sabato 2 dicembre 2023

Anime di Maria Cristina Buoso. Un dialogo a tre voci di fronte a d una scelta difficile che il protagonista deve fare.

 



Titolo: Anime

Autore: Maria Cristina Buoso

Editore: ‎PlaceBook Publishing (20.11.2023)

Link Acquisto

https://www.amazon.it/ANIME-Maria-Cristina-Buoso/dp/B0CNL11SPQ/

Copertina flessibile ‏ : ‎ 96 pagine

ISBN-13 ‏ : ‎ 979-8868000041

Peso articolo ‏ : ‎ 159 g

Dimensioni ‏ : ‎ 12.7 x 0.61 x 20.32 cm




MARIA CRISTINA BUOSO

Scrive le prime cose quando era giovanissima, inizia con fiabe e poesie crescendo amplia la sua scrittura con

racconti brevi, copioni, romanzi, gialli, thriller e altro.

Ha ricevuto diversi riconoscimenti in vari campi nel passato e recentemente le è stato conferito il

Certificato di collaboratrice della China Writers Association e del Club dei Lettori della Cultura orientale e

Letteratura cinese, per il suo impegno nella divulgazione nel suo blog

https://mariacristinabuoso.blogspot.com/ tramite Fiori Picco, con cui collabora da diversi anni.

Da gennaio 2023 fa parte degli autori che scrivono su Alessandria today Magazine - Pier Carlo Lava.

https://alessandria.today/



Sinossi

Dialogo a tre voci di fronte a d una scelta difficile che il protagonista deve fare.


Il protagonista, attraverso un percorso lungo e difficile arriverà a capire la sua vera “Anima” e prenderà

una decisione che sconvolgerà non solo la sua vita ma anche quella della sua famiglia e attraverso un

confronto sincero e profondo capiranno cosa è veramente importante per loro.

Tre “Anime” a confronto dove l’amore e il rispetto reciproco saranno decisivi nella scelta finale e dove la

famiglia “vera” non è quella tradizionale ma quella ispirata dall’amore.




Premessa

In precedenza “Anime” è stato pubblicato da un’altra casa editrice che, da qualche anno, ha chiuso

il suo percorso editoriale. Questa storia ha sempre ricevuto recensioni positive e apprezzamento

da parte dei lettori, per questo ho ritenuto giusto farla pubblicare di nuovo e il mio editore ha

accolto la richiesta.

“Anime” è un romanzo breve che tratta un argomento delicato ma in un modo diverso dal solito e

la sua lunghezza è stata voluta da me perché fosse un concentrato di emozioni, di sensazioni, non

disperse in un racconto troppo lungo.

Questa nuova edizione, oltre ad avere una nuova copertina, ha anche un mio riesame della

narrazione; ho ritenuto giusto ampliare o rivedere alcuni punti della storia perché rileggendola mi

sono accorta che avevano bisogno di un respiro diverso.

Estratti


Oggi

Tutti vogliamo essere amati.

Essere amati per quello che siamo veramente e non per come gli altri ci vorrebbero, questa è la

cosa più difficile da ottenere, ma non impossibile se le persone mettessero al primo posto

l’amore e non l’ipocrisia.

Ci vuole molto coraggio nel pretendere rispetto per come siamo e sapere accettare l’indifferenza

di un rifiuto non è facile per nessuno, soprattutto se la nostra anima è fragile e segnata da cicatrici

profonde e dolorose.

L’anima, spesso, ha una seconda pelle che l’avvolge sia per proteggerla che per farla respirare e

aiutarla a capire chi è veramente.

Perché, se la sua voce viene ignorata per troppo tempo, rischia di soffocare e di non sapere più chi

è nella realtà. Si perde fino a sentirsi spaccata in due, in una dicotomia tra quello che è nella

quotidianità e quello che è nel suo intimo. A volte un malessere sottile la porta a farsi del male

nell’illusione di avere un po’ di serenità, in una vita che spesso non permette neppure il lusso di

sognare.

L’ipocrisia subdolamente soffoca la forza di reagire che istintivamente proviamo quando

ascoltiamo la nostra anima che ci dice che la nostra pelle è un vestito sbagliato, che ci ostiniamo a

indossare perché ci è stato donato tanti anni prima.

