domenica 12 novembre 2023

IL CANTAUTORE MASSIMILIANO PIANTA SI PRESENTA

IL CANTAUTORE

MASSIMILIANO PIANTA

SI PRESENTA

In arte ero per tutti KIM, ma a oggi il mio alterego mi sta stretto, quindi ho deciso di ritornare alla realtà.
Semplicemente Massimiliano Pianta.
Il passato non mi interessa.
Dopo la morte di mio padre nel 2019 e
dopo una lunga pausa di 10 anni, ho sentito il bisogno di ritornare a suonare.
In questo caso è la musica
che mi ha cercato.
Father è la prima canzone che scrissi da solista.

A stretto giro si presentò Ceremony.
Rimasi sorpreso.
Dopo la registrazione di questi due brani capii che con Pat Matrone come producer avrei
potuto realizzare il mio primo LP da solista (Monster).
Nel frattempo provai a imbastire dei rapporti con
musicisti di vecchia data.
Due anni inseguendo fantasmi dal passato. Niente da fare.
Decisi di andare
avanti con le mie forze.
Ad oggi LP è finito, pubblicato sui vari digital store.
Da qui, si riparte con un
nuovo progetto (The Monster Club Alaska).

Day Of a Loser è l’ultimo brano tratto dall’ LP che introduce
appunto il progetto.
Con l’aiuto di Mauro Savazzi al basso, ho imbastito un rapporto di fiducia e di stima
che ci ha portati in prima battuta alla realizzazione del video Day Of a Loser, con la collaborazione di
Daniele Maggi alla chitarra e Federico Fava alla batteria.
A oggi, ci stiamo preparando per portare on the
stage Monster e qualche altro vecchio brano da me realizzato.

Day Of a Loser

https://www.youtube.com/watch?v=N9hylkHrMaM

https://push.fm/fl/1qbraiiu

Scrivere rende felici

Ama definirsi come uno “scrittore per caso” Giovanni Tommasini. “Scrittore per caso” dal 2013, per l’esattezza. Per Giovanni Tommasini l’impegno sociale è una mission non casuale. Sanremese, classe 1966, dopo la laurea in scienze politiche conseguita all’università di Genova, ha dedicato la sua vita portando aiuto nei contesti più bisognosi della società. È autore di diversi libri, tra i quali notevoli sono i saggi "Papà mi connetti?", "Il virus siamo noi", "Emozioni e parole. La scrittura emotiva". Non meno importanti e intensi i testi di narrativa “Il sogno americano del Tomato Baseball Club” “La musicalità del silenzio. Il nostro autismo e quello del mondo attorno a noi”, “Una vita senza. Una storia di quotidiana resilienza”, "L’ultima lettera alla mia prima fidanzata", “Terra battuta. Essere vivi e scendere a rete, questa la felicità”. Le sue ultime pubblicazioni, prodotte e disponibili per l’acquisto dal settembre 2023, “Panico ben temperato”, “Mondo contrario”, "Cinema e sport. 12 film indimenticabili" Tutte le proposte editoriali di questo prolifico autore sono state dallo stesso prodotte e pubblicate su Amazon.

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E' ANCORA POSSIBILE?

Esiste ancora un MONDO dove la fatica di comprendere la complessità è motivo di interesse e stimolo alla conoscenza, alla crescita e al miglioramento del nostro vivere assieme. Al di fuori del giudizio e della colpa. All'interno della narrazione di una umanità in perenne cambiamento. La logica della riflessione e della conoscenza alla base di ogni prospettiva culturale può essere essere alleata. Per vivere sempre meglio le due piattaforme social che pare stiano diventando sempre meno frequentate. L'Altro è la Realtà. Partendo da pochi elementi colti per lo più intuitivamente, tentando di cogliere tendenze all'interno di realtà apparentemente inconcepibili, è possibile pervenire a una superiore visione d'insieme? Da un insieme di eventi particolari, plasmare sinteticamente concetti universali, dai quali discendere deduttivamente sino ai singoli fenomeni. E' ancora possibile? Un approccio culturale può essere rimesso in gioco? Esiste ancora un mondo in cui si può vivere nella dimensione del NOI? Un mondo in cui il dialogo, la costruzione di una relazione, possa essere vissuta con l'idea che solamente nella accoglienza, attenzione e ascolto delle reciproche diversità si possano trovare i presupposti per cambiare, crescere, arricchire la consapevolezza di se stessi e della complessità in cui siamo inevitabilmente coinvolti? In un MONDO CONTR'ORARIO le lancette del tempo vengono fermate e riportate all'inizio di un discorso, per tentare di trovare e ripercorrere un filo ormai spezzato e, pare, dimenticato. Quel filo d'arianna che permetteva di non sentirsi persi in un labirinto angosciante, perché senza più senso, senza più una parvenza di umanità.