo fuggiti da quella casa, quelle case, anche se i loro protagonisti continuano a dominare su noi stessi.
Si può tornare, entrare, mettersi in contatto, coraggiosamente trovare le parole per tradurre un'antica male dizione per riprendere, stavolta e per sempre, il cammino, nel sentiero della bene dizione.

„Gli dei di una volta, perso l'incanto e assunte le sembianze di potenze impersonali, escono dai loro sepolcri, aspirano a dominare sulla nostra vita e riprendono la loro lotta eterna.“ — Max Weber

L'immagine di copertina dal titolo EXP_0152.RAW è stata realizzata da 

Maurizio Sapia.

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Perché vivevo il tennis.
Cioè la vita vissuta, prima di esserne definitivamente rapito.
Otto campi da tennis, un salice piangente che ti accoglieva all’uscita del bar di fronte ai due campi centrali, sempre pronto ad accogliere chi avesse bisogno di una pausa dal sole e dalle fatiche che quella terra rossa pretendeva... il paradiso terrestre ai miei piedi.

Il mio nuovo libro è realtà.

TERRA BATTUTA
Essere vivi e scendere a rete. Questa la felicità.

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Per far risplendere, in tutti noi, quella luce che ha permesso di credere che la vita si può giocare, scendendo a rete, con la voglia di affrontare la realtà che l'Altro ci riproporrà nella risposta al nostro servizio di rimessa in gioco.



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Un muro bianco, di fronte a me un bambino bellissimo con un bacchetta da direttore d'orchestra in mano, perso nel silenzio, in una melodia che solo lui percepiva.
Ai piedi del suo letto, di fronte a me le sue gesta per incoraggiare chi non seguiva la sua direzione, e sgridare chi stonava e non lo capiva, l'aria era offesa dalle sue sferzate per rendere la sinfonia sempre più coinvolgente.
Un'esperienza rara come una ferita, stavo iniziando a percepire la musicalità di quel silenzio, fecondato dalla sua disperata voglia di essere un unica cosa con quello spazio e quel tempo.
Questo bambino bellissimo...
Impegnarsi, perdersi nella musicalità del silenzio falciato dalle sue stilettate, i suoi movimenti nell’aria dolci e, improvvisamente, violenti. La sua “bacchetta magica”.
Non stavo male.
Non subivo il dramma dell’incapacità di vivere “normalmente”. Accettavo con amore l’'essere' di Cesare. Mi sentivo naturalmente vicino a lui.
Quelle ore le vivevo totalmente.
Mi sentivo fortunato: guardavo lui, vedevo me. Anche a me non era mai importato altro.

Ognuno il suo mondo.

Ma il problema era proprio come stare al mondo, visto che ci era stato insegnato un unico modo: la sopravvivenza con tutto ciò che ci sta intorno.

E il resto?
Eravamo noi.