Prima che sapessimo veramente chi siamo.

Prima di capire che la nostra anima ha bisogno di cambiare modello, se questo ci va stretto.

Quando finalmente ci riconosciamo per quello che siamo, e impariamo ad accettarci e a voler-

ci bene, ecco la parte ancora più faticosa.

Fare in modo di essere accettati e amati con il nostro nuovo vestito ma senza essere giudicati,

perché non dobbiamo avere paura di vederci per quello che siamo e dobbiamo avere il coraggio di

mostrare la nostra vera anima e con serenità dire: “Io sono questa!”


L’altro ieri

Mi guardo allo specchio e quello che vedo non è ciò che vorrei. Non so chi dovrei essere.


Questo viso sembra non appartenermi, eppure è il mio. Questa sensazione di non appartenenza è

sempre più forte e mi fa sentire a disagio e fuori luogo. Sono stanco.

Era da molto che non sentivo più questa stanchezza che viene da dentro. Ero riuscito a

nasconderla, ma adesso eccola emergere di nuovo mentre mi fisso allo specchio.

Sono costretto a guardarmi, se voglio farmi la barba senza tagliarmi. La sento salire e so già

come andrà a finire. Come sempre mi metterà al muro, costringendomi a riflettere su quello

che sono e su quello che invece vorrei essere.

Ma chi vorrei essere? È una domanda che ho sempre preferito ignorare.

Dio quanti anni sono passati da quella prima volta, da quando l’ho sentita premere dentro,

lasciandomi quasi senza fiato per la paura.

Anni fa, non sapevo ancora darle un nome e mi aveva spaventato a morte. A esser sincero,

non è che adesso sembra andare meglio, ho solo imparato a conviverci. Ma allora, con chi

parlarne? Con chi confrontarmi? Cosa fare?

Quante domande nella testa confusa di un adolescente. Domande che io ignoravo per paura e

ignoranza. L’ignoranza che si può avere a quell’età è diversa da quella che si ha da adulti. È un

misto di innocenza, di ingenuità, di paure, di scarsa conoscenza di tante cose, qualità che

crescendo si perdono diventando maliziosi, timorosi, influenzabili, vergognosi...

Ci vergogniamo di quello che proviamo e che pensiamo, credendo di essere gli unici ad ave-

re certe sensazioni. E se anche sospettiamo di non essere i soli a provarle, non desideriamo

che gli altri sappiano troppo di noi.

La società è una brutta bestia, ti inghiotte e ti digerisce lentamente, senza fretta e a volte ti sputa

fuori perché non sei come credeva.


Pubblicazioni recenti

Nel 2017 “Anime” (1° ed). Nel 2021 “Schegge di parole” , “Delitto al condominio Magnolia”, “Vernissage”.

Nel 2022 “L’Incidente”. Alcune sue poesie sono state inserite in “DONNE D'AMORE: Antologia poetica al

Femminile”, Il mistero dei sei tiramisù. 2023 Anime (2° Ed.)


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Stesso nome “LetterArte” anche in Telegram e in Wavefull (aperti da poco)

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giovedì 30 novembre 2023

Sette ebook in regalo. Idee per il natale. Leggere rende Liberi.

 



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mercoledì 29 novembre 2023

LE PRIME PEGGIORI DELLA STORIA. OGNI ANNO SEMPRE PEGGIO. ALUNNI INCAPACI DI SCONNETTERSI PER DARE ATTENZIONE AGLI INSEGNANTI PER UNA MATTINATA INTERA.

 


"La prima peggiore mai avuta". 

Ogni anno si sente questa frase da parte di insegnanti in seria difficoltà con classi formate da nuovi alunni che non sanno che farsene di un "essere umano" in carne ed ossa a cui si chiede di dare attenzione.
Nati, cresciuti e vissuti con uno schermo di fronte ai loro occhi, un device che restituisce onnipotenza a piene mani, una barra di ricerca che risolve ogni domanda e richiesta di assistenza sotto ogni punto di vista.

Un'esperienza di vita relazionale virtuale che non educa, abitua, insegna a vivere in relazione con un Altro e una Realtà coinvolgente sotto ogni punto di vista sensoriale, relazionale, emotivo, intellettivo, porta a sedersi per la prima volta in una classe per tutta la mattina senza aver mai fatto l'esperienza di una attenzione riflessiva.
Una relazione che richiede il superamento di quei 7 secondi che attualmente sono la media di capacità di attenzione di chiunque stia il 70 % della propria giornata collegato, iperconnesso.

VOYERISMO E ESIBIZIONISMO. 

Sul web non è rimasto altro. 

La vita è un altrove sconosciuto.



Si parla sempre più di introduzione nei programmi scolastici di ore di "rieducazione alla relazione", definiti anche educazione affettiva, educazione sentimentale e la fatidica e dibattutissima "educazione sessuale" che altro non è che una educazione alla vita vissuta con tutti i cinque sensi.
Tornare alla dimensione del NOI, alla vita off-line, insomma.

Vi propongo una lettera di una professoressa che ha iniziato a lavorare in classe con PAPA' MI CONNETTI? La perenne connessione e il futuro delle nuove generazioni che stanno nascendo, crescendo, vivendo, senza l'Altro e la Realtà.

E' POSSIBILE VIVERE PENSIERI VIOLENTI SENZA METTERLI IN ATTO?

https://giovannitommasiniparolemozioni.blogspot.com/2023/11/e-possibile-vivere-pensieri-violenti.html

 

EDUCAZIONE AFFETTIVA, EMOTIVA E RELAZIONALE. TRE LIBRI.

Stamattina in classe alcune mie alunne hanno presentato il libro "Papà mi connetti?" ai compagni, attraverso un lavoro multimediale ben costruito. 

Eh, sì, non ci siamo più sentiti, ma ne approfitto per comunicarle che ho apprezzato la pubblicazione e consigliato la lettura ai ragazzi i quali, durante la pausa natalizia, hanno acquistato una quindicina di copie su Amazon. Perché fossero spronati a leggerlo, ho detto loro che avrebbero potuto sostenere una verifica orale sulle tematiche trattate che ben si inseriscono nel programma di educazione civica (Area Cittadinanza Digitale). 

Stamattina dunque abbiamo parlato di lei, dedicando due ore di lezione ai contenuti del libro, in particolare, alle patologie da connessione.

Convinta di farle cosa gradita, ho ritenuto doveroso comunicarglielo. 

Un saluto, Pia


Questa la presentazione del saggio:


PAPÀ MI CONNETTI su Amazon


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SINOSSI

 

Uno tsunami digitale ha travolto tutto e tutti. In meno di un decennio, dal 2012 in poi, dall'esplosione dell'uso dello smartphone e dei social, la perenne connessione ha provocato una desertificazione impensabile ai più, dal punto di vista relazionale, culturale e emotivo.

Che fare dunque? Come recuperare quel mondo ormai dimenticato, in cui le uniche piattaforme social erano l'Altro e la Realtà?

Insegnanti, genitori, adolescenti, si stanno sempre più chiedendo il perchè di una solitudine insopportabile mascherata da uno schermo che fa sentire onnipotenti, in cui domina esibizionismo e voyerismo effimero che lascia tutti noi soli e incollati a un device.

In questo saggio vengono proposte le riflessioni di un padre preoccupato che assieme al figlio cerca le risposte per tornare a vivere pienamente la vita con tutti i cinque sensi, guardandosi negli occhi, sentendo il calore degli abbracci, recupeerando un dialogo fecondante con un Altro significante.

È facile fare il genitore digitale vero?

Lo sai di essere un genitore spacciatore di dipendenza?

Lo sai che stai perdendo esperienze genitoriali mai più restituibili?

Figli inaccessibili?

In famiglia non si parla più?

Tutti perennemente connessi?

PAPÀ MI CONNETTI? Ti aiuterà a capire e riflettere sui pericolosi effetti della perenne connessione sulle relazioni familiari, sociali, sul rendimento scolastico e il futuro delle nuove generazioni.

Per tornare a vivere nella dimensione del NOI.


 

Frammento dal testo PAPA’ MI CONNETTI? La perenne connessione e il futuro delle nuove generazioni.

 

Una domanda di mio figlio, in un giorno qualunque, ha squarciato quel velo di inconsapevolezza che aleggiava dentro di me e ho improvvisamente sentito crescere, nel tempo, una nuova paura: che i nostri ragazzi rimanessero intrappolati nelle maglie del web.

Colto da ridde di interrogativi, sono giunto a chiedermi se, ogni volta che si connettono in rete, rischiano di scollegarsi dalla realtà...

Così è nato questo libro.

Pensieri e interrogativi sui Millennials: lo scritto di un padre preoccupato. Un confronto fra gli adolescenti degli anni Ottanta, la prima generazione senza guerra, e i figli di oggi, cresciuti davanti a uno schermo. In ogni pagina, traccio un percorso che riporti lo sguardo dei ragazzi sulla magia del mondo interiore.

Che cosa sarà di loro se, come appare ormai evidente, crescono dimenticando la fecondante funzione dell’altro, così fondamentale per la costruzione del sé e della realtà circostante?

Il mio invito alla riflessione vuole essere un punto di partenza. Ognuno sceglierà su quale aspetto porre l’accento. Come sul web, infatti, anche nella realtà è possibile fare un doppio click sulle parole e intraprendere un percorso per dischiudere nuovi orizzonti.

In una ricerca ostinata della relazione autentica, ancorata a ricordi spazio-temporali, si muove il mio invito a realizzare una visione progettuale della vita.

Fuori dal labirinto del web ci sono sguardi e parole che ci aspettano.

Dobbiamo solo alzare gli occhi e ascoltare.

 

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lunedì 27 novembre 2023

La vera storia della costruzione di una relazione d'aiuto tra un educatore domiciliare e un bambino autistico.

 


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La vera storia della costruzione di una relazione d'aiuto, ritenuta impossibile da realizzare, tra un #bambino #autistico e un educatore alla sua prima esperienza di "assistenza domiciliare". La scoperta che la disabilità è una realtà, oltre che soggettiva, soprattutto di sistema. Una famiglia angosciata dal "dopo di noi" e la difficoltà da parte di chi si chiede come dare aiuto, di scegliere le parole e lo stile relazionale per dare un tangibile e onesto contributo nel rispetto degli equilibri creati nel tempo all'interno del "sistema #famiglia". La ricerca di sentire assieme la "musicalità del silenzio", il tentativo di capire, imparare, vivere il mondo di un bellissimo bambino che all'interno dello "spettro autistico" esprime una vitalità da accogliere, a cui dare attenzione e ascolto. In questo diario si potrà vivere assieme all'educatore che ricorda i quindici anni di affidamento educativo, i reciproci cambiamenti e la crescita dei protagonisti di una storia che era stata presentata come impossibile da vivere e costruire.

#autismo #educazione #famiglia #disabilità #scuola #sostegno 


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sabato 25 novembre 2023

EDUCAZIONE AFFETTIVA, EMOTIVA E RELAZIONALE. TRE LIBRI.

 





I fatti di cronaca, i sempre più numerosi femminicidi, gli insegnanti aggrediti da genitori, i casi di cyber bullismo che, purtroppo, possono portare la vittima al suicidio, pongono diversi, pressanti, e urgenti, interrogativi sulla deriva relazionale che la "realtà digitale" ha portato a vivere quotidianamente.
Uno tsunami digitale ha travolto tutto e tutti. In meno di un decennio, dal 2012 in poi, dall'esplosione dell'uso dello smartphone e dei social, la perenne connessione ha provocato una desertificazione impensabile ai più, dal punto di vista relazionale, culturale e emotivo.
Che fare dunque? Come recuperare quel mondo ormai dimenticato, in cui le uniche piattaforme social erano l'Altro e la Realtà?
Insegnanti, genitori, adolescenti, si stanno sempre più chiedendo il perchè di una solitudine insopportabile mascherata da uno schermo che fa sentire onnipotenti, in cui domina esibizionismo e voyerismo effimero che lascia tutti noi soli e incollati a un device.
Da più parti arrivano richieste di una introduzione a scuola, in famiglia, tra gli amici, di una rieducazione all'affettività, che comprende ogni declinazione di questa parola così complessa.
In gioco, infatti, ci sono le capacità relazionali e di riflessione e gestione di una vita emotiva che vanno costruite e maturate nel tempo in "relazione", appunto, con un Altro significante che pare anch'esso "sparito" dietro lo schermo di un device.
In questo articolo vengono proposti tre testi, ognuno dei quali mette l'accento e propone argomentazioni relative alla possibilità di riprendere in mano la propria vita relazionale dal punto di vista dell'espressione di se stessi e del rapporto con l'Altro e la Realtà nella cosidetta "Relazione da Tripla AAA" in cui le tre A rappresentano tre cardini di una mappa relazionale senza i quali sempre più spesso si vaga senza metà in questo mondo perennemente "connesso" ma fondamentalmente assente dal punto di vista umano.

Questi tre testi se letti assieme in classe, in famiglia, tra amici, potrebbero essere un ottimo viatico all'attivazione di un dialogo importante per tornare a vivere con gioia e reciprocità la dimensione del "NOI".












giovedì 23 novembre 2023

E' POSSIBILE VIVERE PENSIERI VIOLENTI SENZA METTERLI IN ATTO?

 


Giovanni Tommasini


A PROPOSITO DI COME TROVARE E COSTRUIRE PERCORSI DA INTRAPRENDERE IN ALTERNATIVA A REAZIONI VIOLENTE. #femminicidio #violenzadigenere #relazionitossiche #Turetta

E' possibile tradurre pensieri violenti in propositi di salvezza del tutto? Mettendo sempre di fronte a sè "un bene superiore"? LA VITA.

Ho restituito il percorso fatto per salvare sia "il bambino che l'acqua sporca".

Nel mio ultimo libro PANICO BEN TEMPERATO.

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Un estratto dal testo:

La tua parte la dobbiamo portare in... in un altrove sconosciuto, non ancora vissuto. A un’altezza da cui puoi guardare e arrabbiarti, ma... ma non agire. Per salvare tutti. Ognuno ha le sue volontà di rivalsa, una prospettiva da far decantare. Giovanni, lascia sul terreno una visione nuova e più coraggiosa... quella della complessità del tutto.

EDUCAZIONE AFFETTIVA, EMOTIVA E RELAZIONALE. TRE LIBRI.

https://giovannitommasiniparolemozioni.blogspot.com/2023/11/educazione-affettiva-emotiva-e.html

Ma di un tutto in movimento, di ciò che si tenta e si può innescare. Puoi prenderti carico sia del bambino sia dell’acqua sporca, ma senza farne bere un goccio a tuo figlio. Solo tu puoi farlo... almeno tu. Io, ora, sono qui per aiutarti a farlo.

Questo è ciò che il suo sguardo mi ha comunicato, poco prima che io richiuda gli occhi in un ampio respiro. Mi ritrovo su un altro marciapiede, il portone del retro della chiesa richiuso alle mie spalle.

Ma niente sta più a formicolare, in nessuna parte del mio corpo.

Accoglienza, attenzione, ascolto... Sono le pareti di quella nuova voce che, passo dopo passo, sta nascendo in me. Si fa avanti nuovamente quell'alveo, fioritomi nel cuore già alle spalle di quel cancello serrato presso la casa di mia moglie, dopo quel saluto al figlio negato. Fa breccia e, di nuovo, lavorare su una visione diversa delle cose, reggente tutte le tensioni, tutte le mancanze, ogni rabbia... rivolgendole verso l'energia vitale.

Ancora una volta, le spalle che si sollevano e lo sterno che si amplia in un sospiro profondo, mi fanno prendere la decisione di star fermo e di dare corso agli eventi, lasciando al proprio destino tutte le parti in gioco.

Unica possibile risposta... Non mi farò saltare in aria.

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Giovanni Tommasini


mercoledì 22 novembre 2023

NON SOLO PATRIARCATO. L'ASSENZA E' UN ASSEDIO. SENZA PAROLE SI PASSA ALL'AZIONE. SENZA RIFLESSIONE NON ESISTE RELAZIONE,

 



L'ASSENZA E' UN ASSEDIO.

 

QUANDO VENGONO A MANCARE LE PAROLE, IL DIALOGO, SI PASSA ALL'AZIONE.

 

SONO TUTTI ASSENTI. POLITICI, GENITORI, PERSONALE EDUCATIVO. PERCHE' IL MONDO SI E' RIBALTATO ED E' NECESSARIO SENTIRE, CAPIRE, ASCOLTARE, DARE ATTENZIONE, ACCOGLIENZA.


PADRI E MADRI DEBOLI? Inesistenti direi...


È facile fare il genitore digitale vero?

Lo sai di essere un genitore spacciatore di dipendenza? Lo sai che stai perdendo esperienze genitoriali mai più restituibili?

Figli inaccessibili? In famiglia non si parla più?

Tutti perennemente connessi?

 

VA INTRODOTTO IL CONCETTO DELLA RELAZIONE DA TRIPLA AAA.

Reciprocità di Accoglienza, Attenzione, Ascolto, altrimenti non esiste una relazione basata sul reciproco RISPETTO.

Che fare dunque?

Come recuperare quel mondo ormai dimenticato, in cui le uniche piattaforme social erano l'Altro e la Realtà? DA PIU' PARTI SI CHIEDE L'INTRODUZIONE DELL'EDUCAZIONE RELAZIONALE NELLE SCUOLE?

Avevo proposto anni fa l'esigenza di capire la deriva pericolosa sulla quale tutti si stava per essere travolti. Uno tsunami digitale ha travolto tutto e tutti. In meno di un decennio, dal 2012 in poi, dall'esplosione dell'uso dello smartphone e dei social, la perenne connessione ha provocato una desertificazione impensabile ai più, dal punto di vista relazionale, culturale e emotivo. Va introdotto il concetto di RELAZIONE DA TRIPLA AAA.

Accoglienza, Attenzione, Ascolto.

A questo link #ebook e #libro: https://amazon.it/dp/167189667X

Il 4 dicembre 2019 pubblicai un saggio che prevedeva e  anticipava questa esigenza di una rieducazione alla RELAZIONE DA TRIPLA AAA.

 Oggi quel saggio è sempre più letto, #topten nei #bestseller #amazon in #medicina e #dipendenze. PAPA' MI CONNETTI? https://amazon.it/dp/167189667XLa perenne connessione e il futuro delle nuove generazioni, che stanno nascendo, crescendo, vivendo, senza l’Altro. Insegnanti, genitori, adolescenti, si stanno sempre più chiedendo il perchè di una solitudine insopportabile mascherata da uno schermo che fa sentire onnipotenti, in cui domina esibizionismo e voyerismo effimero che lascia tutti noi soli e incollati a un device. In questo saggio vengono proposte le riflessioni di un padre preoccupato che assieme al figlio cerca le risposte per tornare a vivere pienamente la vita con tutti i cinque sensi, guardandosi negli occhi, sentendo il calore degli abbracci, recuperando un dialogo fecondante con un Altro significante. 

PAPÀ MI CONNETTI?

Ti aiuterà a capire e riflettere sui pericolosi effetti della perenne connessione sulle relazioni familiari, sociali, sul rendimento scolastico e il futuro delle nuove generazioni. Per tornare a vivere nella dimensione del NOI. https://amazon.it/dp/167189667X



"Papà mi connetti?"

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"Il virus siamo noi"

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"Emozioni e parole. La scrittura emotiva"

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Non meno importanti e intensi i testi di narrativa

 

“Il sogno americano del Tomato Baseball Club”

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“La musicalità del silenzio. Il nostro autismo e quello del mondo attorno a noi”

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"Una vita senza. Una storia di quotidiana resilienza”

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"L’ultima lettera alla mia prima fidanzata"

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“Terra battuta. Essere vivi e scendere a rete, questa la felicità”

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Last but not least:

 

"PANICO BEN TEMPERATO"

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"LA FELICITA' DI VIVERE LA COMPLESSITA'"

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Tutte le proposte editoriali di questo prolifico autore sono state dallo stesso prodotte e pubblicate su Amazon.

Raccolte anche nella collana:

PAGINE D'AMORE PER MIO FIGLIO.

Tutti i libri e gli ebooks di Giovanni Tommasini.

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